E' senza dubbio il duello più affascinante del nostro campionato. Squadre e idee diverse ma un futuro che potrebbe accomunarli. Allegri e Sarri sono particolarmente apprezzati in Premier. Ma intanto, noi, godiamoci questa sfida
Un duello a tutto campo, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri sono, senza ombra di dubbio, gli allenatori più bravi in serie A e quelli che, del nostro campionato, sono maggiormente apprezzati all'estero. I risultati ottenuti, anche in Europa, dall'allenatore juventino, la stima che prima Guardiola e poi il Chelsea hanno mostrato per l'allenatore del Napoli sono solo indizi che potrebbero portare entrambi a vivere una carriera ben diversa da quella attuale. Intanto godiamoci il duello che ci sarà di qui alla fine del campionato.
Allegri-Sarri, futuro in Premier?
"Sono molto diversi tra loro e questo ci regala un bellissimo confronto: dal punto di vista comportamentale, nelle scelte tattiche, mediaticamente. Però potrebbero essere uniti dal fatto che entrambi hanno dei buoni estimatori in Premier, ed entrambi la gradirebbero questa esperienza e magari chissà che un domani non ce li ritroveremo in un derby londinese. Io vorrei che rimanessero in Italia perché ci regalano sempre spunti di analisi molto interessanti, però penso che avendo entrambi estimatori in Inghilterra... Per Allegri è difficile lasciare la panchina della Juventus perché riesce sempre a trovare stimoli diversi, perché ha squadre diverse, o meglio giocatori con la stessa maglia che poi si rinnovano e lui riesce nuovamente a forgiarli. Ma prima o poi deciderà di fare questo salto, Sarri, invece, potrebbe addirittura farlo prima di lui. Tra i tecnici scrutinati dal Chelsea c'è Sarri, Allegri potrebbe essere il dopo Wenger. Però restando al momento, al nostro campionato, è bello vederli uno contro l'altro perché portano elementi personali e calcistici diversi. C'è voluto un ottimo Sarri perché ci fosse un campionato così combattuto".
Napoli ora ha una mentalità vincente
"Sarri ha fatto un lavoro straordinario, ha fatto rendere il Napoli più di quanto noi potevamo immaginare. Gioca bene e adesso è anche vincente in maniera continuativa. Non vive più di fiammate, questo gli ha permesso di fare il salto di qualità. Il Napoli non solo gioca bene ma ha trovato continuità di risultati ed è questo che spaventa la Juve, non solo perché gioca bene. La grande differenza tra Allegri e Sarri è che il primo ha vinto con diversi interpreti, Sarri gioca sempre con gli stessi, ma gioca bene, con lo stesso sistema con la stessa idea".
Allegri più pronto di Sarri
"Per la Premier Allegri è più pronto, si è già impegnato in ambiti internazionali, è stato in club importanti. Sarri è comunque pronto ma lo è per la sua idea calcistica. Il Napoli ha la sirena Chelsea molto presente. Allegri è definitivamente pronto, per Sarri non so come sarebbe l'impatto mediatico, le pressioni, la lingua ma soprattutto l'approccio con una società, il Chelsea, che è molto pesante. Non so come potrebbe reagire da questo punto di vista".
Il carisma dell'allenatore
"I giocatori ti danno disponibilità se credono in te. Se l'allenatore ha questo tipo di carisma riesce a convincere i giocatori anche a fare ruoli diversi. Come Conte quando è arrivato al Chelsea. Sarri non ha risultati clamorosi ma ha questo dipinto di calcio bellissimo, quest'anno dovrà vincere per aiutare la sua carriera. Poi le intuizioni sono fondamentali ma anche come riesce a fare giocare il giocatore. L'allenatore migliore è quello che non fa guai, ma non è detto, c'è anche l'allenatore che fa rendere al massimo i suoi giocatori".
Lipsia forte, osso duro per il Napoli
"E' una squadra forte che ha tante soluzioni, molto rapida, c'è questo Keita che andrà il prossimo anno al Liverpool. Squadra con buonissime individualità. E' una squadra che in Germania non è amatissima, li trattano come gli ultimi dei contadini, non hanno il rispetto di altre tifoserie e che meriterebbero. E' un gruppo che è venuto fuori grazie ai soldi dello sponsor, ma hanno fatto una scalata incredibile. E' una bella storia di giocatori che si sono fatti conoscere con questa maglia. Non so quale sarà l'atteggiamento del Napoli. Il Napoli potrebbe anche volersi concentrare sul campionato, speriamo che vada invece più avanti possibile in Europa".
Il Tottenham non è abituato a vincere
"Hanno fatto un grande percorso in Europa, il problema è che il Tottenham punta sempre in alto ma non ha mai vinto niente. Lasciano sempre qualcosa per strada, se avesse vinto qualche trofeo come la Coppa di Lega o l'Europa League, questa consapevolezza li avrebbe aiutati anche contro la Juve che ha giocatori che hanno vinto tanto. Hanno un'ottima squadra, credo che giocheranno contro la Juve con la difesa a quattro, hanno recuperato Alderweireld, con Dyer e Wanyama a metà, e i tre dietro Kane con Son o Sissoko, poi hanno recuperato anche Lamela. Io credo che la Juve sia leggermente favorita anche se la prima la giocheranno a Torino. La Juve ha un po' più esperienza rispetto a questo tipo di impegno".
La prossima di A
"Il Napoli rischia di più con la Lazio perché la Lazio arriva da due risultati negativi, ci sono stati i problemi con Felipe Anderson e anche se giochi in casa è una squadra che dà problemi. Per la Juve la partita con la Fiorentina non è mai banale ma il gap che c'è adesso tra Juve e Fiorentina è più alto rispetto a quello che c'è tra Napoli e Lazio".