Dalla fedeltà di Buffon per la Juventus fino all'amore eterno di Totti per la sua Roma. Ogni capitano di Serie A ha una storia che lo lega fortemente al proprio club. Ma a volte, come successo per Icardi, la fascia può essere anche un elemento decisivo per convincere un giocatore a sposare un progetto. Potrebbe succedere la stessa cosa al Milan con Donnarumma. Ecco tutti i capitani della Serie A e le loro storie
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Donnarumma capitano del Milan? Il portiere può diventare il simbolo del nuovo progetto rossonero e la fascia potrebbe essere un elemento in più per convincerlo a restare (proprio come successo con Icardi all'Inter). Gigio potrebbe così unirsi al club dei capitani della Serie A, di cui fanno parte grandi campioni come Buffon e Totti, da sempre fedeli alla propria maglia -
ATALANTA, GOMEZ. Più che un capitano, il “Papu” è diventato un movimento cult. Alejandro Gomez era già il trascinatore dello spogliatoio a Catania, quando Inter e Milan lo seguivano da vicino. Da una parte all’altra dell’Italia, il rendimento dell’argentino non è cambiato. Gomez a Bergamo ha trovato la sua consacrazione. In questa stagione ha trovato anche tanti gol, assist e la fascia da capitano dell’Atalanta. Fasce che non sono mai banali. Playstation, Holly e Benji, Frozen, immagini di santi: c’è di tutto nelle fasce personalizzate del Papu -
BOLOGNA, GASTALDELLO. Daniele Gastaldello è uno dei simboli della risalita del Bologna dalla Serie B alla Serie A. Il 2 febbraio 2015 viene ceduto al club emiliano dalla Sampdoria e da quel momento trascina il Bologna verso la promozione alla Serie A. In Serie B era stato nominato vice-capitano, mentre in Serie A ha conquistato la fascia da capitano “titolare” -
CAGLIARI, SAU. Sardo in tutto e per tutto. Il 15 settembre 2012 la vita di Marco Sau cambia per sempre. Esordio (con gol) con la maglia del Cagliari. Marco, nato a Sorgono (provincia di Nuoro), realizza così il sogno di segnare in Serie A con la formazione sarda. Dopo la decisione di Rastelli di togliere la fascia a Storari, il capitano della squadra è diventato proprio Sau. Una scelta che premia l’orgoglio sardo dell’attaccante -
CHIEVO, PELLISSIER. Sergio Pellissier rappresenta la storia del Chievo in Serie A. Con le sue 132 reti, non è solo il capitano del Chievo. È il Chievo stesso, con un totale di 15 stagioni. Si è tolto anche la soddisfazione di esordire in Nazionale nel 2009, segnando un gol contro l’Irlanda del Nord. Un esempio per tanti giovani che sono passati dal Chievo in questi anni -
CROTONE, CORDAZ. A Crotone la parola “capitano” viene subito accostata ad Antonio Galardo, ritiratosi nel 2015 dopo 401 partite con la maglia dei calabresi. Ma nella storia del Crotone resterà sicuramente anche Alex Cordaz, diventato capitano nella prima stagione del club in Serie A -
EMPOLI, MACCARONE. Certi amori non finiscono. Dopo 26 gol segnati tra il 2000 e il 2002, Maccarone ha abbandonato l’Empoli soltanto per qualche anno, giusto il tempo di assaggiare la Premier League con la maglia del Middlesbrough. Poi il ritorno in Serie A: Siena, Palermo, Sampdoria e finalmente il ritorno a casa, tra i colli toscani. Dal 2015 indossa la fascia di capitano dell’Empoli. L’otto aprile 2017, in occasione del match contro il Pescara, è stato premiato per i suoi 100 gol con l’Empoli. Un idolo per i tifosi, un riferimento per la città, un esempio per i giovani -
FIORENTINA, RODRIGUEZ. La figura del capitano a Firenze rimanda a personaggi storici del calcio italiano: da Batistuta ad Antognoni, passando per Rui Costa. Il peso di questa fascia sembra però non pesare sul braccio di Gonzalo Rodriguez, che ha ereditato il “titolo” da Pasqual. Il difensore argentino indossa la fascia da due stagioni. Il primo ad affidargliela fu Montella nella stagione 2014-2015, alla sesta giornata di campionato, nel match vinto 3-0 contro l’Inter. Un ottimo esordio -
GENOA, BURDISSO. Duro, roccioso, ultimo a mollare. La figura di Burdisso rappresenta lo stereotipo del capitano impavido e coraggioso che tanto piace ai tifosi. Nel gennaio 2014 arriva al Genoa tra molti dubbi (e qualche infortunio). L’argentino si è pian piano conquistato con merito il posto da titolare (prima) e la fascia da capitano (dopo, nella stagione 2014-2015 in seguito alla cessione di Antonelli al Milan) -
INTER, ICARDI. Dopo l’era del capitano Javier Zanetti, la fascia nerazzurra è passata ad Andrea Ranocchia. La scelta non ha portato a risultati entusiasmanti. Ecco allora il colpo a effetto della dirigenza dell’Inter: dare la fascia al focoso Mauro Icardi, per responsabilizzarlo come uomo e valorizzarlo come calciatore. Un escamotage per convincere l’argentino a restare (oltre, naturalmente, a un rinnovo di contratto a suon di milioni). Questa volta la scelta risulta vincente: Icardi ricambia con tantissimi gol, nonostante il suo rapporto di amore-odio con una parte della curva nerazzurra -
JUVENTUS, BUFFON. Fedele e innamorato della Juventus. Sembrava impossibile trovare un altro capitano bianconero all'altezza di Alessandro Del Piero. E invece Gigi Buffon, che ha abbracciato la causa della Juventus con coraggio e amore anche in Serie B, merita di indossare questa fascia storica. Buffon non è solo capitano della Juventus dalla stagione 2012-2013. Gigi è il capitano anche della Nazionale italiana. Un monumento vivente, più che un calciatore -
LAZIO, BIGLIA. Lucas Biglia ha dimostrato un amore per la Lazio che gli stessi tifosi biancocelesti non immaginavano. Suonava strana la scelta di Stefano Pioli, nella stagione 2015-2016, di promuoverlo a capitano dopo l’addio di Stefano Mauri. E invece l’argentino ha ripagato la fiducia non solo elevando il livello delle proprie prestazioni in campo, ma imparando anche ad essere leader del gruppo biancoceleste -
MILAN, MONTOLIVO. La fascia di capitano del Milan, dopo il ritiro di Maldini il 31 maggio 2009, sembra non avere ancora trovato un proprietario stabile. Ambrosini, De Sciglio, Mexes, Abate, Paletta, Zapata. Tanti calciatori, su cui ha prevalso alla fine Riccardo Montolivo. Un giocatore che riveste lo stile Milan, con un atteggiamento di classe dentro e fuori dal campo. Lo stile di Montolivo è stato interrotto solo dagli infortuni, che hanno costretto spesso il centrocampista a restare fuori. Anche per questo i tifosi rossoneri adesso sognano di promuovere Donnarumma a capitano del Milan. Anche in questo caso, la scelta di assegnare la fascia al giovane Gigio potrebbe essere una mossa vincente per convincere il portiere a restare. Il Milan costruirebbe il futuro su di lui e Donnarumma potrebbe ripercorrere così le orme del suo idolo Buffon, diventando il portiere simbolo di una squadra -
NAPOLI, HAMSIK. Leader dello spogliatoio, fedelissimo alla città di Napoli. Marek Hamsik ha sposato Napoli, la sua gente e la sua squadra. La sua scelta di rifiutare offerte importanti da club prestigiosi rappresenta una scelta di vita, come facevano i capitani di un tempo, ormai sempre più rari, come Riva o Mazzola. È anche il capitano della Nazionale slovacca. Il 13 marzo 2010, nella gara contro la Fiorentina, indossa per la prima volta la fascia da capitano: a 22 anni e 229 giorni diventa così il più giovane capitano nella storia del Napoli, superando il precedente record di Antonio Juliano -
PALERMO, RISPOLI. Il capitano è l’ultimo a mollare. Lo ha dimostrato Andrea Rispoli che, nella pesante sconfitta 6-2 contro la Lazio, ha segnato una doppietta dimostrando tutto il suo attaccamento ai colori rosanero. La nuova dirigenza dei siciliani ha già dichiarato che il nuovo Palermo deve ripartire da calciatori come lui. Rispoli è l’ultimo baluardo della vecchia guardia rosanero ormai smantellata composta da Sorrentino, Maresca e Vitiello -
PESCARA, MEMUSHAJ. Polmoni e coraggio. La stagione del Pescara non è stata di certo fortunata, ma Memushaj ha sempre dato tutto in gara. Basta contare quante volte il capitano del Pescara ha concluso la partita fasciato o coperto da bende per contenere le ferite procurate in campo. La storia della sua vita, dopo un’infanzia non facile in Albania, dimostra che è sempre l’ultimo a mollare. Il 29 marzo 2016, nella partita amichevole contro il Lussemburgo, ha indossato per la prima volta anche la fascia da capitano della Nazionale albanese -
ROMA, TOTTI. Sul vocabolario italiano, la parola "capitano" potrebbe presto diventare sinonimo di "Francesco Totti". Citando un suo concittadino, Francesco De Gregori, potremmo descrivere così le caratteristiche del capitano della Roma: “Guarda i muscoli del capitano, tutti di plastica e di metano, guardalo nella notte che viene, quanto sangue ha nelle vene: il capitano non tiene mai paura”. Totti è proprio così. Un eroe senza macchia e senza paura, un romanzo popolare che abbraccia tre generazioni, ma che più in generale abbraccia una città intera, la città eterna. Proprio come lui, eterno. Il 31 ottobre 1998 Aldair gli cede la fascia di capitano: da allora non l’ha mai più lasciata. Un matrimonio lungo 19 anni -
SAMPDORIA, PALOMBO. Capitano, senza essere titolare. Angelo Palombo vive senza alcun peso il suo essere capitano alla Sampdoria. Il suo amore per i colori blucerchiati lo ha portato a restare a Genova, nonostante trovi poco spazio. Anche il suo vice, Regini, al momento ha perso il posto da titolare. Così spesso è Quagliarella a indossare la fascia da capitano -
SASSUOLO, MAGNANELLI. A Sassuolo Francesco Magnanelli è molto più di un calciatore. Rappresenta un sogno nato, cresciuto e infine realizzato dopo otto anni. Magnanelli ha iniziato a giocare al Sassuolo nel 2005, in Serie C2, ad appena 21 anni. Da allora non ha mai cambiato squadra. Ha portato il Sassuolo dalla C2 alla Serie A ed è stato promosso capitano, oltre a essere anche il primatista di presente in neroverde con 412 partite. Nonostante il grave infortunio subito lo scorso dicembre contro la Fiorentina (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro) per tutti a Sassuolo il capitano resta lui -
TORINO, BENASSI. Dici Torino e ti viene subito in mente una delle realtà che hanno fatto la storia del calcio italiano. Nonostante il prestigio del club granata, la società non ha avuto paura di affidare la fascia da capitano al 22enne Marco Benassi. Una scelta promossa anche da Sinisa Mihajlovic, che in quanto a giovani ha sempre avuto ottime intuizioni (vedi alla voce Gigio Donnarumma). Benassi ha ripagato la fiducia portando in alto i colori del Toro con grinta e orgoglio, elementi fondamentali per vestire una fascia così importante. Il 2 ottobre 2016, alla sua prima partita con la fascia da capitano, riesce anche a segnare contro la Fiorentina. Benassi è capitano anche della Nazionale italiana under 21. In assenza di Benassi, è stato un altro giovane talento come Belotti a indossare la fascia del Torino -
UDINESE, DANILO. Rapporto burrascoso quello tra Danilo e l’Udinese. Dopo la rissa sfiorata con i compagni in allenamento lo scorso novembre, il brasiliano ha rischiato di perdere la fascia da capitano che gli era da poco stata assegnata dopo il ritiro di una leggenda bianconera come Antonio Di Natale. Il difensore ha invece chiesto scusa alla società e ha mantenuto la fascia -