Il centrocampista della Roma era quasi pronto a rientrare quando il suo ginocchio ha fatto di nuovo crack. Per lui si prospettano altri cinque mesi di stop ma nel calcio sono tanti gli esempi di calciatori tornati a giocare (e vincere) dopo aver subito due o più volte lo stesso tipo di incidente
Dal compagno Strootman a Ronaldo passando per Falcao e Thiago Alcantara, tutti campioni che nonostante una pesante ricaduta hanno avuto la forza di tornare a giocare ad altissimi livelli. Per lo sfortunato Alessandro Florenzi non mancano i modelli da seguire
Il punto di riferimento principale del romano sarà il suo amico Kevin Strootman. L’olandese si ruppe il crociato la prima volta contro il Napoli per poi ripiombare nel buio il 25 novembre del 2015, a poco meno di un anno dall’infortunio, quando a Firenze il suo ginocchio fa di nuovo crack
Strootman rientra in campo soltanto nella seconda metà del 2016 ma il suo rendimento è tornato ad essere eccellente. Il momento più alto di una stagione finora molto positiva è il gol nel derby contro la Lazio
Altro importante esempio di ricaduta e conseguente rinascita che Florenzi si ritrova in casa è quello di Stephan El Shaarawy. Nel 2013, quando era ancora al Milan, il faraone si ruppe il quarto metatarso. Rientrato dopo due mesi ebbe una ricaduta che gli fece saltare il resto della stagione
A gennaio del 2015 ancora una frattura al piede, questa volta il destro. El Shaarawy però ha la forza di rientrare, cambiare squadra e tornare ad alti livelli, gli stessi della prima stagione al Milan
Se si parla di calciatori della Roma e di ricadute non si può non pensare a Mattia Destro. Nel 2013 l’attaccante marchigiano subisce un intervento al menisco che lo tiene lontano dal campo per diversi mesi
Nello stesso anno, durante una partita giocata con la nazionale in Israele, Destro subisce una ricaduta e rimarrà fermo fino al termine della stagione. Questo doppio infortunio non gli impedirà di tornare a giocare e a segnare
Indimenticabile e straziante l’urlo di Ronaldo all’Olimpico contro la Lazio. Il brasiliano rientrava nel match di Coppa Italia contro i biancocelesti dopo il primo intervento al ginocchio. Passano pochi minuti, il fenomeno tenta una finta e il tendine rotuleo cede. Il pianto di Ronaldo farà il giro del mondo, era l’aprile del 2000
Rientrato in campo nel 2001, per Ronaldo ci sarà la delusione dello scudetto perso nel famoso 5 maggio 2002 ancora all’Olimpico contro la Lazio, ma si rifarà qualche mese dopo quando alzerà al cielo di Yokohama la Coppa del mondo con il suo Brasile
Dopo un intervento di Rinaudo del Livorno, Giuseppe Rossi subisce la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Era l’ottobre del 2011, il 13 aprile 2012, quando sta per rientrare, ancora una ricaduta che lo costringe ad altri due interventi chirurgici
Ad inizio 2014 il si infortuna ancora al ginocchio destro. Rientra soltanto a fine aprile e in estate, dopo essere stato escluso dalla lista del Mondiale brasiliano, si deve sottoporre a un nuovo intervento di pulizia cartilaginea per problemi di sovraccarico articolare. Tornerà nel 2015 e oggi gioca in Spagna con il Celta Vigo
Pepito Rossi doveva formare la coppia dei sogni viola con Mario Gomez ma anche il tedesco è stato colpito dalla sfortuna. Il 16 settembre del 2016, infatti, l’ex Bayern si rompe il collaterale del ginocchio durante una partita contro il Cagliari
Durante la riabilitazione, però, il panzer subisce una grave ricaduta che lo terrà fuori per altri sette mesi. Finita l’avventura viola, Gomez è riuscito a rialzarsi vincendo prima il titolo di capocannoniere con la maglia del Besiktas in Turchia, poi riguadagnando la nazionale tedesca e un contratto con il Wolfsburg
Un altro grandissimo bomber tornato ad altissimi livelli dopo un grave infortunio e una pesante ricaduta è Radamel Falcao. Il colombiano subisce la rottura del crociato dopo pochi mesi dall’inizio della sua avventura al Monaco
Passato prima allo United e poi al Chelsea, El Tigre non sembra trovare pace, così come il suo ginocchio. Quando sembrava destinato ad allontanarsi definitivamente dall’élite del calcio europeo, Falcao ha deciso di rimettersi in gioco con il Monaco e quest’anno ha ripreso a segnare come ai tempi dell’Atlético Madrid, portando i monegaschi in testa alla classifica della Ligue1
Lo sfortunato brasiliano naturalizzato spagnolo finisce sotto i ferri nel maggio del 2014. Infortunio al crociato che gli farà perdere il Mondiale. Rientra ad ottobre, ma dopo pochissimi di giorni soffre lo stesso identico infortunio. Nuova operazione e calvario apparentemente infinito
Thiago però non si perde d’animo e ritorna a giocare e a incantare con la maglia del Bayern Monaco. Ne sa qualcosa l’Arsenal di Wenger che nella partita d’andata degli ottavi di finale di Champions League ha dovuto subire la classe del figlio di Mazinho, autore di una splendida doppietta
Sempre in Germania, un altro sfortunato protagonista di pesanti ricadute è il tedesco del Borussia Dortmund Marco Reus. Il biondo attaccante della nazionale ha dovuto saltare il Mondiale (che avrebbe vinto) nel 2014 per la lesione al legamento della caviglia. Legamento che cede nuovamente a fine 2014
Reus ha dovuto saltare anche l’Europeo del 2016 a causa di un riacutizzarsi della pubalgia che lo affliggeva da tempo. Da qualche mese, però, il forte attaccante è tornato a pieno regime per aiutare i compagni del Borussia Dortmund
Per tornare ai più grandi esempi di forza e voglia di lottare dopo una ricaduta, Florenzi dovrebbe ispirarsi (anche) a un fuoriclasse come Roberto Baggio. Quando non era ancora “divin codino”, nel 1985, si rompe il legamento crociato anteriore e il menisco, rimanendo fermo fino al febbraio del 1986. Nel settembre dello stesso anno subisce un’altra lesione del menisco destro che lo costringe a una nuova operazione. Il 27 novembre 1994, con la maglia della Juventus e dopo la delusione mondiale con l’Italia, ancora una lesione tendinea al ginocchio destro: rientra dopo cinque mesi di stop
Nel 2002, con il Brescia, si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro con lesione del menisco. Incredibilmente riesce a tornare in campo a meno di 80 giorni dall’operazione subita nei primi giorni di febbraio. Riesce a salvare i lombardi dalla retrocessione ma, nonostante una sollevazione popolare, Trapattoni non lo porterà al Mondiale
Non è ancora rientrato e ha davanti a sé mesi di dura riabilitazione, ma quello che è successo a Mattia Perin non è diverso ciò che sta passando Alessandro Florenzi
Anche il portiere del Genoa ha subito due gravissimi infortuni al ginocchio a distanza di pochissimo tempo ma – come lo stesso ragazzo di Latina ha precisato – non ha nessuna intenzione di mollare. La speranza è che il conterraneo e quasi coetaneo Florenzi sia dello stesso avviso