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Gol ed esultanza: Thereau, promessa mantenuta. E ora Platini è più vicino

Serie A
Cyril Thereau, attaccante della Fiorentina (Getty)

Con i due gol contro la sua ex squadra, l’attaccante della Fiorentina si è portato a -4 da Le Roi nella classifica dei francesi più prolifici in Serie A. Voluto da Pioli in estate e già subito amato anche dai compagni, così l’ex Udinese ha conquistato il suo nuovo pubblico

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Lo aveva promesso, "se segno contro l'Udinese esulto di sicuro". Così è stato, non una volta ma ben due. Thereau ha messo a segno una doppietta per dare tre punti alla Fiorentina e consegnare alla squadra di Stefano Pioli una vittoria contro la sua ex formazione. Cyril sarebbe stato comunque uno dei protagonisti dell’ottava giornata di Serie A e della partita tra i viola e l'Udinese, perché grande ex di giornata capace di segnare 35 gol in 108 presenze con la squadra attualmente allenata da Gigi Delneri. L'attaccante francese ha voluto ribadire il concetto segnando due reti pesantissime ed esultando senza trattenersi. Promessa mantenuta, quella di un giocatore mai banale e sempre sincero.

Platini è più vicino

Due gol e due esultanze, rispettose di quei tifosi e di quella società che lo ha strappato al Chievo nel 2014 e che in estate ha però scelto di separarsi da lui. "Esulterò semplicemente, come faccio sempre, senza fare giri di campo o cose del genere. Non capisco quei calciatori che non festeggiano quando fanno gol a una loro ex squadra… Siamo professionisti". Detto, fatto. Nulla di eclatante, certo, ma se sei l’attaccante che sta per raggiungere Michel Platini nella classifica dei migliori marcatori francesi in Italia non puoi non festeggiare: ora sono 64, 4 in meno di Le Roi. Davanti a tutti il primatista - irraggiungibile, probabilmente - resta David Trezeguet con 138 gol alla Juventus. Con la doppietta contro l’Udinese, inoltre, Thereau è ora terzo solitario nella classifica delle doppiette francesi in Serie A: davanti a lui al primo posto c'è ancora Trezeguet con 15, al secondo proprio Platini a 11. Cyril è ora a quota cinque, ma il tempo per migliorare c'è eccome. La sua storia con la maglia viola è appena iniziata ma sono già 3 i gol segnati (oltre a due assist) nelle 6 partite giocate stagione. Alla Fiorentina Pioli lo ha voluto fortemente, in un mercato estivo - quello della società toscana - che ha regalato gli ultimi colpi proprio sul finale.

Carattere estroverso, gol garantiti

L'allenatore cercava un attaccante di esperienza, duttile e in grado di adattarsi velocemente a giocare in un campionato che già conosceva. E dalla prima partita è stato tutto un crescendo: molto bene a Verona, subito in gol, così come nelle gare successive. Fino alla doppietta di ieri. Un attaccante prezioso che non ha avuto difficoltà nemmeno ad inserirsi nel nuovo gruppo, che tatticamente è una risorsa molto importante; un personaggio anche fuori dal campo che tifa Marsiglia da sempre e non lo nasconde - ma anzi sogna un giorno di poter andare al Velodrome ogni domenica per vedere la sua squadra del cuore come un tifoso qualunque. Una moglie che faceva la cheerleader dei Miami Heat, la passione per i tatuaggi (proprio come quello della labbra di madame Thereau che esibisce sul collo) e un'esultanza nata e studiata con i suoi amici francesi "perché quella di Luca toni mi piaceva molto ma di certo non potevo copiargliela". Allora indice e medio uniti così come anulare e mignolo, dopo ogni rete sotto davanti ai tifosi - quelli gialloblù e bianconeri, quelli viola ora.

"Non mi è mai piaciuto essere troppo quadrato"

Poi il numero 77 sulle spalle scelto dal fratello e il figlio che anche nella giornata di ieri ha seguito il papà dalla tribuna e lo ha visto segnare ancora, questa volta contro l'Udinese: "Quando veniva a Udine il gol arrivava sempre e così è stato anche oggi" ha raccontato l’autore della doppietta nel post partita. A 34 anni non intende fermarsi ma vuole continuare a segnare, in una nuova città che già lo apprezza moltissimo anche grazie al suo sacrificio per i compagni e per quel carattere certamente estroverso che lo porta a fare sempre ciò che si sente. "Non mi è mai piaciuto essere troppo quadrato", aveva confessato; e anche per questo tra tanti calciatori che di fronte alla loro ex squadra chinano la testa e quasi chiedono scusa ce ne è uno che esulta, per ben due volte alla prima occasione ma sempre con grande rispetto. Thereau è così, e Firenze se lo coccola.