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Nainggolan, attacco alla Juve: tackle troppo duro

Serie A
Radja Nainggolan, centrocampista della Roma (Foto Getty)

"Odio la Juve, vincono solo con un rigore od una punizione". Così il centrocampista della Roma in un video amatoriale con alcuni tifosi. Parole che alimentano le polemiche già scatenate dal botta e risposta tra il club bianconero e l'Inter. "Non me ne frega niente di diventare come Totti", risponde poi il belga a una domanda sul capitano giallorosso

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Un video rubato, una chiacchierata informale con dei tifosi dal finestrino della sua macchina. Ma le parole rimangono pesanti lo stesso. Troppo pesanti: "Odio la Juve, a Cagliari avrei dato i c******i per battere la Juve. Li odio perché vincono sempre con un rigore, con una punizione. Sono venuto alla Roma per vincere qualcosa contro la Juve che ha sempre avuto aiuti". Queste sono la parole choc di Radja Nainggolan, centrocampista giallorosso.

Che Nainngolan abbia sempre avuto una forte avversione contro la Juventus era stranoto. Non è la prima volta che esterna il suo pensiero. Sia nelle interviste istituzionali, sia attraverso i social. Ma al di là del contesto, ribadiamo, è ripreso con un telefonino e parla ad alcuni tifosi, sono le parole e la veemenza a fare la differenza. La rivalità sportiva che diventa ragione di odio, letteralmente.

E soprattutto in una giornata come questa, è impossibile non inserire queste parole nel contesto delle nuove polemiche tra Inter e Juventus. Naingolan entra a gamba tesa. Ma non parla di avversari da battere. Parla di odio. E l'odio non è una parola del vocabolario dello sport. Soprattutto se professato da un autentico idolo della tifoseria.

"Se resti a Roma diventi come Totti?", gli viene anche chiesto. "Non me ne frega niente di diventare come Totti", la risposta del belga. Ecco Totti, autentico simbolo della Roma, non l'avrebbe mai detto. Non così.