Marani: "Caso Higuain? Gestione perfetta di Allegri, fa capire chi comanda e ha avuto ragione"
Serie AIl direttore di Sky Sport 24 ha analizzato i temi degli ultimi giorni: la gestione del caso Higuain da parte di Allegri, il terzo posto dell'Italia nel ranking Uefa, il percorso netto in questa giornata di Champions delle italiane, il momento delicato di Montella al Milan, il nuovo centro sportivo dell'Inter
La ribalta delle italiane in Champions League, il caso Higuain, la situazione delicata del Milan e i segni di ripresa del nostro movimento, che passa anche attraverso la costruzione di impianti e centri sportivi all’avanguardia: sono questi i temi trattati nell’approfondimento in studio di Matteo Marani, direttore di Sky Sport 24. “E’ stato un mercoledì importante, che ha riscattato l’inizio terribile della settimana precedente e dà la dimensione del calcio italiano: fatichiamo contro le top europee ma abbiamo comunque un margine rispetto alle altre. La Roma ha avuto maggiori difficoltà e si è complicata un po’ la vita, ma nel ranking siamo a ridosso delle grandi, siamo tornati terzi e non accadeva dal Triplete dell’Inter nel 2010: è un segnale confortante. Vuol dire che negli anni difficili siamo riusciti a ricostruire e risalire, ma il problema adesso sarà stabilizzarci. Credo che vada fatto col lavoro costante, con la capacità di superare le defaillance. E’ simbolico che riusciamo a superare i tedeschi, comincia ad essere un passaggio importante” ha spiegato Marani.
Marani: "Caso Higuain gestito alla perfezione"
E’ un momento storico, questo, in cui le italiane si identificano con i propri attaccanti. "Abbiamo grandi giocatori in attacco, le nostre squadre sono legate a loro. La Roma è quasi tutta identificabile con Dzeko, che sta dando un apporto importante e sviluppa il gioco di Di Francesco. E’ una squadra molto più profonda e verticale, ciò che mi colpisce del bosniaco è il contributo dato alla squadra, su cui si fonda il gioco della Roma" ha detto il direttore di Sky Sport 24. E ovviamente se si parla di attaccanti, è inevitabile un riferimento al momento particolare che sta vivendo Gonzalo Higuain, tornato al gol dopo un’astinenza di quattro partite: "Higuain ieri sera ha risposto da Higuain. E credo che non ci sia nulla di casuale nella scelta di Allegri, perché è entrato in campo con una fame incredibile, come non si vedeva da tempo. A fine partita l’allenatore ha detto che un po’ di panchina fa bene a tutti, facendo capire chi decide nella squadra. Se Allegri si può muovere così è grazie alla società che lo sostiene e ribadisco che ha fatto una scelta giustissima. Giusto anche il momento in cui l’ha fatto entrare, la gestione dei calciatori da parte di Allegri è perfetta. Non c’è grande allenatore che non abbia dietro una grande società".
Milan, tre partite per Montella
Il Milan deve necessariamente riscattare il brutto ko contro la Sampdoria nello scorso turno di campionato. Sta per iniziare un ciclo delicato, per i rossoneri, che affronteranno stasera il Rijeka e poi Roma e Inter: “Montella si gioca molto. E’ stata una settimana che non l’ha fatto uscire bene, per quanto lui sia un tipo coriaceo. In questo momento però i rossoneri non possono aspettare, non è stato risparmiato nulla quanto a pressioni dopo le parole di Fassone, per cui devono arrivare i risultati adesso. Poi c’è stata questa vicenda del preparatore atletico. Mi auguro che si ritrovi in fretta, ma la costruzione del Milan richiede tempo, che sia con Montella o meno”.
Inter, il nuovo centro sportivo
La ripresa del calcio italiano non arriva soltanto dai risultati del campo, ma anche dalle politiche di gestione che riguardano anche l’impiantistica. “Per l’Inter è un passaggio importante, dà vita alla nuova Inter TV ed è stata modernizzata la Pinetina. Intanto a Frosinone viene inaugurato il nuovo stadio, quindi un altro impianto di proprietà. Questo ci porta a un ragionamento più ampio. Il calcio si ricostruisce anche con piccoli mattoni come questi, poi ci stiamo globalizzando senza perdere le radici. Il calcio spagnolo ad esempio è diventato vetrina mondiale senza perdere identità. L’Inter poi sta per fare 110 anni di vita. Se il calcio italiano vuole arrivare ad alti risultati deve avere case accoglienti e moderne, come hanno fatto tanti altri Paesi prima di noi. 2-3 settimane fa abbiamo festeggiato Cagliari, adesso si aggiunge anche Frosinone. Questo contribuisce al ranking UEFA e tanti presidenti hanno pensato che la modernità fosse un costo e con Inghilterra e Germania abbiamo perso come impiantistica. Avevamo grande vantaggio e l’abbiamo perso in questo modo, ma piano piano ci stiamo riprendendo” ha concluso Marani.