Luis Alberto, l'agente: "Possibile il rinnovo con la Lazio. Lo voleva Monchi, alla Lazio grazie a Patric..."

Serie A

Dal possibile addio al calcio al rendimento eccezionale con la Lazio, Alvaro Torres racconta l’evoluzione e il mondo del talento spagnolo: "Ama la moglie alla follia e adora giocare a padel. Possibile il rinnovo: in biancoceleste sta bene, vuole andare in Champions e vincere l’Europa League. Lo voleva il Siviglia di Monchi, a Roma grazie a Patric. E ora sogna i Mondiali!"

LUIS ALBERTO, CHE PERLA NELL'ULTIMA GIORNATA!
CALCIOMERCATO, LE TRATTATIVE IN TEMPO REALE

Tra i talenti più cristallini della Serie A c’è Luis Alberto, vero 'crack' nella Lazio di Simone Inzaghi che tanto bene ha fatto nella prima parte di stagione. Giocatore fino a poco tempo fa non troppo conosciuto ai più lo spagnolo, che dopo una serie di annate difficili aveva addirittura pensato di abbandonare il calcio. Poi la svolta, grazie soprattutto ad un incontro determinante, quello con il mental coach Juan Campillo. Un cambio di rotta decisivo per il classe ’92, pedina insostituibile dello scacchiere di Inzaghi: già 6 gol (tra cui l'ultimo, bellissimo, contro la Spal) e 8 assist in Serie A con la Lazio per Luis Alberto, che grazie alle prestazioni in maglia biancoceleste si è candidato fortemente per un posto ai prossimi Mondiali con la maglia della Roja. Chi è sempre stato vicino all’attuale numero 18 della Lazio è il suo agente Alvaro Torres, che ha raccontato il mondo di Luis Alberto ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. "Ci siamo conosciuti a Siviglia, quando lui aveva 16 anni. Con il tempo e la fiducia reciproca abbiamo creato questo legame professionale. Luis arriva da una famiglia umile di San José del Valle (Cadiz) che dista un’ora da Siviglia. Ha lasciato casa molto giovane – ha detto il procuratore -, e con sacrificio ha inseguito il suo sogno. Ha lavorato molto, fin da piccolo, per diventare un calciatore professionista. In mezzo a quel gruppone di piccolini lui eccelleva, faceva sempre la differenza, risolveva le partite, anche se lui è un tipo che preferisce regalare assist piuttosto che far gol. Questo fa capire la sua generosità".

La moglie Patricia, gli amici e il padel. Lazio? Possibile un rinnovo

Tra i segreti di Luis Alberto, oltre alla ritrovata convinzione mentale, anche l’appoggio della moglie, vero punto di forza. "Luis è un tipo allegro, sorride sempre, fa mille battute. E’ una persona attentissima ai dettagli. Adora la famiglia e ama alla follia sua moglie Patricia, che ha inciso tantissimo nella sua carriera di calciatore perché gli ha garantito la giusta stabilità. Patricia è stata molto importante – ha raccontato ancora Torres -, soprattutto quando le cose non giravano per il verso giusto. E’ molto legato ai suoi amici, li invita spesso a casa anche per vedere le partite tutti insieme, perché senza pallone non riesce proprio a stare. Un’altra grande passione è il padel! Adora il carnevale di Cadice, che è molto famoso in Spagna. E se deve allenarsi oppure giocare qualche partita, non vuole comunque perderselo e lo segue dalla tv digitale o il computer. Ah, Luis è anche molto fissato con l’abbigliamento, il vestirsi bene, alla moda". E dopo la grande stagione con la Lazio sono tante le sirene di mercato che riecheggiano intorno allo spagnolo. Il suo agente, però, ha parlato di un possibile rinnovo del contratto con la società del presidente Lotito. "Luis Alberto è un giocatore top e sta facendo una stagione magnifica. Quanto vale? Vale quello che il mercato ritiene che valga ma soprattutto quello che chiede Lotito! Luis non pensa al mercato, né al suo prezzo. Sta bene alla Lazio dove è felicissimo e spera di raggiungere gli obiettivi che si è prefissato insieme ai suoi compagni: entrare in Champions, provare a vincere l’Europa League. E’ un ragazzo ambizioso. Si sente finalmente importante e chissà che magari possa rimanere alla Lazio ancora per tanti anni. E’ possibile che molto presto ci incontreremo con il club per analizzare un rinnovo di contratto. Il club è contento di lui e lui del club".

Soffiato a Monchi, alla Lazio grazie a Patric

Poi Alvaro Torres ha parlato della trattativa che ha portato Luis Alberto dal Liverpool alla Lazio, svelando anche qualche curioso retroscena. "Il Liverpool si innamorò del modo in cui giocava nel Barça B, dove Luis davvero non saltava una partita, segnava (12 gol per lui) e regalava una serie infinita di assist. Il Liverpool decise di investire tanto, ben 8 milioni di euro al Siviglia che era il proprietario del cartellino. Poi a Liverpool non fu affatto facile, soprattutto dal punto di vista della continuità: giocò appena 10 partite.... Non era felice. Voleva sentirsi più importante. Quando passò alla Lazio ricordo che fu un’estate molto intensa, Luis stava per lasciare il Liverpool e avevamo molte offerte sul tavolo. Una delle prime squadre con cui abbiamo parlato è stata proprio quella biancoceleste. I contatti con Tare erano costanti, il direttore conosceva molto bene Luis Alberto sin dai tempi del Barça B e di Siviglia. Quando lui e Simone Inzaghi si sono convinti di affondare il colpo noi abbiamo avvisato il ragazzo che, in quel momento, aveva anche un’altra offerta che lo stava facendo vacillare: quella del Siviglia di Monchi. Siviglia e Liverpool però non trovarono l’intesa economica e la Lazio rilanciò con forza raggiungendo un accordo col club inglese. La proposta che la Lazio fece a Luis era altrettanto interessante, ricordo che il ragazzo era fortemente affascinato dall’idea di lottare per l’Europa con la Lazio e di vivere in una città come Roma. Prima di decidere definitivamente, però, Luis parlò con Patric che conosceva dai tempi del Barcellona: gli disse che la Lazio era un ottimo club. E così si arrivò alla firma. Il tempo ci ha dato ragione".

Sogno Mondiale

E adesso per Luis Alberto il sogno si chiama Russia 2018: "E’ da tantissimo tempo che insegue il sogno della Nazionale – ha concluso l’agente - e finalmente, quest’anno, ce l’ha fatta, debuttando. Il suo obiettivo è andare al Mondiale e ora come ora sta giocando a un livello impressionante, è un giocatore che qualsiasi allenatore vorrebbe avere a disposizione perché è decisivo, influente, arriva con facilità davanti alla porta, ha una grande visione di gioco e assiste facilmente i compagni. Secondo me ha tutto per stare in Nazionale e confidiamo moltissimo che vada al Mondiale".