L'allenatore bianconero in conferenza stampa: "Lavoriamo per cercare di vincere tutte le competizioni in cui siamo in corsa, non è facile ma questo momento va vissuto con grande energia ed entusiasmo". E sul futuro: "Se non ci sono problemi perché dovrebbe esserci una separazione?"
Archiviato il doppio impegno contro il Napoli e raggiunta la finale di Coppa Italia, la Juventus è pronta a mettere tutte le sue attenzioni sul campionato - prima della grande sfida di martedì contro il Barcellona. Prima dei catalani allo Stadium arriva il Chievo per un appuntamento che i bianconeri non devono fallire per non perdere il vantaggio accumulato sulle inseguitrici. Nella conferenza stampa della vigilia Massimiliano Allegri ha parlato così del presente e del futuro.
Sulla sfida con il Chievo
"Domani bisogna giocare una partita importante perché mancano otto gare alla fine del campionato e più si va avanti più le gare diventano importanti. Non abbiamo la possibilità di sbagliare nulla, un bonus ce lo siamo già giocato a Napoli e domani bisogna ottenere i tre punti; al Barcellona penseremo da domenica ma quelle sono partite che non serve molto per prepararle, sarà una sfida a sé, bella e affascinante ma quello che conta ora è la partita di domani. Veniamo da due gare difficili e dispendiose sotto l'aspetto fisico e mentale, non ci deve assolutamente essere un calo di tensione".
Possibile formazione
"Mandzukic difficilmente sarà disposizione, non so se Higuain giocherà ma magari al suo posto potrebbe esserci Dybala, che sta bene e ha bisogno di giocare. Lui è un giocatore aerobico e più gioca più migliora la condizione, mercoledì ha fatto 70 minuti e direi che è in una condizione accettabile ma non ottimale. I calcoli però non si devono fare, pensiamo a domani poi una volta finita la gara penseremo al resto. L'aritmetica non concede alternative, la Roma può fare 92 punti e noi dovremo farne 93, facciamo un passo alla volta pensando solo ai tre punti da ottenere con il Chievo. Come ha detto dopo Napoli sarà importante vincere e ci vorrà molto aiuto anche da parte dei tifosi. Centrocampo? Devo ancora valutare Marchisio che potrebbe rientrare mentre Khedira potrebbe riposare. Non ho fatto particolari esperimenti tattici per questa partita perché gli allenamenti sono stati pochi, quello che dobbiamo fare è pensare a quello che potrà succedere a fine stagione: in questo modo ci renderemo conto che non possiamo sbagliare né la gara col Chievo é quella col Pescara o col Genoa. Più vai avanti e meno hai possibilità di sbagliare perché poi non c'è più tempo per recuperare, i ragazzi lo sanno. Chiellini devo valutare perché ieri ha avuto questo impegno importante".
Sugli obiettivi
"Abbiamo raggiunto una finale e questa è una spinta in più dal punto di vista dell’entusiasmo, chi ha giocato a Napoli ha fatto una grande partita che ci siamo complicati da soli - ma neanche più di tanto - però bisogna vincere e basta. Il Chievo viene da una brutta sconfitta in casa, giocherà allo Juventus Stadium e l'anno scorso ci hanno già strappato un punto e non hanno responsabilità perché ormai il loro obiettivo l'hanno raggiunto; sta noi indirizzare la partita. Andiamo avanti facendo un passo alla volta, abbiamo raggiunto per la terza volta una finale di Coppa e questo è merito dei ragazzi che stanno facendo delle cose straordinarie, hanno delle qualità morali che li portano a fare risultato anche nei momenti di difficoltà. Lavoriamo per arrivare a cercare di vincere tutte le competizioni in cui siamo in corsa, non è facile ma questo momento va vissuto con grande energia ed entusiasmo dobbiamo alzare ancora l’asticella".
Sull'avversario in Champions
Ancora su Barcellona: "Inutile pensare a quello che succede tra quattro giorni, per quanto riguarda l'avversario che affronteremo posso dire che lo rispettiamo perché giochiamo un quarto di finale di Champions contro una squadra che come altre è in un'ottima condizione fisica, era normale arrivare a questo punto così. Se dovessi vincere tutto penserei ad andare via? Cominciamo a vincere, dal campionato per entrare nella leggenda, poi anche al Champions che ha il suo fascino; la squadra è cresciuta ma deve cercare di andare avanti. Per quanto riguarda la Coppa Italia ormai siamo in finale e dovremo provare a vincerla; quando poi si vince si possono aprire nuovi cicli e nuovi progetti e più si va avanti più si potrà pensare a cosa accadrà dopo. Credo che la Juventus anche in questo sia una delle società più importanti d’Europa".
Sul futuro
"Futuro? Ringrazio John Elkann per le parole che ha rivolto nei miei confronti, è un motivo di orgoglio e soddisfazione. Al momento la mia permanenza qui è al 100% perché ho un contratto in essere fino a 2018 ma ripeto come ho già detto che questo non è il momento giusto per parlare di questo, siamo nel momento cruciale della stagione e il mio futuro è l'ultimo dei problemi per me e per la società. Non ci sono mai stati problemi ma dobbiamo restare concentrati perché non abbiamo ancora vinto niente. Sono contento di essere qui, io sono un dipendente e quando verrò chiamato ne parleremo. Abbiamo accennato a qualcosa un mese e mezzo fa ma io non ho la testa per pensare a quello che potrà succedere nella prossima stagione, tutti dobbiamo essere concentrati sugli obiettivi ma non vedo perché dovrebbe esserci una separazione".
Sul gruppo
"Questa squadra è in grado di vincere tutte le competizioni ma il pensare di poterlo fare farà la differenza. Pjanic mercoledì non ha giocato, Pjaca non ce l'ho e non ho Kean che poteva sfruttare un'occasione ma non sta bene. Quindi dovrò vedere chi sarà a disposizione; in qualche modo scenderemo in campo con qualche modulo. Ci sono tante strade per raggiungere gli obiettivi, sono qui per questo. Dani Alves? Così come Lichtsteiner è un grande giocatore e sono fondamentali per noi, il brasiliano ha avuto difficoltà all'inizio perché poi si è anche fatto male e non era facile cambiare campionato dopo tanto tempo; ha trovato sicuramente un calcio diverso ma nel momento in cui è ritornato dopo l'infortunio si è dimostrato importante".