La corsa Champions è al momento una gara a tre (per due posti): Lazio, Inter e Roma. Tutte hanno frenato nelle ultime giornate, con una media punti di molto inferiore a quanto fatto nel corso di inizio stagione. Di Spalletti il rapporto peggiore, ma tutto è ancora in gioco
Sono bastate 23 partite a Napoli e Juventus per partire in fuga e staccare tutti gli altri corridori in mezzo al gruppo. Non siamo nemmeno a metà girone di ritorno e lo scudetto - apertissimo fin sotto Natale - è ormai una questione per tre colori: l’azzurro o il bianconero. Sotto però la corsa continua, anche se molto a rilento, per il posto Champions. Due slot per tre squadre, racchiuse nello spazio di appena due punti: Lazio, Inter e Roma, in ordine così come recita la classifica. E stando così le cose - senza clamorosi stravolgimenti - sarà una a non sorridere a fine stagione, finendo in Europa League. La frenata delle tre però è netta, con solo la Roma vincente nell’ultimo turno di campionato. La distanza tra la media punti nelle prime 15 giornate (fino a inizio dicembre) e le ultime 8 di Serie A è infatti netta. E le tre squadre, per garantirsi la Champions a fine anno, dovranno inevitabilmente invertire la rotta più recente.
Lazio: doppio stop
Le ultime 8 partite di campionato della squadra di Simone Inzaghi raccontano di 11 punti (1,3 a partita): 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Una frenata, soprattutto recente, nonostante sia - tra le tre in lotta - quella con la media più alta. Vero, ma i ko sono quelli più freschi, e che bruciano di più: quello di San Siro contro il Milan e quello casalingo contro il Genoa. Pesanti, senza dubbio, nonostante prima ancora fossero arrivate due vittorie, larghe e piene di record: 5-2 e 5-1, a Spal e Chievo. A completare il quadro però, tornando ancora più a ritroso nel tempo, anche due pari contro Atalanta e Inter, la vittoria sul Crotone e la sconfitta in casa contro il Torino. Un evidente stop, segnato anche e soprattutto da quelle tre sconfitte. Ko che furono soltanto due in tutte le prime 15 partite di campionato (con 11 vittorie, 2 pari e un cammino da 2,3 punti a partita). A quel tempo la Lazio era quarta, vero, ma a sole 4 lunghezze dalla vetta, in piena corsa Champions (come lo è anche ora) ma anche con qualche margine per sognare. Ora il sogno è finito, e serve tornare a correre. Ma - attenzione - sabato sera Inzaghi e i suoi andranno al San Paolo contro il Napoli di Sarri.
Inter: rottura prolungata
Procedendo in ordine di classica ecco l’Inter di Spalletti. A -1 dalla Lazio e a +1 sulla Roma, che si è rifatta sotto proprio nell’ultimo turno di Serie A. La crisi sembra profonda per i nerazzurri. Visto che tra le tre è la squadra con la media punti più alta nelle prime 15 di campionato (2,6) e ora quella con la media più bassa (0,7), guardando alle ultime 8 partite. Zero sono le vittorie, sei i pareggi, due le sconfitte, per una squadra che non sembra più saper vincere. E dire che a inizio dicembre Spalletti era primo, da imbattuto (con 12 vittorie e 3 pareggi), a +1 sul Napoli e +2 sulla Juventus, e con cinque gol appena rifilati al Chievo tra la festa di San Siro. Già, anche qui c’era spazio per sognare. E anche lo 0-0 di Torino contro la Juve (che ha aperto proprio il dato delle ultime 8 giornate) sembrava un’ulteriore prova di maturità. Dunque il disastro: ko interno contro l’Udinese e a Reggio Emilia col Sassuolo. La sconfitta in Coppa Italia contro il Milan (pur sempre un derby) e i cinque pareggi consecutivi. Vero, tre di questi pur sempre contro Lazio, Fiorentina e Roma, ma i due stop più recenti contro Spal e Crotone (terzultima e quartultima in A) sono da allarme rosso. Il problema? Probabilmente il gol: solo 5 fatti nelle ultime 8 giocate: due di Icardi, uno per Vecino, uno per Eder più un autogol. A cui si aggiungo anche due reti beffarde incassate al 90’ da Simeone e Paloschi.
Roma: passo fuori dalla crisi
L’unica a sorridere nello scorso weekend è stata la Roma, che però al momento sorride meno guardando la classifica: stando così le cose sarebbero proprio i giallorossi a strappare il pass per l’Europa meno prestigiosa. Nelle ultime 8 partite la squadra di Di Francesco ha messo in tasca 9 punti (1,1 a partita), con 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. L'1-0 di Verona col gol di Under ha interrotto una striscia di insuccessi lunga cinque partite (7 contando anche gli ottavi di Coppa Italia contro il Torino e il recupero contro la Samp). Anche qui il problema sembra essere localizzato sull’attacco, e i gol: mai più di uno in tutti gli ultimi otto match. Guadando invece alle prime 15 giornate la situazione era simile, ma solo dal punto di vista della classifica, col quinto posto ormai quasi cucito sulla pelle. Eppure il bottino era lo stesso della Lazio: 2,3 punti a partita, 35 punti in A, soltanto a -4 dalla vetta. Ora Napoli e Juve volano con oltre 15 lunghezze di margine, ormai imprendibili, e anche la Samp si è fatta sotto alle spalle della stessa Roma con soli 6 punti di ritardo.