Ferrero: "Il Milan ha speso 200 milioni e non ha mai tirato in porta"

Serie A
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Domenica la netta vittoria della sua Sampdoria contro il Milan, quest’oggi il presidente blucerchiato Massimo Ferrero è tornato sul successo degli uomini di Giampaolo e non ha risparmiato qualche frecciata ai rossoneri: “Hanno speso 200 milioni e non hanno fatto nemmeno un tiro in porta”. Poi un pronostico sulla squadra favorita per lo scudetto ed un parere sull’ex sampdoriano Patrik Schick, ceduto alla Roma nel corso della sessione estiva di calciomercato.

Mai banale, Massimo Ferrero. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, il presidente della Sampdoria è tornato a parlare del buon momento della sua squadra, soffermandosi in particolare sulla bella vittoria dell’ultimo turno di campionato contro il Milan e sulla prestazione grigia della squadra di Montella. Non solo, Ferrero ha anche lanciato una frecciata al club rossonero: "Il Milan è una grande squadra, ma individualistica. Hanno speso duecento milioni sul mercato, ma contro di noi non hanno fatto nemmeno un tiro in porta – ha detto il presidente della Sampdoria -. Sì, gli abbiamo fatto ‘due belle zucche’ -. Il mio pronostico prima del match? Avevo detto che avremmo vinto 2-1, ma appunto loro non hanno mai tirato in porta, altrimenti avrei indovinato anche il risultato".

Napoli, ora o mai più 

Non solo la sua Sampdoria e il bel successo contro il Milan, Massimo Ferrero ha anche parlato della lotta per la conquista dello scudetto e ha individuato la sua favorita: "Per me il Napoli vince lo scudetto – ha proseguito il presidente della Samp -, se non succede quest’anno non lo vince più. E’ arrivato il momento di cogliere l’attimo". Poi un pensiero sulla Roma: "Anche quella giallorossa è una grande squadra, che però deve rimboccarsi le maniche. Ad esempio dopo la gara di Champions contro l’Atletico sarei sceso negli spogliatoi e avrei menato tutti".

 

Roma, Schick non è un esterno! 

E proprio alla Roma Ferrero ha ceduto negli ultimi giorni di calciomercato Patrik Schick, gioiello esploso nella scorsa stagione in maglia blucerchiata: "Cosa penso? Che Schick non è un esterno, ma un attaccante centrale – ha aggiunto -. E quando Dzeko andrà in pensione lui diventerà il gioiello della Roma. Sugli esterni i giallorossi hanno giocatori fantastici come Perotti, El Shaarawy e Defrel, ma Di Francesco non è costretto a far giocare la sua squadra con il 4-3-3. Bisogna mettere i giocatori dove possono dare il massimo. Se Schick può giocare insieme a Dzeko? Secondo me sì, ma Patrik non è un esterno: è un fenomeno, appena prende palla non gliela levi più. Secondo me deve giocare dietro l’attaccante bosniaco”. E inoltre una battuta sulle attuali condizioni fisiche del giocatore: “Cosa gli è successo a Trigoria? Una cosa normale, perché a volte l’entusiasmo e la troppa voglia fanno fare degli errori – ha proseguito Ferrero -. In estate da noi il ragazzo non si è allenato tanto, loro invece lo hanno buttato subito nella mischia e hanno fatto questa cavolata".

 

Lotito è finito 

Chiusura sul rapporto con Claudio Lotito: "Il presidente della Lazio è una brava persona, un uomo intelligente, un grande lavoratore ed un imprenditore che ha fatto tante buone cose, ma adesso è finito – ha concluso Ferrero -. Il nostro rapporto? Lotito deve smetterla di strillare: lo può fare con gli altri, con me non. Noi dobbiamo pensare alla Lega: mi deve stare a sentire, altrimenti lo prendo a scappellotti. La Lega è di tutti, non di un presidente o di un altro. Lotito lavora venti ore al giorno, ma fa solo un gran casino e i risultati non si vedono. Lui chiacchiera, ha quest’arte, mentre il nostro obiettivo è quello di produrre ricavi e riportare la gente allo stadio. Vi pare una cosa normale che l'Olimpico sia sempre vuoto? E poi è necessario cambiare la Legge Melandri, che è completamente sbagliata: non c’è Lotito che tenga, sulla ripartizione dei diritti televisivi potrei insegnare a tutti".