Hellas Verona, Pecchia torna a Napoli: "Ammiro Sarri, ma non so se è il migliore"

Serie A
Fabio Pecchia, allenatore dell'Hellas Verona (getty)
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L'allenatore gialloblu pronto a tornare al San Paolo, che ha vissuto sia da giocatore che da vice-allenatore di Benitez: "Prendo spunto da Sarri, ma non so se è il migliore. Napoli? Non me ne dimentico, ma oggi penso solo a salvare l'Hellas"

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Giro di boa per la Serie A: la fine del 2017 ha segnato anche il termine del girone di andata del nostro campionato. Grande lotta nelle zone basse delle classifica, con l’Hellas Verona, attualmente penultimo, che con gli artigli sta cercando di recuperare punti sulle dirette avversarie. Il calendario, però, è di quelli complicati: dopo la sconfitta per 3-1 contro la Juventus, per i gialloblu ci sarà il confronto con il Napoli, attualmente capolista. Un ritorno al passato per Fabio Pecchia, allenatore dei veronesi: con gli azzurri ha infatti giocato dal 1993 al 1997 e nella stagione 2001-2001, mentre è stato vice allenatore di Rafa Benitez dal 2013 al 2015. “Contro il Napoli dovremo giocare con la stessa voglia e determinazione che abbiamo fatto vedere contro la Juventus, cercando di evitare alcuni errori banali”, ha ammesso il tecnico al Corriere della Sera. “La squadra di Sarri si sta dimostrando all’altezza di un campionato di alto livello come quello di quest’anno”. Pecchia ricorda due momenti particolari della propria esperienza al Napoli: “Da allenatore non posso scordarmi la vittoria della Supercoppa Italiana del 2015 a Doha contro la Juventus. Da giocatore, il ricordo che mi è rimasto impresso è l’amara sconfitta in finale di Coppa Italia contro il Vicenza nel 1997”.

"Penso solo a salvare l'Hellas"

Pecchia torna dunque a Napoli: contro, nella sfida tra allenatori, ci sarà Maurizio Sarri, per cui il tecnico gialloblu esprime tutta la sua stima: “Non nascondo che è uno degli allenatori da cui prendo più spunto - ha continuato - Lo ammiro. Se è il migliore in Italia? Bisogna decidere se guardare il gioco o i trofei vinti”. Pecchia vuole anche lanciare un messaggio ai suoi tifosi, sempre in molti ad assistere alle gare della squadra (e, a volte, anche in contestazione), nonostante un andamento poco lineare di prestazioni in questo campionato: “Le contestazioni ho imparato a viverle come stimoli per dare di più. Ne prendo atto, mi dispiace, ma l’importante è che la prestazione della squadra non ne risenta. Io penso solo a salvare l’Hellas”, ha concluso.