Al 64' della partita contro la Spal il capitano del Napoli trova il gol del 2-0 ed esultando spacca con un calcio la bandierina del calcio d'angolo. L'arbitro Gavillucci lo ammonisce per comportamento non regolamentare, poi annulla il gol per fuorigioco su segnalazione del Var, ma non revoca il giallo allo slovacco. Ecco perché il regolamento dà ragione alla decisione dell'arbitro
Il Napoli non si ferma, batte la Spal col minimo scarto e torna in testa alla classifica, in questo continuo gioco tricolore di sorpassi e contro sorpassi con la Juventus. Basta il gol di Allan per scatenare, al termine della partita, la festa azzurra dei giocatori, che anche sotto la pioggia cantano e ballano accompagnati dall'euforia dei tifosi sugli spalti. Una giornata praticamente perfetta, ma non per tutti. All'appello, tra i calciatori in giubilo coi tifosi, manca proprio lui, il capitano, Marek Hamsik, passato in pochissimi secondi dalla gioia alla furia e uscito dal campo venti minuti prima del novantesimo decisamente arrabbiato. Il motivo? Una semplice ammonizione che l'arbitro Gavillucci gli ha prima rifilato e poi non gli ha revocato. Ma andiamo con calma.
Il gol e la bandierina
Siamo al 64' di una partita dominata dagli uomini di Sarri ma ancora in bilico a causa del minimo vantaggio frutto del gol di Allan nel primo tempo. Dopo una carambola, la palla arriva proprio al brasiliano che con un lob preciso trova la testa di Hamsik libera in area e pronta a spingere il pallone alle spalle di Meret. Zuccata precisa e 2-0, lo stadio che esplode e il capitano del Napoli che corre verso la bandierina per festeggiare il gol numero 99 in Serie A. Il terreno è intriso di pioggia, Hamsik si lancia in scivolata e con un calcio secco e preciso rompe in due l'asta del calcio d'angolo alla destra della porta della Spal. Gavillucci lo vede e, come da regolamento, lo ammonisce per comportamento non regolamentare. Hamsik non gradisce, Sarri chiede spiegazioni, ma Gavillucci conferma il giallo.
Poi venne il Var
Ammonizione o no, in ogni caso il Napoli ora è al sicuro dall'alto del doppio vantaggio. Se non fosse che, a rivedere bene l'azione, si capisca subito come il capitano azzurro, al momento del passaggio di Allan, sia in chiara seppur leggera posizione di fuorigioco; il Var osserva, riferisce a Gavillucci e il gol viene giustamente annullatto. Nulla da dire, le immagini sono chiare e nessuno protesta. Tranne Hamsik, che ora vorrebbe vedersi revocare l'ammonizione scaturita proprio durante l'esultanza per il gol segnato e poi annullato. Niente da fare. Ma anche qui, nonostante l'ira di Hamsik che verrà poi sostituito appena 6 minuti più tardi, Gavillucci non commette alcun errore.
Cosa dice il regolamento
Come spiega il protocollo del Var per situazioni del genere, infatti, solo i cartellini assegnati per scorrettezze tattiche vengono revocati nel caso di azioni annullate dopo l'utilizzo della tecnologia. Non quelli per scorrettezze fisiche, né, come nel caso di Hamsik, quelle per comportamenti non regolamentari o scorrettezze commesse al di fuori di un'azione di gioco. Per essere revocata, dunque, la sanzione disciplinare deve o non essere stata proprio commessa (nel caso ad esempio di un giallo comminato per un fallo da rigore che poi si scopre non essere stato commesso, oppure per una simulazione trasformata poi in un calcio di rigore), oppure deve essere commessa senza intervento violento, essere un semplice fallo tattico, teso a fermare un avversario ma senza volergli recare danno. Se per esempio un giocatore trattiene per la maglia un calciatore interrompendo una chiara occasione da gol e viene espulso, nel caso di fuorigioco scovato dal Var, allora la sanzione verrebbe cancellata. Se invece l'intervento fosse un'entrata violenta e pericolosa, magari da dietro, allora il rosso sarebbe comunque convalidato.