In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Roma, Di Francesco: "Possiamo migliorare ancora, senza essere presuntosi. Scudetto? Proviamoci"

Serie A
Di Francesco, Roma

L’allenatore giallorosso presenta in conferenza stampa la sfida in trasferta contro la Fiorentina: "Siamo migliorati ma non mi accontento, possiamo crescere ancora. Vietato rilassarsi. Scudetto? Ha ragione Monchi, mi è piaciuta la sua intervista. Emerson torna tra i convocati"

Condividi:

Tre vittorie consecutive in campionato con Torino, Crotone e Bologna (sempre per 1-0) e una notte europea da sogno contro il Chelsea di Antonio Conte: momento d’oro per la Roma di Eusebio Di Francesco, impegnata domenica al Franchi contro la Fiorentina (fischio d’inizio alle ore 15). Una sfida che l’allenatore giallorosso presenta così in conferenza stampa: "Io vorrei che la mia squadra continuasse così più che migliorare, continuare su questa strada concedendo poco agli avversari. Si possono migliorare determinati meccanismi e lavorare ancora di più insieme. E’ un peccato che non possiamo lavorare tutti insieme per via della pausa per la Nazionali. Si sa però che quando si allena una grande squadra come la Roma non ci si può allenare insieme con continuità. Sono comunque soddisfatto di ciò che ha fatto la squadra, ma non mi accontento. Ritengo la partita di domani molto delicata. Come si gestisce l’entusiasmo post Chelsea? L’entusiasmo dà consapevolezza a quello che abbiamo fatto, ma non deve dare abbassamento di tensione o presunzione, non dobbiamo sentirci 'bravini': questo non deve accadere e lo sto trasmettendo ai ragazzi. Domani voglio che la squadra interpreti al meglio la gara, con grande determinazione così come abbiamo fatto con il Chelsea".

"Scudetto? Proviamoci, ha ragione Monchi"

"Monchi dice che dobbiamo credere allo scudetto? Ha detto bene, non siamo favoriti, stiamo rincorrendo il desiderio di rimanere attaccati alle squadre lì davanti, poi faremo delle valutazioni. Ma il fatto di essere lì con una partita in meno è importante. Domani infatti è fondamentale vincere. L’intervista mi è piaciuta molto. Cambio di atteggiamento della squadra? Credo che l’allenatore se non addestra che ci sta a fare. Trasmette le sue idee e pensiero facendogli vedere il vantaggio che si ha facendo queste cose. La partita con il Napoli ci ha fatto capire molto che più si tiene lontano l’avversario meglio è, ci ha fatto da lezione. Contro il Chelsea, ci siamo abbassati un po’, ma il nostro desiderio è quello di stare nella metà capo avversaria il più possibile e lo abbiamo fatto ma va fatto con più continuità e va migliorato questo aspetto, provandolo con continuità", ha proseguito Di Francesco.

"Florenzi credo di recuperarlo. Dzeko? Per noi è fondamentale"

"Florenzi? Per essere capitano intanto deve giocare. Ha avuto dei problemini, credo di poterlo recuperare. Caratteristiche tecniche non sono simili con Zanetti, caratterialmente sì, per impegno e sentimento di appartenenza. Per caratteristiche tecniche e fisiche no. El Shaarawy? Quando l’ho messo a destra non poteva giocare a destra, l’ho messo con il Chelsea e può farlo alla grande. Vuol dire che quando un giocatore matura, cioè riuscire a fare bene le due fasi, può fare tutto. Ha grandi potenzialità, può fare meglio, sono contento ma non mi accontento”, ha proseguito Di Francesco. Che poi ha parlato anche del momento di Dzeko: "Quando si parla di attaccanti bisogna trovare equilibrio. L’attaccante è lì davanti per fare gol, ma è un gran segnale se la squadra vince anche quando non segna. Io sono molto contento di come Edin sta lavorando con la squadra, la predisposizione per la squadra. I gol arriveranno, magari anche domani, ne sono sicuro ma il suo lavoro per noi è fondamentale", le parole dell’allenatore della Roma. Che ammette di essere stato vicino alla Fiorentina ualche tempo fa: "Sì ma è una storia passata. Ho ascoltato quello che loro avevano da dirmi, ma ora sono qui e sono felice di starci con tutte le complicazioni e le difficoltà".

Turnover e indizi di formazione

"Turnover? Valuterò, a volte ho esigenze con giocatori che non hanno recuperato. Per Firenze farò valutazioni ma sicuramente cambierò ancora qualcosa. Se riposano De Rossi e Strootman perché sono quelli che hanno corso di più contro il Chelsea? Non dovete guardare solo i metri percorsi. Loro due se non corrono non possono giocare, si devono sacrificare, è il duro lavoro del mediano. Ci sono invece i giocatori che fanno 11 km con alta qualità di corsa. Tridente El Shaarawy, Dzeko, Perotti domani dal primo minuto? No, Edin domani giocherà, sugli altri devo decidere. Dobbiamo vedere come abbiamo recuperato, ho tanti aspetti da valutare, oggi deciderò", ha aggiunto Di Francesco. "Il ct del Belgio dice che Nainggolan è un 10? Per me è una mezzala di grande qualità, per me fa il numero 10 da mezzala. Se dovessi dare delle maglie lui prende il 10. Ogni allenatore è giusto che abbia una sua visione, per me Radja è una mezzala. Di occasioni ne ha avute per fare gol anche se ne sta facendo pochi. Sono contento che sia tornato in nazionale, ma la mia testa è alla Fiorentina", le parole dell'allenatore della Roma.

"Emerson tra i convocati"

"Italia indietro come Giustizia sportiva? Sì, anche se anche all’estero fanno i furbi. Siamo migliorati tanto sulla lealtà sportiva, c’è tanta cultura, ma si può fare meglio. Basta vedere l’atmosfera della partita con il Chelsea sia a Londra che all’Olimpico. Sarà convocato per la prima volta Emerson e di questo siamo tutti contenti, ha fatto il percorso di riabilitazione. E’ pronto per venire in panchina ed essere convocato, sono molto contento di questo", ha concluso Di Francesco.