L'ex giocatore bianconero non condivide la scelta di Allegri di tenerlo in panchina per 75 minuti: "Per me un numero 10 come lui deve giocare sempre, la Juve non ha sostituti alla sua altezza. Oggi l'ho visto triste, sente la tensione". Sulle possibilità tricolori dell'Inter invece sostiene: "Può fare come la prima Juve di Conte. Oggi ha ottenuto un risultato perfetto"
Juventus-Inter è terminata 0-0, una partita molto combattuta a livello fisico, ma che ha regalato poche emozioni dal punto di vista delle occasioni. L'Inter ha comunque avuto il miglior attacco a disposizione per far male alla difesa bianconera, mentre Allegri ha scelto di rinunciare a Dybala dall'inizio optando per il trio Cuadrado-Mandzukic-Higuain. Una scelta che ad Alex Del Piero non è piaciuta, come dichiarato a Sky Calcio Live già prima dell'inizio della gara: "Concettualmente il mio numero 10 deve giocare le partite importanti. non mi importa se non segna da tre partite - spiega l'ex capitano bianconero -. Deve giocare perché è lui la chiave di questa squadra, perché collega centrocampo e attacco, perché fa gol e assist e perché non ha una riserva. Higuain ha Mandzukic, Cuadrado ha Douglas Costa. In quel ruolo la Juve non ha uno all’altezza di Dybala. Ha sbagliato pochissimo fin’ora Allegri, se non quasi nulla. Ogni volta che ha cambiato anzi ha trovato sempre situazioni ideali. Ha il polso della situazione ben chiaro e le sue scelte vanno comunque rispettate". Del Piero ribadisce poi il concetto alla fine del match, con l'argentino in campo solo per un quarto d'ora: "Me lo aspettavo dentro prima, 15 minuti sono un po’ pochini - continua -. E poi non ho visto una bella faccia. C’è la necessità di trovare un po’ di gioia, di entusiasmo. Non vorrei che questa tensione avvertita non ricadesse poi sulle sue prestazioni. A mio avviso questa panchina non gli è piaciuta. Se la Juve voleva vincere di più la partita poteva rischiare qualcosa in più anche inserendo Douglas Costa".
Allegri, stuzzicato sulla questione ai microfoni di Sky nel post match, ha poi spiegato la scelta: "È troppo facile parlare da là, dove non si vedono gli allenamenti e non si sa nulla. Paulo ha 23 anni, è cresciuto esponenzialmente ma da un mese e mezzo non sta facendo vedere quello di cui è capace. Deve recuperare condizione fisica, ma non ha perso il talento. Al momento però c’è chi sta meglio di lui".
"Per l'Inter un risultato perfetto"
Sull'andamento della partita in generale invece il campione del Mondo con l'Italia nel 2006 non è rimasto del tutto soddisfatto: "Era lecito attendersi qualcosa di più dal punto di vista delle occasioni - afferma -. La tensione l’ha fatta da padrone, è venuta prima la preoccupazione di non perdere, con la Juve che è poi uscita alla distanza. L’inter ha iniziato bene, poi si è spenta, ma esce con un risultato perfetto. La Juve forse avrebbe meritato ai punti, ma Spalletti esce con la consapevolezza che ora può dire alla squadra: «Ok, siamo davanti, ma possiamo ancora migliorare». Una vittoria avrebbe creato forse troppo entusiasmo. Non hanno ancora perso, non hanno subito gol e hanno la convinzione di poter affrontare qualunque squadra. Chi sono stati i migliori della Juve? Asamoah, Cuadrado, l’unico che ha cercato qualcosa di diverso in una partita molto fisica, Matuidi e Mandzukic che è sempre un elemento pericoloso per le squadre avversarie.".
I nerazzurri secondo Del Piero hanno la possibilità di emulare la prima Juventus di Conte: "Hanno una struttura di giocatori e allenatore che ormai sembrano aver trovato l’alchimia giusta per stare bene tutti insieme. Spalletti ha recuperato Perisic, oggi ha adottato un sistema di gioco diverso con Brozovic che ultimamente è quasi al top della forma e vuole dargli fiducia. Ha tutte le possibilità. È come la scuola: hai fatto bene il primo trimestre arrivando in testa, ora devi finirlo bene per cominciare il secondo con la stessa determinazione". Non manca poi un altro elogio al mister di Certaldo: "Ora è una formazione brava a soffrire, ha responsabilizzato i giocatori e ha le idee chiare. Sta cercando di colpire dove l'inter ha bisogno di crescere: nella mentalità, ma che duri tutto l'anno e non per un piccolo periodo come è successo negli scorsi anni".
"Chi ha vinto tra Icardi e Higuain? Nessuno"
Da ex attaccante Del Piero commenta in conclusione la sfida nella sfida tra Higuain e Icardi: "Secondo me non ha vinto nessuno dei due - spiega -. Mauro ha avuto pochi palloni, poteva dare una mano in più in uscita. Higuain ha avuto più occasioni, ma non ha avuto lucidità e non ha punto, non ha colpito. È stato comunque più pericoloso e più nell’azione rispetto a Icardi".