Juventus, Marotta: "De Laurentiis è un burlone, le sue frecciatine non ci toccano"

Serie A
Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus (foto LaPresse)
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De Laurentiis: "Agnelli famiglia più potente d'Italia, questo crea silentemente dei condizionamenti". Arriva la risposta di Marotta: "Il presidente del Napoli è un burlone, le sue risposte non ci toccano ma ci danno ancor più forza"

Due squadre in corsa per lo scudetto, duello Napoli-Juventus per il titolo di campioni d'Italia. Con continui botta e risposta, sia in campo che fuori. Come quello, a suon di dichiarazioni, tra Aurelio De Laurentiis e Giuseppe Marotta. L'amministratore delegato dei bianconeri, infatti, ha risposto alle parole del presidente azzurro: "Le frecciatine che arrivano da Napoli non ci toccano, noi siamo tranquillissimi – ha dichiarato lo stesso Marotta ai microfoni di Premium – Sappiamo che queste sono insidie che dobbiamo affrontare annualmente, ma quello che dicono gli altri non ci tocca. Anzi, ci dà ancora più carica per andare avanti. Se devo rispondere in maniera ironica, dico che De Laurentiis, da buon uomo di cinema, è proprio un burlone. Se invece devo dare una risposta seria, cito una frase del filosofo tedesco Schopenhauer, che disse che 'quando parlano di te devi capire quello che non sei tu ma quello che sono gli altri'. In questa frase c’è tutto".

ADL: "La potenza degli Agnelli crea silentemente dei condizionamenti"

In campo un duello bellissimo tra Napoli e Juventus, acceso fuori dalle parole di Aurelio De Laurentiis. Queste le dichiarazioni del presidente azzurro, che hanno poi portato alla risposta di Marotta: "Oggi il Napoli fattura un terzo della Juve, ma i nostri conti sono migliori dei loro – aveva detto lo stesso De Laurentiis - La Juventus però appartiene alla famiglia più potente d’Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti a tutti i livelli. Ad esempio con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti sette anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo. Scontro diretto decisivo? Per me no. Saranno molto più decisivi infortuni e sviste arbitrali o 'varriane'".