Dybala libera Higuain: i movimenti da "10" della Joya. L'analisi tattica

Serie A

Augusto De Bartolo

L'argentino è diventato sempre più decisivo per la Juve: non solo per il numero dei gol fatti, ma anche per quelli che attraverso assist e movimenti riesce a far segnare ai compagni. Beppe Bergomi ha analizzato attraverso gli Sky Sport Tech entrambe le reti bianconere a San Siro contro il Milan. Mercoledì 1 novembre su Sky Sport 1 alle 22:40 Alex Del Piero ospite a "L'Originale" per celebrare i 120 anni della Juventus

Con 33 gol fatti quello della Juventus è il miglior attacco del campionato. Allegri ha superato (almeno per il momento) Sarri e il suo Napoli. Se, da una parte, in questa stagione, la Juventus sembra essre un po' meno solida in difesa, si può dire che è certamente più incisiva in attacco. Una trasformazione che ha attraversato la squadra di Allegri a partire dagli interpreti, ma soprattutto dall'affinamento di movimenti che permettono agli attaccanti di essere più vicini alla porta e particolarmente incisivi attaccando la cosiddetta "zona 14" (che spiegheremo). Beppe Bergomi ha analizzato, durante il match di San Siro, entrambi i gol bianconeri.

Dybala libera lo spazio a Higuain

Nell'azione del primo gol della Juventus, Dybala agisce da vero numero dieci. "Guardate il movimento di Dybala, che va in zona luce - dice Bergomi - Si fa vedere, primo controllo, poi subito Higuain che già sul primo controllo di Dybala si era preparato per andare a calciare". Si può aggiungere, analizzando la fase difensiva del Milan, la disattezione di Biglia che si lascia "sfilare" a sinistra da Dybala e poi successivamente al controllo di Higuain un atteggiamento poco aggressivo della linea difensiva rossonera (nello specifico di Romagnoli) che lascia troppo spazio al "Pipita" per preparare la conclusione vincente.

Higuain sfrutta il movimento di Dybala

L'azione del secondo gol bianconero, nei principi, è identica a quella della rete precedente. La differenza sta nello sviluppo dell'azione che è più dinamico. C'è un cambio di lato nella costruzione (fatta da diversi passaggi) da sinistra verso destra, Asamoah vede "il movimento di Dybala tra le linee - come spiega ancora Bergomi - che finta dopo aver visto l'arrivo di Higuain il quale a sua volta finta, controlla di interno per il tiro forte e preciso che batte Donnarumma". Anche in questo caso, analizzando la fase difensiva del Milan, si nota un errore tattico individuale di Rodriguez che copre il centro concedendo a Higuain di andare sul piede "forte" per calciare in porta a colpo sicuro.

Cos'è la Zona 14

Sulla fine degli anni '90 e all'inizio del nuovo secolo, uno studio statistico ha dimostrato come ci sia una zona del campo particolarmente efficace nella preparazione alla finalizzazione di un'azione con esito positivo (gol). Come mostrato in figura, il campo è stato suddiviso in 18 zone: la zona 14 (a cavallo tra la trequarti e il limite dell'area di rigore) è quella di maggior incidenza nelle giocate che portano al gol. Molto spesso si pensa che le zone da cui partono le azioni da gol siano quelle esterne (basti pensare ai cross) o quelle non particolarmente centrali (perché teoricamente intasate). Invece, liberando lo spazio alle spalle dei centrocampisti e davanti alla linea difensiva avversaria, la preparazione alla finalizzazione con esito positivo risulta più efficace. I due gol segnati dalla Juventus al Milan, in questo senso, sono emblematici. In questa "nuova" Juve c'è una ricerca costante di questo tipo di giocate. Giocatori come Dybala, molto tecnici e molto intelligenti tatticamente, aiutano ad accentuare le difficoltà avversarie proprio in quella zona.

La posizione di Dybala

Rispetto alle stagioni passate, la posizione di Dybala in campo è molto più centrale sia che giochi Mandzukic (che molto spesso allarga il suo raggio d'azione a sinistra), sia che giochi Higuain (in quel caso Dybala si abbassa da "sottopunta"). E' una scelta precisa di Allegri che avendo a disposizione esterni come Douglas Costa o Cuadrado, molto offensivi, cerca di preservare le energie di Dybala e di indirizzarle in zone del campo dove l'argentino può essere ancora più determinante.