Agnelli-ultras, spuntano nuove intercettazioni

Serie A
Andrea Agnelli, presidente della Juventus (foto getty)

Il sito Huffington Post ha rivelato parte di nuove intercettazioni attribuite ad Andrea Agnelli al telefono con il responsabile della sicurezza della Juve. Con queste registrazioni il presidente della Commissione antimafia, Rosy Bindi, ha confutato la posizione dell'avvocato Chiappero sulla vicenda dei rapporti tra i vertici della dirigenza bianconera ed esponenti della n'drangheta presenti nella frangia più calda del tifo

Nuove intercettazioni attribuite ad Andrea Agnelli al telefono con il responsabile della sicurezza della Juventus Alessandro D'Angelo sono la chiave con cui il presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi ha confutato la posizione dell'avvocato della Juventus, Luigi Chiappero, sulla vicenda dei rapporti tra i vertici della dirigenza bianconera ed esponenti della n'drangheta presenti nella frangia più calda del tifo. Intercettazioni, in parte secretate, contenute anche nel deferimento del procuratore della FIGC Giuseppe Pecoraro, e rivelate in parte dal sito Huffington Post.

La Juventus ha sempre sostenuto che il presidente Agnelli non fosse affatto a conoscenza della natura criminale di quegli ultras. Ma queste sono le frasi che gli vengono contestate: "Ogni volta che li vedevo - declina la voce di Andrea Agnelli in una intercettazione- facevo scrivere sempre le cose sui fogli, perché nella mia testa era per dargli importanza". E ancora, parlando dei biglietti: "Loro comprano quello che devono comprare, a noi ci pagano subito e poi gestiscono loro!". E ancora, riferito al capo ultras Grancini e non a Dominello: "Il problema è che questo ha ucciso gente".

In sostanza, la presidente Bindi non dimostra di avere dubbi: da alcune conversazioni emerge che Agnelli aveva rapporti con Dominello. Non si allude a una complicità, ma di fatto una sorta di accondiscendenza per mantenere la pace nei rapporti con una parte della curva. Un tema sotteso a molte teorie esposte nel corso degli anni in molte piazze italiane. E che oggi, a Torino, rischiano di diventare un'inquietante realtà. All'uscita dalla Commissione, l'avvocato Chiappero ha chiesto che venissero desecretate le intercettazione non in possesso della Juventus, e che la società non patteggerà.