Napoli senza pietà: in 45' affonda il Pescara 3-1

Serie A
Tonelli e Hamsik decisivi nel successo del Napoli contro il Pescara nella 20^ giornata di A (Foto LaPresse)

Dopo un brutto primo tempo, al 48' sblocca Tonelli (secondo gol di fila), al 50' raddoppia Hamsik e nel finale chiude Mertens. Secondo posto sempre nel mirino (Roma a +3), mentre la squadra di Oddo resta ultima. Caprari accorcia le distanze su rigore. Tra campionato e Tim Cup, Sarri centra il terzo successo consecutivo. Assente Maradona al San Paolo nonostante la presenza in città per uno spettacolo teatrale

NAPOLI-PESCARA 3-1
48' Tonelli (N), 50' Hamsik (N), 85' Mertens (N), 94' rig. Caprari (P)

Il tabellino e le pagelle

Contro il Pescara ultimo in classifica il Napoli non poteva fallire. Detto fatto: la squadra di Sarri vince 3-1 e mette da parte altri tre punti importanti per rimanere aggrappata alla zona Champions League e continuare a tallonare la Roma vicecapolista. Gli azzurri, al terzo match casalingo di fila, danno continuità ai successi contro Sampdoria e Spezia (Tim Cup); gli abruzzesi ancora a quota zero vittorie e che nella prima di andata imposero un 2-2 agli azzurri, restano invece ultimi (9 punti).

Così in campo - 4-3-3 per il Napoli e 3-5-2 per il Pescara. I padroni di casa davanti confermano il tridente Callejon-Insigne-Mertens; gli ospoiti si affidano a Caprari e Gilardino. Oddo deve far fronte a diverse assenze e rinunciare in extremis a Stendardo per convocare il difensore croato Zuparic.

Avvio sottotono - Noioso il primo tempo. A dirla tutta, decisamente brutto. Il Napoli fatica a costruire, ha un'occasione con Hamsik, ma contro un Pescara compatto, solido e piuttosto propositivo non riesce mai ad essere pericoloso. Solo dopo la mezz'ora Mertens e compagni aumentano la pressione, con lo stesso belga che al 38' da sinistra s'infila tra i difensori avversari ma perde il pallone proprio al momento della conclusione. Lo specchio fedele del primo tempo, però, è il piazzato che da buona posizione Caprari spara alle stelle, sgretolando l'unica vera chance degli abruzzesi e della partita fino al break.

4' minuti di vero Napoli - Come scardiare un fastidioso 0-0? Facile. Se non riesce l'attacco, allora ci pensa Tonelli dalla difesa. Il Napoli passa in vantaggio al 46', quando dopo una punizione di Jorginho dalla sinistra spunta nell'area avversaria l'ex Empoli a colpire di testa per l'1-0. Per Tonelli è il secondo gol consecutivo dopo quello decisivo con la Samp. La rete non solo serve a sbloccare il risultato, ma toglie anche le ganasce da un Napoli troppo macchinoso. Così, una volta libero da paure ed eccessiva prudenza, arriva pure il raddoppio con Hamsik al 50'. Prima Callejon lanciato da Mertens si fa fermare da Bizzarri, poi il pallone finisce sui piedi di Zielinski che trova in area Marechiaro pronto a superare Bizzarri con un piatto sinistro. Dopo 45 minuti di pisolino pomeridiano, ne bastano appena 4 di vero Napoli a cambiare e decidere la partita. Nel finale arriva il 3-0 di Mertens che conferma quanto agli uomini di Sarri un pizzico di cattiveria in più sia sufficiente per diventare incontenibile. Il rigore trasformato in pieno recupero da Caprari, invece, non aiuta il Pescara a rialzare il morale in una stagione sempre più complicata.

Il protagonista - Senza dubbio Tonelli, a conferma di quanto azzeccata sia stata la scelta di strapparlo dall'Empoli. Un difensore che fa bene il suo mestire e segna pure è grasso che cola per un allenatore. Tornano in mente le parole della sua compagna, Claudia Menzella, a Sky Sport24: "Il mio Lorenzo è un vincente". Ora provate a smentirla. Una menzione la merita Hamsik, salito a quota 8 gol stagionali (6 in campionato, 2 in Champions). Mertens, poi, continua a stupire: 12 reti in campionato e 4 in Champions. Semplicente strepitoso. Peccato per l'assenza di Maradona allo stadio nonostante la sua presenza in città in vista di un evento teatrale. Ha portato comunque bene, a Napoli di certo la penseranno così.