Alla ricerca dell'erede: il dopo-Salah è una poltrona per otto

Serie A

La partenza estiva dell'egiziano ha lasciato un vuoto nella Roma: da punto fermo di Spalletti a uomo copertina nel Liverpool di Jurgen Klopp, mentre Di Francesco è ancora alla ricerca del sostituto. Sette mesi dopo il suo addio, otto giocatori provati larghi a destra: domenica dovrebbe toccare a Florenzi

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Casting Roma. Cartello appeso fuori dall'ufficio di Trigoria di Eusebio Di Francesco: cercasi quadratura del cerchio. Tradotto, la Roma vuole trovare definitivamente il sostituto di Mohamed Salah. Sette mesi dopo la cessione dell'egiziano (esploso a Liverpool, uomo copertina dei Reds di Klopp), l'allenatore giallorosso ha schierato nel ruolo di Momo (ala destra offensiva) ben otto giocatori, a volte addirittura adattando gli uomini a un compito non propriamente loro. Risultati? Non eccelsi, praticamente mai positivi. Alla ricerca della continuità, Di Francesco cerca di trovare una soluzione in vista dell'Inter: si ritorna alle origini del progetto estivo, con Florenzi alto. Che lì ci ha già giocato, nella Roma e con Di Francesco, ma è il penultimo per numero di presenze in quella posizione tra i calciatori provati dall'allenatore giallorosso. Settimo esterno (di otto) per una poltrona soltanto. Quella che era di Momo Salah, quella che ancora non ha un proprietario fisso. Otto pretendenti, un ruolo: a volte l'abbondanza non è un vantaggio.

CENGIZ UNDER

Il più affermato dei quattro in foto è Stephan El Shaarawy, eppure non è il più utilizzato da Eusebio Di Francesco nel ruolo di ala destra. Il primato per presenze va al turco Cengiz Under, arrivato in estate per 13,4 milioni di euro. Investimento per il futuro, certo, vista l'età (21 anni da compiere) e il fatto che è la prima grande squadra della sua carriera, ma il classe 1997 non ha convinto più di tanto. 12 presenze tra tutte le competizioni da esterno destro, per lo più da subentrante (6), senza fornire assist o trovare la via del gol. Da notare come in quattro di queste sei occasioni il ruolo fosse di esterno nel 4-2-4 e non nel 4-3-3, a dimostrazione che Di Francesco lo stia considerando come arma per il cambio modulo a gara in corso.

GREGOIRE DEFREL

Il secondo esterno per presenze è un altro nuovo acquisto: Gregoire Defrel, lui che doveva essere il vice-Dzeko. L'ex Sassuolo, arrivato in estate in prestito per 5 milioni di euro, con obbligo di riscatto fissato a 15 milioni di euro più altri 3 legati al raggiungimento di alcuni bonus, per un massimo di 23 milioni di euro. Cifre da grande attaccante, rendimento però non all'altezza del costo del cartellino: 8 presenze (3 da subentrante), 0 gol e assist.

STEPHAN EL SHAARAWY

A pari merito di presenze c'è Stephan el Shaarawy: l'ex Milan è probabilmente quello ha convinto di più come erede di Salah, nonostante una preferenza dell'italiano a giocare largo a sinistra. 8 gettoni da esterno destro, due gol al Chelsea in Champions League. Contro il Genoa, nell'1-1 di Marassi, ha trovato sì la rete, ma un minuto dopo aver preso possesso della fascia sinistra, con l'ingresso di Defrel per Diego Perotti. Allo stesso modo, nell'ultima gara con l'Atalanta, l'assist per il gol di Edin Dzeko arriva da El Shaarawy in posizione di esterno sinistro, dopo che aveva invertito il ruolo con Perotti.

GERSON

Appena sotto il podio, c'è Gerson. E' una sorpresa ma fino a un certo punto, visto il rendimento del brasiliano: 6 presenze in totale (2 da subentrante), 2 gol a Firenze nel 2-4 alla Fiorentina. Buone prestazioni per l'ex Fluminense, arrivato all'inizio della scorsa stagione ma acquistato nell'agosto 2015 per 18,9 milioni di euro.

PATRIK SCHICK

Capitolo Schick: il ceco è costato ben 42 milioni di euro in estate, preso per essere (nelle idee di Di Francesco a fine agosto) il vero erede di Momo Salah. "Non è un'ala" disse Marco Giampaolo quando si parlava della possibilità di trasferirsi in giallorosso per Schick. Al momento, l'allenatore della Sampdoria sembrerebbe averci visto giusto: 1 gol da punta centrale contro il Torino in Coppa Italia, 5 presenze da ala (2 da subentrante) e poca compatibilità con Dzeko. Per ora Di Francesco dovrebbe aver accantonato l'opzione 4-3-3 con Schick e Dzeko contemporaneamente in campo.

DIEGO PEROTTI

Titolarissimo per Di Francesco, l'argentino ha per 4 volte in stagione ricoperto il ruolo di esterno destro, 2 da subentrante e una a gara in corso, con lo scambio già citato con El Shaarawy in Roma-Atalanta. Zero gol anche per lui, nettamente fuori ruolo per caratteristiche: Perotti, amando rientrare da sinistra, fatica a trovare la giusta collocazione in campo se deve partire da destra. Resta, però, una valida alternativa.

ALESSANDRO FLORENZI

Tocca lui. Così sembra, almeno, in vista dell'Inter: Florenzi da terzino ad ala, a San Siro è lui l'erede di Salah. Con un curioso dato: oltre ai due gol segnati in quello stadio con la maglia della Roma ai nerazzurri, c'è anche il precedente di questa stagione. Milan-Roma 0-2, in gol Dzeko e... Florenzi. Da ala, fin dal primo minuto, con il bosniaco ed El Shaarawy a completare il tridente: contro l'Inter di Spalletti, con lo stesso tridente di ottobre 2017 usato per battere il Milan. In totale per Florenzi, 3 presenze (una da subentrante) e il gol di San Siro.

RADJA NAINGGOLAN

L'ultimo è il belga: una sola presenza, a Torino contro il Toro. 0-1 il risultato finale, gol di Kolarov, mentre dopo 63 minuti da esterno, Di Francesco preferì inserirne uno puro (Under), facendo scalare Nainggolan a centrocampo. Ottavo concorrente alla poltrona di Salah, ottavo tentativo di Eusebio Di Francesco di trovare l'erede dell'egiziano. In attesa di trovare la quadratura del cerchio, di capire chi può essere il vero e solo esterno destro offensivo: Under, Defrel, El Shaarawy, Gerson, Schick, Perotti, Florenzi, Nainggolan. Ne rimarrà solo uno, o Di Francesco risucirà a risolvere il problema senza per forza avere un titolare certo?