Durante Sky Calcio Club Fabio Capello "bacchetta" Di Francesco in occasione del gol della Juve: "Lì si doveva marcare a zona, basta un blocco e gli avversari sono liberi". La Roma adotta un sistema di marcature a uomo sugli angoli contro e aveva subito allo stesso modo il gol di De Silvestri contro il Torino
Che la Roma abbia giocato alla pari con la Juventus nell'ultima sfida dell'Allianz Stadium è tacito. Che i giallorossi, da queste basi possano costruire per avere finalmente una formazione da Scudetto lo ha detto anche Fabio Capello. Tuttavia, la differenza continuano a farla i dettagli. E' ciò su cui dovrà lavorare Eusebio Di Francesco per colmare il gap con le squadre che precedeno la Roma. Si è parlato moltissimo, nelle ultimissime settimane, di attacco alla porta, di una squadra che non riesce più a trovare la via del gol (nella fattispecie Dzeko), eppure sia la gara dell'Olimpicoin Coppa Italia contro il Torino che quella dello Stadium sono state condizionate, nei gol avversari, da errori nella protezione della porta su palla inattiva. E' un dilemma sempre discusso: come marcare in area su punizioni laterali e angoli? Qui ci si divide: a zona o a uomo. E Capello, durante Sky Calcio Club, ha posto questo quesito e ha regalato anche un suggerimento a Di Francesco: "In questa circostanza (quella del gol bianconero ndr) meglio marcare a zona, perché basta un mezzo blocco e il giocatore avversario si ritrova libero". Appunto e consiglio accettato dall'allenatore giallorosso: "Grazie mister, ne terrò conto, i suoi consigli sono sempre molto preziosi".
Da dove nasce il gol della Juventus
Per sua stessa ammissione, Di Francesco dice che la sua squadra è abituata a marcare a uomo sugli angoli contro. La Juve va a saltare con sei uomini rispetto ai cinque che si aspetta Di Francesco. Lascia Perotti (correttamente) a "marcare" la palla che esce, mentre rimane sguarnita la zona centrale, davanti ad Alisson, che avrebbe dovuto occupare Florenzi. Il blocco di Benatia favorisce il primo tempo di Chiellini che colpisce di testa e genera la situazione risolta poi dallo stesso Benatia dopo la respinta di Alisson. Con una marcatura a zona, la Roma avrebbe evitato i due duelli occupando, invece, quello spazio per una difesa migliore della porta.
Accadde anche contro il Torino
Che un siffatto sistema di marcature possa diventare l'unico tallone d'Achille di una difesa che, fino a questo momento, è la migliore del campionato con 11 reti subite, è una riflessione che Di Francesco dovrà fare. In Coppa Italia, nel match perso dai giallorossi contro il Torino, la rete di De Silvestri nasce da un blocco organizzato su Gonalons per favorire il colpo di testa di Belotti, impedendo successivamente anche a Emerson Palmieri di intervenire. Stessa situazione con marcatura a uomo: Belotti esce dal blocco, disordina la difesa, colpisce, Skorupski respinge e De Silvestri la mette dentro. Insomma la stessa situazione che si verifica a distanza di poco tempo. Una lacuna che altri allenatori potrebbero sfruttare per cercare di trarre vantaggio dalle palle inattive, unica situazione di gioco che sembra mandare un po' in sofferenza una retroguardia che si è dimostrata granitica nelle fasi dinamiche della partita.