Clamoroso retroscena svelato dall'esterno della Juventus ai tempi in cui giocava al Gremio: "Lasciammo vincere il Flamengo altrimenti i tifosi ci avrebbero ucciso per aver consegnato il titolo all'Internacional di Porto Alegre"
"Se avessimo vinto i tifosi del Gremio ci avrebbero ucciso". Dichiarazione shock quella rilasciata da Douglas Costa durante un'intervista al canale Youtube Pilhado, nel quale ripercorre una partita di campionato brasiliano giocata 9 anni. Si giocava al Maracanã e il Flamengo aveva bisogno di battere il Gremio, squadra in cui militava l'attuale giocatore bianconero, per laurearsi campione. Poco lontano da lì l'Internacional di Porto Alegre sperava in un passo falso dei rossoneri per effettuare il sorpasso finale. "Siamo andati in campo con la squadra delle riserve - continua Douglas nel suo racconto -. Siamo riusciti ad andare in vantaggio con Roberson e il primo tempo è poi finito 1-1. Nell'intervallo ci arriva la notizia che con quel risultato l'Internacional è campione. Così facemmo dei cambi. Potevano delle riserve battere la squadra migliore di quell'anno in Brasile? Io dribblavo da una parte e dall'altra, ma sempre molto lontano dalla porta. Non potevo spingermi oltre, cercare di segnare. Sembra brutto, ma dovevo giocare per non vincere".
"La dirigenza lasciò a noi la responsabilità di decidere che fare"
L'esterno della Juventus conferma poi che, alla fine dei primi 45 minuti, alcuni dirigenti andarono negli spogliatoi del Gremio: "È normale ricevere la visita della dirigenza - afferma -, ancora di più per una partita così importante, con il Flamengo alla ricerca del titolo e lo stadio pieno. Il presidente ci disse che potevamo fare ciò che volevamo, era nostra responsabilità. Che se avessimo vinto i tifosi del Gremio avrebbero invaso la pista in aeroporto e non saremmo potuti partire, perché avrebbero voluto ucciderci. Sarebbe stata una macchia per la storia del Gremio consegnare il titolo ai rivali dell'Internacional. Alla fine il Flamengo ha vinto 2-1, è andata bene no? Tutti felici. Se avessimo fatto risultato sarei morto".