L'allenatore rosanero ancora alle prese con i crolli psicologici dei suoi: "E’ una situazione difficile da spiegare, non è la prima volta che capita", ha detto dopo il 4-1 di Udine. Su Diamanti, poi espulso: "Sta dimostrando di essere importante, anche se non sono sicuro meritasse il rosso"
Nuova occasione persa per il Palermo. A Udine, la squadra di Lopez, dopo essere andata in vantaggio grazie al gol di Sallai, si è fatta recuperare e si è poi sgretolata in pochi minuti, evidenziando ancora una volta carenze strutturali. 4-1 per l'Udinese, alla fine: “E’ una situazione difficile da spiegare perché non è la prima volta che capita, anzi. Abbiamo fatto un buon primo tempo”, ha detto l’allenatore rosanero al termine della gara. “Il problema è che quando prendiamo un gol, poi ne subiamo subito un altro. Così è durissima rimontare, dobbiamo essere bravi a far sì che non succeda più. Ora abbiamo una partita importante col Cagliari e dobbiamo cercare di vincere: abbiamo due settimane per prepararci, anche se è difficile dobbiamo lavorare molto sulla testa”.
Diamanti - Buona gara per il trequartista, tornato titolare dopo diversi mesi. Lopez è soddosfatto della sua prestazione, ma ha qualche dubbio sull’espulsione rimediata nel finale (per una gomitata sul volto di De Paul): "Diamanti sta dimostrando di essere importante, anche con la Roma ha fatto bene. Oggi non solo lui, ma tutti stavano facendo bene. Voglio rivedere l’espulsione, non mi è sembrato che l’abbia colpito in faccia. È un peccato perché sta bene. Ma dobbiamo guardare avanti”.
Salvezza - Nonostante i sette punti dall’Empoli, Lopez non getta la spugna: “Penso che le speranze ci siano sempre, abbiamo una partita importantissima in casa e l’ultima con l’Empoli. Non dobbiamo abbassare la guardia. Chiaro, prendendo sempre tre gol è difficile, ma le speranze ci sono tutte. Bisogna parlare poco e fare meglio, soprattutto nei secondi tempi, perché spesso quando scendiamo in campo abbiamo subito un buon approccio e troviamo a volte anche il vantaggio. Dobbiamo continuare a giocare, ricordandoci che le partite durano 90 minuti”.