Marani: "Bonucci imposto come leader dall'alto. Alla Juve non andò così. Mertens? Deve pensare alla squadra"

Serie A

Matteo Marani

Il direttore di Sky Sport24 sceglie tre immagini per commentare la nona giornata di campionato, partendo dal gesto di Bonucci (squalificato per due turni): "Troppe aspettative hanno fatto male al giocatore". Poi il Napoli. "Deve tornare ad essere squadra: nel gesto di Mertens ha prevalso l'individualità". Juve a valanga sull'Udinese: "Bianconeri unici da Champions"

BONUCCI, DUE GIORNATE DI SQUALIFICA

Da Mertens che non passa palla ad Insigne pensando al tabellino al gesto di Bonucci; passando dai gol di Khedira che raccontano di una Juve ancora in corsa scudetto e che può contare su valide alternative. Le riflessioni sulla nona giornata di campionato appena messa in archivio partono da queste tre istantanee scattate da Matteo Marani nel consueto studio del lunedì.

Non fa bene pensare alla classifica cannonieri...

Il 'non passaggio' di Mertens ad Insigne durante la partita con l’Inter riassume bene un concetto, ossia che in quel momento (che poteva cambiare l’esito della partita) il belga abbia pensato più a fare gol per continuare la sua personale corsa alla classifica cannonieri, piuttosto che alla squadra. In quell’episodio ho visto un problema per il Napoli perché gli azzurri finora sono stati una grande cooperativa, una grande squadra. In quel mancato passaggio non ho visto la squadra, ma un individualismo forte. Se il Napoli vuole concorrere con la Juventus lo può fare solo con una vera unità d’intenti.

Juve unica squadra da Champions

La forza della Juventus è avere un Khedira che, pur non essendo un titolare, è in grado di fare tre gol. La Juve ha la forza di avere un centrocampo molto ricco, quante squadre possono vantare una serie di alternative così? Secondo me la Juve è l’unica squadra da Champions, nel senso che è tra le prime grandi d’Europa.

Dybala? Nessuna crisi

Non parlerei di crisi per uno che ha una media di un gol a partita? Credo che a breve tornerà ad essere quello di prima, così come Higuain tornerà a fare la differenza in questa Juve.

Bonucci alla Juve si è costruito una leadership "dal basso"

Nella gomitata vedo tutta la difficoltà di Bonucci: partiamo fa datto che gli è cambiato un po’ tutto il contesto intorno. Intanto non ha più i compagni di difesa con cui gli equilibri erano costruiti da anni. Ha dovuto trovare nuovi compagni e su questo forse sta facendo un po' fatica. Non è più nella stessa società: ha lasciato la Juve, club solido e presente, per ritrovaris in un Milan che invece è ancora in fare di costruzione. Il risultato è che tutte queste difficoltà si stanno manifestando in maniera clamorosa.

Non so se il feeling che ha con gli attuali compagni sia buono o meno. Alla Juve si è costruito una leadership dal ‘basso’, mentre al Milan è come se gli fosse stata imposta dall’alto. Ossia si è deciso che Bonucci dovesse essere il leader: quindi a lui la fascia di capitano e altre grandi pressioni da parte della nuova società. Non è automatico che il gruppo storico ti riconosca da subito il tuo carisma. Ci vuole tempo per questo ed a lui forse non è stato concesso. Credo inoltre che l’errore del Milan sia stato in una sbagliata comunicazione estiva: si è dato troppo peso agli acquisti estivi, enfatizzandoli troppo.

 

Montella come Mihajlovic?

Al Milan sembra mancare uno zoccolo duro attorno al quale creare una squadra. E' questa l'impressione che si ha osservando la squadra di Montella che oggi ha gli stessi punti in classifica che aveva Mihajlovic nella stagione 2015-2016, poi esonerato...