
LA FOTOGALLERY. Cala il sipario sull'anno dei biancocelesti, protagonisti di una costante evoluzione non senza difficoltà: l'esonero di Pioli e la telenovela Bielsa hanno propiziato il lavoro di Inzaghi, orfano di Klose e Candreva ma trascinato da Keita e super Immobile. Ora il futuro concede ottimismo

E se Bielsa non avesse rifiutato la panchina della Lazio? Forse è questo l’interrogativo più curioso del 2016 dei biancocelesti, separati da Pioli dopo il ko nel derby e legati a Simone Inzaghi tra giovani e ottimi risultati. Un anno di addii e qualche delusione, certo è che l’evoluzione della squadra promette nuove soddisfazioni -
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Qualificata ai sedicesimi di Europa League, la Lazio riparte dal 10° posto a quota 23 punti che testimoniano le tante difficoltà della squadra di Pioli. I biancocelesti chiudono imbattuti il mese di gennaio intervallando pareggi (Carpi, Bologna e Udinese) e successi convincenti contro Fiorentina e Chievo. Particolarmente ispirato Candreva, autore di 3 reti consecutive che lo incensano a leader tecnico e carismatico del gruppo -
L'urlo del Napoli, poker a Marassi. Lasagna indigesta per l'Inter
Estromessi dalla Coppa Italia per mano della Juve ma avanti in Europa League (1-1 e 3-1 contro il Galatasaray), la Lazio rinforza la difesa sul mercato con gli acquisti di Bisevac e Vargic. Non mancano i passaggi a vuoto, vedi le vittorie all’Olimpico di Napoli e Sassuolo, così come la timidezza in trasferta (0-0 a Marassi e al Matusa). L’unico squillo vede i biancocelesti travolgere 5-2 il fanalino Verona -
Lazio, cinquina all'Olimpico. Il Verona ci prova ma non basta
Esponente italiana più avanti di tutte in Europa, la Lazio esce indenne da Praga dove strappa l’1-1 ma crolla clamorosamente all’Olimpico (0-3) uscendo di scena dal torneo. In campionato gli uomini di Pioli limitano i danni lontano dall’Olimpico (1-1 a Torino e a San Siro contro il Milan) ritrovando i tre punti in casa contro l’Atalanta (doppio Klose). Dopo 30 giornate i biancocelesti navigano all’8° posto in netto ritardo dai vertici -
Lazio travolta, addio Europa: lo Sparta vince 3-0
Alla guida del club dal giugno 2014, l’era Pioli raggiunge i titoli di coda in coincidenza del derby targato 3 aprile: poker senza appelli della Roma, un 4-1 che spinge la società ad esonerare l’allenatore protagonista di una stagione altalenante. Al suo posto dalla Primavera ecco Simone Inzaghi, tecnico emergente dagli ottimi risultati con la Primavera (2 Coppe Italia e 1 Supercoppa) che riceve la fiducia di Lotito -
La Lazio cambia: esonerato Pioli. Squadra a Simone Inzaghi
L’impatto dell’ex attaccante biancoceleste sulla panchina della Lazio è indubbiamente positivo: vittorie sacrosante contro Palermo ed Empoli, squilli tuttavia smentiti dalle uscite successive. Allo Stadium la Juventus non fa sconti (3-0) mentre a Marassi a decidere è l’ex De Silvestri. Già fuori dai giochi per l’accesso all’Europa, Simone Inzaghi punta ad un finale di stagione in ascesa per centrare la conferma -
Juve, Scudetto vicino. La Roma è Totti: ribalta il Toro! Inter ko
Effettivamente la Lazio inaugura maggio con 2 nette vittorie (2-0 all’Inter e 3-1 a Carpi) ma l’ultimo atto vede i biancocelesti sprofondare 4-2 all’Olimpico contro la Fiorentina. Inzaghi chiude il torneo all’8° posto con 54 punti, fuori dall’Europa senza ottenere la fiducia della società. Intanto Klose saluta i tifosi annunciando l’addio dopo 63 gol accumulati dal 2011 (miglior straniero secondo solo a Pandev) -
Tare: "Klose ha rifiutato la proposta di rinnovo"
Al termine della stagione lasciano la Lazio altri veterani come Candreva, Mauri e Konko, ma a tenere banco è la questione allenatore. Sfumata la pista Sampaoli a causa delle richieste eccessive dell’ex ct cileno, veto che esclude dai papabili pure Prandelli, il nome di Marcelo Bielsa diventa realtà fino all’incredibile colpo di scena: l’8 luglio comunica alla società il suo rifiuto a coprire l’incarico. D’altronde lo chiamano “El Loco” -
Lazio, Bielsa rinuncia: "Promesse non mantenute"
Ecco quindi che Simone Inzaghi, vicino alla Salernitana presieduta da Lotito, viene richiamato alla guida della Lazio e risolve la delicata questione Keita, confermatissimo in gruppo. Intanto il mercato produce gli acquisti di Bastos, Wallace e Lukaku per la difesa, trio completato dalle scommesse Luis Alberto e Leitner. Ma il colpo estivo non può che essere Ciro Immobile, prelevato dal Siviglia per 8,5 milioni di euro -
Lazio, 6-0 in amichevole. Si rivede De Vrij
Il battesimo della nuova Lazio in stagione coincide con il pazzo 4-3 di Bergamo, vittoria nella quale splende subito Immobile così come il baby Lombardi. Archiviati i primi tre punti, i biancocelesti incrociano il tabù Juventus all’Olimpico che passa 1-0 grazie a Khedira. Prende forma la squadra di Inzaghi che tuttavia impatta 1-1 sul campo del Chievo: botta e risposta tra i difensori Gamberini e De Vrij -
Inter, crollo a Verona. Il Napoli frena a Pescara
I biancocelesti tornano implacabili all’Olimpico schiantando 3-0 il Pescara, exploit vanificato nella tappa successiva a San Siro: il Milan festeggia 2-0 e rimanda ancora la Lazio targata Inzaghi. Saranno tuttavia le due gare successive a spedire la squadra ai vertici della classifica: il 2-0 all’Empoli e il tris al Friuli contro l’Udinese confermano tutto il potenziale del gruppo a partire dalla coppia Immobile-Keita -
La Lazio sogna in grande, tris all'Udinese
Tra le realtà più convincenti della Serie A, la Lazio inanella una striscia utile lunga 9 partite che la proietta al 4° posto a -1 da Roma e Milan prima dell’attesissimo derby. L’uomo del momento non può che essere Ciro Immobile, a segno per 5 gare di fila che portano il suo bottino a 9 reti. Ma non dimentichiamo il ritorno del talentuoso Felipe Anderson e la verve di Lulic, i muscoli di Milinkovic-Savic e le geometrie di Biglia -
Non solo Inzaghi: il volo della Lazio in 5 punti
Ecco quindi che il derby contro la Roma vale la parte altissima della classifica, occasione unica per la Lazio per spezzare il dominio recente dei giallorossi (imbattuti da 7 turni e vittoriosi nei precedenti 3). Tuttavia lo svarione di Wallace propizia il vantaggio di Strootman e la rissa a bordo campo, nervosismo che propizia il raddoppio di Nainggolan e le parole infelici riservate da Lulic all’indirizzo di Rudiger a fine partita -
Strootman-Nainggolan, il derby è della Roma
La Lazio torna subito in careggiata nel mese di dicembre a testimonianza dello spessore degli uomini di Inzaghi: se Immobile vive un digiuno dopo l’ottima parabola, la squadra passa a Marassi contro la Samp prima di regolare 3-1 la Fiorentina. Sarà un doppio incrocio con il passato, ovvero gli ex Pioli e Candreva, a frenare il volo di Inzaghi (3-0). Certo è che il 4° posto a quota 34 punti offre solo ottimismo per il futuro -
Banega e doppio Icardi, l'Inter manda ko la Lazio