Pressing e anticipi, ecco come difende la Roma di Di Francesco
Serie ATattica, numeri e pressing: è questo il segreto dei giallorossi, miglior difesa della Serie A (la porta di Alisson è rimasta inviolata per ben 7 giornate). Linee vicinissime e lettura del gioco avversario: i segreti di Di Francesco
Questione di numeri: 120, 7, 65, 5. E se pensate al gioco del Lotto siete davvero fuori strada. Una parola: Roma. E una domanda: "Come difende Di Francesco?". Perché al di là del 3-0 di martedì contro i Campioni d'Inghilterra - l'ennessimo senza subire gol - i giallorossi hanno la miglior difesa della Serie A e difendono in modo eccellente. Pochi tiri in porta, poche chances. Merito di un'attenzione particolare per la linea difensiva e i suoi interpreti.
Ecco come difende la Roma
Parlavamo di numeri, no? Eccoli: 120 come i tiri in porta subiti dalla Roma in 11 gare di Serie A, 7 come le volte in cui la porta di Alisson è rimasta inviolata (nessuno come lui), 5 come le reti subite in campionato (miglior difesa). E ancora: 65% di tackle vinti, 51% di duelli vinti e così via. La Roma, infatti, concede pochissimi uno contro uno. Non c'è uno Skrianiar a fermare tutti. O un Bastos della Lazio, un Chiellini. Gli avversari si trovano pochissime volte in duelli individuali. Questo perché la difesa della Roma resta alta e le linee son vicine. Vicinissime. Quando gli avversari recuperano palla, infatti, i giallorossi vanno subito a pressare alti, impedendo agli altri di impostare e avere in mano il pallino del gioco. Questione di tattica, vero Eusebio? Esatto, perché l'allenatore ha impostato il gioco difensivo della Roma su due parole chiave: pressing e anticipo. Non c'è facilità di giocare il pallone tra le linee, sono molto vicine e ben ordinate. Questione di numeri, in primis. Ma anche di attenzione. La Roma sta crescendo bene.