Dopo la sconfitta per 3-0 contro il Verona, il provvedimento della società che ha optato per portare la squadra in ritiro da martedì 19 dicembre alemno fino alla partita contro l'Atalanta
Il momento è delicato. Dal cambio di allenatore, il Milan ha vinto solo due partite tra Coppa Italia e gara contro il Bologna. La sconfitta per 3-0 a Verona, poi, ha fatto scattare un ulteriore provvedimento per ritrovarsi. Dopo una riunione tra l'allenatore Gennaro Gattuso e i dirigenti rossoneri Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, la decisione: portare la squadra in ritiro alemo fino alla partita contro l'Atalanta. A mezzogiorno, invece, un'altra decisione: quella di annullare la cena di Natale prevista alle 20:30 in un hotel nel centro di Milano.
L'ultimo ritiro del Milan
L'ultimo ritiro del Milan risale al 3 aprile 2016. Dopo la sconfitta contro l'Atalanta per 2-1, Sinisa Mihajlovic, consigliato da Galliani, nel post gara annunciò la decisione di riunire la squadra a Milanello. Il ritiro durò fino al 9 aprile, quando i rossoneri persero la partita con la Juventus (sempre 2-1): due giorni dopo, Mihajlovic venne esonerato e al suo posto arrivò Brocchi.
La giornata rossonera
16:19. Il tweet ufficiale del club: "Il Milan comunica che la squadra sarà in ritiro da domani mattina fino a data da destinarsi"
16:05. Milan in ritiro da martedì 19 dicembre fino a data da definirsi
15.59. Riunione in corso tra l’allenatore Gennaro Gattuso e i dirigenti rossoneri Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli per decidere proprio sul ritiro.
15.36. Il nostro Peppe Di Stefano svela: i dirigenti del Milan starebbero pensando di portare la squadra in ritiro per sei giorni in vista della sfida casalinga di sabato contro l’Atalanta.
15.14. Lunedì sera alle 20:30 era prevista in un albergo in pieno centro la cena di Natale a casa Milan con squadra, moglie e dirigenti. Attorno alle 12 è stato comunicato l’annullamento, senza spiegazioni.
La ricostruzione dei problemi rossoneri
Il giorno dopo il ko contro il Verona - oltre alla decisione di portare la squadra in ritiro - è stata fatta un’analisi generale del momento. E' molto complesso ripartire e trovare un appiglio dopo un 3-0 come quello del Bentegodi, è complicato ripartire anche e soprattutto dopo tutti i milioni di euro spesi in estate. Quello che è certo è che il Milan ha comprato tanti giocatori tra l’esaltazione generale dei social e di tutto l’ambiente. Ma le cose hanno iniziato ad andare male e si è scelto di cambiare il sistema di gioco. Ma le cose non sono migliorate e così è saltato il preparatore atletico Marra prima e anche Vincenzo Montella poi, esonerato dalla società. Di male in peggio, però, perché è stato cambiato nuovamente il sistema di gioco - con la difesa che è passata da tre a quattro. Adesso il dito è inevitabilmente puntato contro i giocatori perché il ritiro che è stato deciso non può non essere considerato punitivo.
Dito puntato contro i calciatori
In questo momento i principali "colpevole" di questa situazione che sembra non finire mai viene data proprio ai calciatori rossoneri che devono cambiare mentalità, stile di vita e modo di approcciare anche alle partite. E' difficile capire quale sia veramente l’idea della società per cercare di mettere fine a questo brutto periodo, quel che è certo è che i giocatori arrivati nel mercato estivo sono stati pagati tanto e per questo le aspettative rimangono molto alte nei loro confronti. Da domani tutti in ritiro, dunque, poi si vedrà quali saranno le conseguenze; in tutto questo la società non va dimenticato che la società non è affatto serena perché se Gattuso deve occuparsi della parte sportiva, Fassone deve pensare al no arrivato per quello che riguarda il Voluntary Agreement e bisogna pertanto anche pensare ad un’ipotesi rifinanziamento. Il Milan, in questo momento, è nuovamente un cantiere aperto.