Serie A, Spal-Milan. Gattuso: "Musi lunghi? Sono contento. Non sono solo cuore e grinta"

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Gattuso, Milan (ph acmilan.com)

L'allenatore rossonero: "Squadra in crescita e il merito è dei ragazzi, Calhanoglu la sorpresa maggiore. Musi lunghi? Ci devono essere, sono contento. Io 10 anni al Milan? Non ho rivincite da prendermi, ma non sono solo cuore e grinta". Kalinic out: "Ma lo abbiamo fermato in tempo"

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Tornare subito al successo dopo il pareggio dell'ultimo turno con l'Udinese per provare a fare un ulteriore passo avanti in classifica nella corsa verso l'Europa: obiettivo chiaro quello dei rossoneri, impegnati sabato pomeriggio alle ore 15 in trasferta contro la Spal. Una gara che l'allenatore del Milan Gattuso presenta così in conferenza stampa: "La Spal è una squadra che conosco bene, due anni fa in Lega Pro sono arrivati primi, l'anno scorso in Serie B uguale. Sono una squadra molto fisica, che spinge molto con gli esterni, messa bene in campo e che sa bene quello che deve fare, giocano anche in uno stadio rinnovato, una bomboniera: sappiamo che domani ci attende una partita difficile. Con il mio staff abbiamo dato due giorni liberi alla squadra perchè era l'ultima settimana prima di un ciclo da nove partite in un mese: abbiamo visto anche con i nostri strumenti di analisi che certe volte è più importante riposare che lavorare. I ragazzi sono arrivati bene, meno stanchi e più brillanti, sono molto soddisfatto, ma dovremo confermare il lavoro domani".

"Ricardo Rodriguez può fare di più. Kalinic? Si deve curare, non starà fuori a lungo"

"La catena di sinistra? Bonaventura e Calhanoglu adesso stanno giocando con continuità: è normale che stiano funzionando, stanno capendo che non devono stare sulla stessa linea, come si devono muovere. Poi Rodriguez può fare molto di più, ce l'ha nelle gambe e nella testa la possibilità di fare meglio", le parole di Gattuso. Che ha poi parlato così dell'assenza di Kalinic, ai box per infortunio: "Pubalgia? Chiamiamola infiammazione. Abbiamo preferito non rischiarlo, facendolo riposare per 3-4 giorni ed evitando così di perderlo per tantissimo tempo. Ci convive già da tre settimane con questo problema. Ora si deve curare, non esce nemmeno ad allenarsi, perchè vogliamo che si sfiammi questo dolore al pube. Secondo me l'abbiamo preso in tempo e non rischiamo di perderlo in tempo. Ci sono Cutrone, Andrè Silva e Borini, che secondo me può fare l'attaccante. Ci dispiace per la mancanza di un giocatore importante, ma non ci piangiamo addosso e guardiamo avanti", ha aggiunto l'allenatore del Milan.

"Niente calcoli. Espulsioni? Serve più esperienza"

Gattuso analizza poi il momento attraversato dal gruppo rossonero: "Da quando ho preso in mano questa squadra io penso partita dopo partita, senza calcoli, cercando di mandare in campo sempre la squadar migliore. Sono contento per come vedo i ragazzi, per come tengono il campo e per la voglia che ci mettono", le parole dell'allenatore del Milan. Gattuso ha poi aggiunto: "In questa settimana si è parlato tanto delle sei espulsioni: può essere anche una coincidenza, perchè questa squadra è tutto meno che fallosa. Ci siamo cascati, due espulsioni decise con la VAR, Suso e Bonucci, e il resto con doppie ammonizioni. Dobbiamo migliorare nelle scelte e vivere le partite con molta più esperienza".

"Musi lunghi? Sono contento. Per vincere le partite serve un pizzico di malizia in più"

"Musi lunghi all'interno del gruppo da parte di chi gioca meno? Sono contento, ci siamo. I musi lunghi ci saranno sempre in una squadra di calcio, è normale, un allenatore dovrebbe preoccuparsi se non ci fossero. La bravura di un allenatore è spiegare, far capire, non prendere in giro, a me dava fastidio se un allenatore lo faceva quando giocavo. L'importante è lavorare sempre con grande professionalità", ha aggiunto Gattuso. Che ha poi proseguito parlando così della classifica: "Le altre rallentano? Sì, ma noi dobbiamo pensare a vincere le nostre partite. Forse non basta giocare da squadra e bene per portare a casa le partite. Ci vuole anche un pizzico di malizia e di fortuna. In questo momento l'obiettivo nostro non è solo la Sampdoria, ma anche l'Atalanta. Oggi non possiamo permetterci di pensare alle altre. Poi vedremo dove arriveremo, il mio obiettivo è riuscire a dare un valore ai giocatori che ho".

"Serve equilibrio. Suso? Non può giocare tutte le gare"

Gattuso prosegue nella sua analisi del momento del Milan: "Mese decisivo? Se dobbiamo essere squadra, serve avere equilibrio, non possiamo giocare con il 4-2-4. Oggi si va alla ricerca dell'equilibrio. Nel calcio non si può decidere nulla, anche con la squadra nettamente più scarsa di te rischi di perderla se non la giochi al massimo". L'allenatore rossonero non nasconde poi la possibilità di una giornata di riposo per Suso: "Ci stiamo pensando, sappiamo che non può fare tutte le partite. Stiamo portando avanti qualche soluzione io e il mio staff, sicuramente, ma non spacchiamoci la testa prima di rompercela".

"Restare 10 anni? Non sono solo cuore e grinta. Ma non ho rivincite da prendermi"

"Restare 10 anni? Spero di riuscire a continuare quello che ho cominciato. Il bello del calcio è che perdi due partite e torni ad essere quello che non capisce nulla e che sbaglia tutto. Io non devo levarmi nessuna rivincita con nessuno. Per 20 anni da calciatore ne ho sentite di tutti i colori nei miei confronti, sui miei piedi... Mi ha sempre dato ancora più forza tutto quello che dicevano su di me. Ho cominciato a fare questo mestiere, perchè me lo sentivo dentro. Mi piace aggiornarmi, quando vedo qualcosa di nuovo provarlo e metterlo in pratica. C'è gente che allena da 20 anni e un campionato non l'ha mai vinto. Io ho vinto un campionato dalla C alla B con 1,5 milioni di budget contro squadre che ne avevano 6 di milioni. Poi se il luogo comune in tutta Italia è che Gattuso è solo cuore e grinta, non ci posso far nulla. Io posso solo dimostrare le mie qualità con il lavoro", ha aggiunto l'allenatore del Milan che ha risposto così a una domanda in merito alle parole d'elogio pronunciate dal ds Mirabelli nei suoi confronti nei giorni scorsi.

"André Silva può fare molto di più. Biglia ci dà grande equilibrio"

Gattuso si sofferma poi su alcuni singoli: "Bonucci? E' normale aspettarsi di più, è un campione, uno dei più forti al mondo da sette anni. Un leader. Sta giocando molto bene, di reparto, me li tengo belli stretti lui e Biglia. Ogni volta che sento parlare dell’argentino sembra che non si regga in piedi, invece non fa un passaggio sbagliato, corre tanto, ci dà un equilibrio pazzesco. André Silva o Cutrone? Domani lo vedrete. André può fare molto di più, lo alleno, vedo cosa sa fare, ma in questo momento lui e tutti i nostri attaccanti hanno bisogno di trovare il gol. E' un ragazzo che ci sa fare, ha grandissima qualità, sta a me, al mio staff e alla società metterlo in condizione di esprimersi al massimo. Lui, come Kalinic e Cutrone, non stanno vivendo un momento felicissimo perchè non riescono a trovare il gol, ma sono tutti giocatori importantissimi".

"Squadra in crescita. Calhanoglu la sorpresa maggiore"

"Vedo la squadra in crescita e il merito è dei ragazzi, perchè loro ci credono fortemente. Senza la disponibilità dei giocatori a livello didattico diventa anche noioso, adesso proviamo delle cose nuove quasi tutti i giorni, vogliamo automatismi perfetti", ha aggiunto Gattuso. Che ha poi proseguito: "Il lavoro sui singoli? Non credo di avere meriti particolari. La mia bravura è stata quella di credere fortemente che questa squadra doveva alzare l’asticella in allenamento e lavorare come piace a me: grande intensità, poche pause, ma allenamenti finalizzati alla ricerca di situazioni che poi si vedono in partita. Il merito è loro, ho visto gente stanca, che non ce la faceva più, ,a che ha continuato a stare sul pezzo, anche con la lingua di fuori. Se molti sono migliorati è anche per questo. Calhanoglu, Suso, Bonaventura, Romagnoli, tutti sono migliorati. Diciamo che Hakan non me lo aspettavo con una gamba così importante, vedevo il tiro e la balistica, ma pensavo fosse lento invece quando apre e strattona apre il campo, non mi aspettavo un giocatore così completo", ha concluso Gattuso.