Serie A, risultati, classifica e gol della settima giornata

Serie A

La Juve si fa rimontare 2 gol e pareggia a Bergamo lasciando solo in vetta il Napoli (3-0 al Cagliari). La Roma passa a San Siro: 2° ko di fila per il Milan e dopo la sosta c'è il derby con l'Inter (vittoria 2-1 a Benevento). 6 gol della Lazio al Sassuolo

LA CLASSIFICA DI SERIE A

TUTTE LE PAGELLE

ATALANTA-JUVENTUS 2-2

21' Bernardeschi (J), 24' Higuain (J), 31' Caldara (A), 67' Cristante (A)

Nel posticipo della 7^ giornata i bergamaschi interrompono la corsa della Juventus. All'Atleti Azzurri d'Italia finisce in parità. Bianconeri in gol nel primo tempo con Bernardeschi e Higuain, Caldara accorcia. Nella ripresa Cristante pareggia, Dybala sbaglia un rigore e i bianconeri non riescono a tenere la corsa del Napoli in vetta.

NAPOLI-CAGLIARI 3-0

4' Hamsik, 40' rig. Mertens, 47' Koulibaly

Il Napoli travolge 3-0 il Cagliari nel lunch match di giornata e vola in testa alla classifica a 21 punti. Mai nella propria storia aveva ottenuto sette vittorie nelle prime sette giornate. Al San Paolo, non c'è mai stata una vera partita. Ed è arrivata anche la notizia che tutti i tifosi azzurri aspettavano: il primo gol stagionale di Marek Hamsik dopo un inizio difficile. Per lui è il 114° gol con la maglia del Napoli, ora è a un solo passettino da un record vero: il numero di reti di Diego Maradona nella speciale classifica all-time. Sul finire del primo tempo, un rigore trasformato da Mertens (il 7° gol nelle prime 7 partite), porta il Napoli sul 2-0. A inizio ripresa la chiude Koulibaly, per la gioia del San Paolo. 

MILAN-ROMA 0-2

72' Dzeko, 77' Florenzi

Arriva un altro ko per il Milan di Montella, che cade anche a San Siro contro la Roma: la squadra di Eusebio Di Francesco si impone 2-0, per i rossoneri è una sconfitta con lo stesso passivo rimediato a Marassi contro la Samp nella precedente giornata di campionato. Adesso la strada per un posto in Champions guadagnato attraverso la Serie A si complica per il Milan, non tanto per il distacco dalla attuale quarta (la Lazio, a quota 16 punti, è "solo" a +4) ma per i segnali che arrivano da un gruppo che finora non è mai riuscito a sfornare una vera prova di forza contro un avversario all'altezza.

BENEVENTO-INTER 1-2

19' e 22' Brozovic (I), 45' D'Alessandro (B)

L’Inter espugna 2-1 il Ciro Vigorito di Benevento e si porta a quota 19 punti, sempre a meno due dalla vetta. Contro il fanalino di coda della Serie A, ancora a quota zero, i nerazzurri hanno sofferto più del dovuto. Partita risolta da due magie di Brozovic, lanciato da Spalletti dal 1’ sulla trequarti, che in 180 secondi (tra il 19’ e il 22’ del primo tempo) ha deciso il match con un colpo di testa e con una precisa punizione dal limite. I nerazzurri sono calati vistosamente nella ripresa, concedendo tanti spazi in contropiede al Benevento di un D’Alessandro scatenato (gol e palo), andato davvero molto vicino a conquistare il primo punto di questo campionato. Sesta vittoria in campionato per Spalletti, vetta della classifica sempre a portata di mano (-2) e una pausa tonificante in vista del derby, in cui poter limare ancora quei difetti di concentrazione, continuità e gestione del match.

LAZIO-SASSUOLO 6-1

27' rig. Berardi (S), 45+1' e 58' Luis Alberto (L), 56' De Vrij (L), 65' e 70' Parolo (L), 82' rig. Immobile (L)

Copione strano all’Olimpico, inizialmente sorprendente, in un avvio di partita pieno di idee neroverdi e tanta voglia di stupire. Il Sassuolo quindi trova il vantaggio grazie ad un rigore di Berardi. Nel finale di tempo, però, la Lazio cresce e trova il pareggio grazie ad una punizione perfetta di Luis Alberto. Immobile e compagni dopo l’1-1 attaccano, si sbattono e fanno tremare a più riprese il Sassuolo. I ragazzi di Inzaghi giocano bene, spingono e il gol diventa la più logica conseguenza: servizio di Luis Alberto e testa di De Vrij a completare la rimonta. E così, dopo un primo tempo complicato, la Lazio fa crollare definitivamente il Sassuolo: ancora Luis Alberto, devastante con la sua classe e le sue idee piene di talento. Tre gol in sei minuti circa, dilagando grazie al primo gol in stagione di Parolo, che pochi minuti dopo trova pure la doppietta. Dal 56’ in poi è stato un monologo. Alla fine anche Immobile partecipa alla festa trasformando un calcio di rigore provocato dall’intervento di Mazzitelli. La Lazio vince e traccia un cammino per un gran campionato, altra storia invece per il Sassuolo, in una classifica sempre più in serio pericolo.

CHIEVO-FIORENTINA 2-1

6' Simeone (F), 25' e 47' Castro (C)

Partita piatta? Per niente, a Verona i ritmi sono quelli con i giri giusti. Ci si diverte, questione di gol, come quello di Simeone utile a stappare la partita dei Viola. Thereau, al 6’, crossa dalla sinistra per il Cholito, che prende il tempo a Gamberini e supera Sorrentino con un gran colpo di testa. Ma è solo l’inizio dei colpi di scena, in un Chievo dalle note altissime, roba alla Castro. Musica e gol, sì, perché l’argentino con una doppietta ricuce lo strappo e poi rimonta la pratica. Lucas si mette in proprio e suona la sua musica, piena di talento e passione. Un ritornello dolcissimo per la squadra di Maran che si proietta in una posizione di tutto rispetto in questa Serie A.. Castro arma letale insomma, davvero decisivo nel condannare la Fiorentina ad una sconfitta pesante.

TORINO-VERONA 2-2

32' Iago Falque (T), 44' Niang (T), 89' Kean (V), 91'  rig. Pazzini (V)

E alla fine Niang si prese il Torino, ma solo a metà. Velocità, spunti, voglia e un gran desiderio di incidere. Come nell’azione del primo gol granata, con Iago Falque che insacca dopo la splendida iniziativa offensiva dell’ex attaccante del Milan. Che si diverte, sperimenta e soprattutto segna: Niang, al 44’, salta Caceres sulla sinistra, entra in area e scarica un destro sul primo palo che si insacca alle spalle di Nicolas. Il secondo tempo scorre spezzettato, dalle iniziative (vane) di Pazzini alle fiammate di Belotti, che negli ultimi 10 minuti esce in barella per un problema al ginocchio. E allora il match cambia spartito, con Mihajlovic che non ha più cambi. L’Hellas sorprende tutti e accorcia le distanze, all'89' grazie al gol convalidato dal VAR a Kean. Nel recupero, poi, succede l’incredibile: fallo di mano di Molinaro e calcio di rigore per il Verona che viene trasformato da Pazzini. Un pareggio pazzesco, praticamente last minute. Un ‘Pazzo’ Verona, una scossa elettrica perfetta per stimolare la stagione.

SPAL-CROTONE 1-1

39' Paloschi (S), 59' Simy (C)

Belle trame al Paolo Mazza, con la Spal che va al riposo in vantaggio grazie al gol di Paloschi. Un vantaggio meritato per la squadra di Semplici, che dopo aver subito l'avvio arrembante del Crotone, ha pian piano preso campo. Poi, dopo solo due minuti, Paloschi torna al gol in Serie A: tap-in a battezzare in rete il servizio proprio di Antenucci. E allora la Spal conduce meritatamente la partita dopo aver costruito le occasioni migliori. Sì, quella di Semplici, delle neopromosse, è senza dubbio la squadra più organizzata e con volontà di stupire. Tra idee, coraggio e tanta voglia di scaldare la passione dei propri tifosi. La Spal, nel primo tempo, sugli esterni ha sempre creato una netta superiorità rendendo vulnerabile la retroguardia della squadra di Nicola. E al 59’ Simy aggancia un bel pallone a ridosso dell'area di rigore, controlla e lascia partire un destro preciso che non lascia appello a Gomis. Terzo gol in Serie A per il nigeriano, ovvero l’uomo della provvidenza rossoblù. In un Crotone bravo a pareggiare i conti proprio nel momento in cui aveva l’acceleratore schiacciato a tavoletta. Finirà 1-1, tra qualche rimpianto e un risultato che non fa male a nessuna delle due squadre.

GIOCATE SABATO

UDINESE-SAMPDORIA 4-0

27' rig. De Paul, 66' su rig. e 85' Maxi Lopez, 90' rig. Fofana

GENOA-BOLOGNA 0-1

73' Palacio