Serie A, Juventus. Matuidi: "Amo il gioco di questa squadra. Qui bisogna vincere tutto"

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Matuidi, centrocampista della Juventus (Getty)

Il centrocampista francese entusiasta dei suoi primi mesi in Italia: "Indossare questa maglia è un grande onore. La Juventus è un mix di tecnica e forza: gioca il calcio che amo. Campionato, Champions e Coppa Italia: qui bisogna vincere tutto"

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Idee chiare, chiarissime. Nonostante un'avventura iniziata 'solo' sette mesi fa. Tra Blaise Matuidi e il mondo bianconero è subito scattata la scintilla. "Cos'è per me la Juventus? Orgoglio. La Juventus è un club con una grande storia, ma anche un presente glorioso: ha vinto gli ultimi sei scudetti di fila, ha fatto delle finali di Champions... E' un onore vestire questa maglia. Forse la prima volta che ho sentito parlare della Juventus, avevo dieci anni e la squadra di Zidane venne a vincere a Parigi, contro il Psg per 6-1. Proprio l’altro giorno ho visto un video su YouTube di quella incredibile vittoria", le parole rilasciate in esclusiva a Tuttosport dal centrocampista francese arrivato la scorsa estate dal Paris Saint-Germain. Matuidi ha poi proseguito: "Se penso alla Juventus mi viene in mente quella di Platini, anche se l’ho vista solo nei video o quella di Zidane per rimanere nei grandi francesi della storia del club. Poi mi vengono in mente nomi come Baggio o Del Piero, che ho avuto l'onore di incontrare. Ci sono talmente tanti campioni e momenti storici nella storia di questo club, che se ci pensi ti rendi conto quale onore sia farne parte".

"Campionato, Champions e Coppa Italia: qui bisogna vincere tutto"

Prima stagione in Italia, Matuidi però ha già fissato gli obiettivi da centrare con la maglia bianconera. "Se possiamo vincere il settimo scudetto? Ma certo! Ci sono ancora un sacco di partite ed è difficile, ma faremo di tutto per vincerlo, anche perchè sarebbe qualcosa di eccezionale vincerne sette di fila. Percentuali di trionfo in Champions? Non voglio fare percentuali, si tratta di una competizione difficile. Ci sono tanti fattori e tante squadre di altissimo livello – ha proseguito il centrocampista della Juventus – ma noi siamo tra le squadre che possono vincerla. Iniziamo ad affrontare il Tottenham, pensiamo a una partita alla volta: sono davvero una buona squadra, non sarà uno scherzo", ha aggiunto il francese. Matuidi che ha poi risposto così alla domanda sulle differenza tra Juventus e Psg: "Sono due grandi club e  hanno grandi ambizioni. Non voglio fare paragoni, ma posso dire che qui è tutto chiaro. Bisogna vincere tutto, campionato, Champions e Coppa Italia. E' il modo di ragionare dei grandi club e questo è un piacere e uno stimolo per noi giocatori perchè ti rendi conto di essere al top, uno stimolo perchè è la motivazione più forte per migliorare ogni giorno, per alzare l’asticella in allenamento. Non vinci mai per caso, ma per fatica e regolarità. Ora ho capito perchè questa squadra ha fatto due finali di Champions in tre anni", ha proseguito Matuidi.

"Mi piace come gioca questa Juventus: mix di tecnica e forza"

18 presenze e due gol in campionato, sei in Champions e due in Coppa Italia: Matuidi ha subito dimostrato di essere entrato negli schemi di Allegri. "Mi piace molto come gioca la Juventus, è il calcio che amo, mischia giocatori di forza a giocatori di grande tecnica. Mi trovo benissimo, mi sono ambientato facilmente perchè è proprio il calcio che mi piace. Serie A? Sono rimasto molto colpito dalla difficoltà. Non me lo aspettavo un campionato così dal punto di vista tattico. Da fuori non te ne rendi conto, ma poi scendi in campo contro qualsiasi squadra e c’è un'organizzazione pazzesca. E poi ci sono tante squadre di buon livello. I campi più difficili?  Napoli, perchè il loro pressing alto è davvero impressionante. Ma anche il campo di Bergamo è durissimo, pure loro corrono molto e pressano a tutto campo". le parole del centrocampista francese. Cha poi descrive così alcuni compagni di squadra: "Buffon è la leggenda, Dybala il prodigio, Higuain le 'finisseur', il finalizzatore, mentre di Pjanic dico che con il pallone tra i piedi fa sempre cose intelligenti". Chiusura finale dedicata alla vicenda razzismo: "A Cagliari mi sono sentito male, ho pensato alla mia dignità e a quella dei miei figli. Non credo però che l'Italia sia un Paese razzista. Torino è una città meravigliosa, non ho mai percepito il minimo razzismo, mi sono sentito come a casa mia. E così  come in altre città e stadi italiani, ma esiste una minoranza che bisogna combattere", ha concluso Matuidi.