Juventus, Allegri: "Mio futuro non è importante"

Serie A
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (Getty)

Così l'allenatore dei bianconeri in conferenza: "Domani davanti giocheranno i soliti quattro, ho ancora dei dubbi e Marchisio sta bene. Non possiamo concederci battute d'arresto. Io sto bene qui, l'ho sempre detto, ma ora dobbiamo pensare solo al campo. Quando sarà il momento parlerò con la società"

Reduce dall'impegno di martedì in Coppa Italia contro il Napoli la Juventus torna a pensare al campionato; domani alle ore 15:00 i bianconeri affronteranno l'Udinese dell'ex Delneri per continuare la loro corsa in testa alla classifica, nel turno in cui si scontrano le dirette avversarie Roma e Napoli. Nella conferenza stampa della vigilia Massimiliano Allegri ha parlato così del momento dei suoi ragazzi, delle aspettative e della condizione di forma dell'intera squadra. Queste le sue parole: "Turnover? Domani come sempre cercherò di mettere in campo la squadra migliore in vista degli impegni che avremo e di quelli che abbiamo già avuto, che sono stati molto ravvicinati; veniamo da cinque giorni di recupero e quindi siamo tutti a disposizione, ci saranno un po' di rientri e davanti giocano comunque gli stessi poi dopo il resto vediamo. siamo a buon punto a livello di numeri e le stagioni si sa che si decidono a marzo quest'anno ci aspetta una partita diversa a Udine rispetto a quella dell'anno scorso quella contro l'Udinese delle prossime quattro è tra le più complicate, che decide molto e ci può dare slancio per il futuro".

Sulla squadra e sulle possibili scelte -
"Higuain domani gioca, la prossima non lo so e non vi so dire se da qui in poi le giocherà tutte fino alla fine della stagione, la cosa importante è che la squadra sia in condizione e lo dimostra il fatto che nell'ultimo mese, da quando siamo ripartiti dopo la sosta natalizia, hanno giocato praticamente tutti ottenendo sempre buoni risultati. Fofana mi somiglia? Per quello che ho visto ha delle ottime qualità però è giovane e per capirlo bene dovrei allenarlo, se lo chiedete Delneri sicuramente vi sa rispondere meglio. Marchisio sta bene, devo decidere in mezzo chi gioca se lui o qualcun altro. Per quanto riguarda il post Napoli nulla mi ha dato noia, la cosa che mi fa sorridere è che noi allenatori spesso dopo la partita parliamo sempre solo degli episodi contrari e mai di quelli a favore, per l'equilibrio generale sarebbe meglio magari avere reazioni diverse, alla fine si sa che a fine campionato gli episodi si equivalgono e che una partita non può dipendere da un episodio. Per me gli obiettivi della stagione sono sempre due: i risultati della squadra e la crescita del gruppo e degli individui. Pjanic ha detto di essere cresciuto e mi fa piacere, ho un ottimo staff in grado di far migliorare i giocatori e attraverso la crescita dei singoli si può arrivare al miglioramento dell'intero collettivo, così la squadra può giocare bene".

Sul momento e sull'avversario - "Siamo sereni ma sappiamo che domani sarà una gara fisica, quello di Udine è un ambiente che nel momento di difficoltà ti permette di fare partite importanti. A noi servono ancora molte vittorie da qui alla fine e bisogna continuare a lavorare per migliorare e arrivare così al risultato; ora però siamo in un momento dove il pericolo è dietro l'angolo e i ragazzi lo sanno, veniamo da un filotto molto positivo e quando è così bisogna tenere le antenne ben alte".

Sul futuro - "Il mio futuro? Questo è un momento importante della stagione e credo che parlare di cosa faccio io interessi a pochi, ai tifosi e a tutto l'ambiente interessa che la squadra arrivi in fondo e provi a vincere tutte le competizioni in cui è in corsa. Poi dopo incontrerò il presidente come l'anno scorso, quando passerà questo momento, se la società riterrà opportuno parlarmi ci incontreremo di nuovo e decideremo cosa fare. Adesso a nessuno interessa quello che voglio fare io, ho un contratto fino al 2018 e qui sto bene, bisogna pensare al campo e al presente e non a quello che succederà l'anno prossimo. Bisogna concentrarsi sul campionato, sulla Champions e sulla Coppa Italia. Comunque c'è totale sintonia con tutto l'ambiente e io stesso sono concentrato su quello che dobbiamo fare; ho entusiasmo, voglia e consapevolezza di poter arrivare in fondo per raggiungere gli obiettivi".

Sugli obiettivi e sull'atteggiamento della squadra -
"Non possiamo concederci una battuta d'arresto adesso, è sempre meglio prendersele a maggio quando manca meno tempo e alla fine. Adesso vogliamo continuare a fare risultati per arrivare più in alto possibile e raggiungere presto i 96 punti, non vogliamo pensare alle possibili battute d’arresto perché non ce le possiamo concedere. Tanti dei calciatori in rosa sono migliorati, quello che conta più del modulo sono proprio gli uomini. Stiamo giocando per esaltare le caratteristiche di tutti e ho grande disponibilità perché anche quando la squadra non è in possesso palla cerca di sacrificarsi per recuperarla e alla fine la differenza la fa sempre l’atteggiamento; è normale che più giocatori bravi ci sono più è facile che la squadra giochi bene. Il fatto che la squadra non pareggi mai in campionato è un caso, sarebbe bello continuare così fino alla fine perché vorrebbe dire che magari le avremmo vinte tutte, però non è semplice".

Su Benatia e ancora sulle scelte -
"Benatia ai margini? Domani ho un dubbio tra lui e Chiellini, Medhi è un giocatore dal valore altissimo, al pari degli altri centrali. Adesso giochiamo con due, devo fare delle scelte e qualcuno deve per forza rimanere fuori l'importante è che quelli che stanno fuori si facciamo trovare pronti perché avremo degli squalificati e alcuni avranno bisogno di riposare. Presto torneremo a giocare una partita ogni tre giorni e questo è uno degli aspetti per cui è importante andare avanti in tutte le competizioni: più partite ci sono, più possibilità ci sono per tutti di giocare". E infine: "Non posso pensare alle motivazioni dell'anno prossimo in caso di vittoria del sesto scudetto, devo pensare - come ho detto - partita dopo partita e nulla più".