Filtrano segnali negativi dall'Uefa circa l'approvazione del 'Voluntary Agreement' e l'amministratore delegato rossonero non ha nasconsto l'amarezza: "Richieste impossibili da parte dell'Uefa". La posizione della società spiegata anche sul sito ufficiale: "Pronti ad affrontare l'eventuale 'Settlement Agreement'"
Il Milan attende la risposta dell’Uefa sul 'Voluntary Agreement', ma i segnali che arrivano dal massimo organismo calcistico europeo non sono proprio positivi. L’eventuale bocciatura del piano avvierebbe l'iter per il Settlement Agreement, la firma sull'accordo sarebbe rimandata a gennaio-febbraio 2018, il processo si concluderebbe con un ventaglio di possibili sanzioni. La richiesta di voluntary agreement era stata discussa il 9 novembre, quando la società rossonera aveva incontrato il Financial Body della Uefa. Il club in quella occasione aveva presentato un dossier che illustrava il suo business plan fino al 2021.
Fassone: "Dall'Uefa richieste impossibili"
All'arrivo in Lega Calcio l'amministratore delegato rossonero Marco Fassone non ha nascosto la delusione: "Amarezza per due ragioni - ha spiegato -. La prima fare rassegna stampa questa mattina e leggere di un funerale anticipato. L'Uefa si riunisce domani, ma sembra dai giornali che oggi ha già preso decisione. Ho troppo rispetto per l'Uefa per comprendere queste indiscrezioni che anticipano tutto. Poi c'è un aspetto di merito. Le richieste fatta dalla commissione al Milan sono impossibili da accontentare, non solo per il Milan ma da qualsiasi club. Il Milan ha fornito all'Uefa una documentazione completissima. Mi auspico che la decisione Uefa sia presa nel rispetto del primo voluntary agreement, ma bisogna essere in due per essere d’accordo. Il Milan ha dimostrato flessibilità e me l’aspetto anche dall'Uefa. Ai tifosi che potrebbero pensare qualsiasi cosa dico che questo voluntary è un accordo per non avere nel breve sanzioni quindi, nella peggiore ipotesi, non è un funerale ma tra qualche mese andremo a discutere un altro tipo di agreement e poi vedremo. Non c’è ottimismo ma è antipatico parlare prima di una decisione. Abbiamo totale fiducia in una decisione che sarà presa in buona fede, fiducia che la documentazione sia esaminata e fiducia che una decisione non sia stata ancora presa".
"Sto portando avanti da 7 mesi un’ipotesi di voluntary agreement - ha proseguito Fassone -. Se non ci fosse questa possibilità, bisognerebbe capire a cosa serva questo volountary e chi lo possa realmente sottoscrivere. Per il rifinanziamento del debito abbiamo scadenza ottobre 2018 e sono fiduciooso di poterlo completare entro primavera con 6 mesi anticipo. Stiamo lavorando per rispettare anche questi termini".
Uefa: "Decisione attesa per la prossima settimana"
In una nota all’Ansa l’Uefa ha tenuto a ribadire che “la decisione sul voluntary agreement per il bilancio del Milan non è stata ancora presa. La commissione per il controllo finanziario dei club si riunirà domani (venerdì, ndr) per discutere la richiesta di voluntary agreement e la decisione è attesa per la settimana prossima".
Il commento del club sul sito
Un primo intervento alle indiscrezioni sulla decisione Uefa erano arrivate di primo mattino dal sito ufficiale del club rossonero: "Arrivano importanti segnali mediatici sul Voluntary Agreement, in attesa del pronunciamento ufficiale e definitivo dell'UEFA. Oltre a dichiarare il proprio massimo e costante rispetto nei confronti dell'istituzione europea, il Milan ha sempre dichiarato di essere pronto ad affrontare l'altra faccia della medaglia e cioè il Settlement Agreement. La proposta di Voluntary partita dalla società rossonera era una novità assoluta in tal senso, non essendoci precedenti a livello politico-calcistico europeo. Il Milan a novembre si era impegnato a fondo per la redazione e la strutturazione del proprio piano".
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"Gattuso? Ci vorranno 4-5 partite per vedere la sua mano"
In Lega Calcio, Marco Fassone ha anche toccato temi di campo, commentando l'esordio non positivo di Gattuso: "Sta cercando di dare mentalità e approccio tattico suo, ma ci vuole tempo. Non c'è un interruttore magico da accendere e una squadra ci si adatta. Ci vorranno 4-5 partite. C’è speranza di vedere subito risultati e vederci rimontare a Benevento all’ultimo minuto non ci ha fatto felici. Ma c’è assoluta fiducia che le cose si vedranno".
"Mercato? uno o due errori fatti"
"Rifarei gli stessi acquisti, anche se uno o due errori li abbiamo commessi. Non sarebbe onesto dire che abbiamo fatto tutto giusto. Dopo la campagna acquisti tutti eravamo convinti di aver costruito una squadra forte. I giocatori arrivati sono forti, uno o due possono non integrarsi al meglio ma sono tutti giocatori di livello e li rivedremo".
Cantamessa lascia il Milan
Leandro Cantamessa non è più il legale del Milan, lo storico avvocato che ha vissuto l’intera epopea berlusconiana lascia la società dopo quasi 34 anni. Era il febbraio del 1984 quando Cantamessa mise piede per la prima volta nel club rossonero, entrando di lì a breve a far parte del Consiglio di Amministrazione per un lungo periodo. Che il rapporto con il Milan stesse per concludersi era ormai nell’aria da tempo, a formalizzarne l’addio è stato l’amministratore delegato Marco Fassone nella giornata di giovedì. Nonostante il passaggio di proprietà da Berlusconi a Yonghong Li dello scorso aprile, l’ormai ex avvocato rossonero aveva deciso di rimanere in società, curando tra le altre cose anche la richiesta di Voluntary Agreement del club, piano su cui la Uefa dovrebbe dare una risposta definitiva nel giro di pochi giorni.