Lunedì sera il posticipo di Serie A tra Cagliari e Napoli. Mertens cominciò proprio in Sardegna la sua consacrazione come centravanti, con una tripletta nel dicembre 2016. La sfida è anche contro l'ex Pavoletti, che per lo scudetto tifa Sarri
Lunedì il Napoli sarà impegnato nel posticipo della 26^giornata in trasferta contro il Cagliari. Dopo l’eliminazione dall’Europa League e a risultato della Juve già acquisito, Sarri cercherà di conquistare i tre punti in Sardegna affidandosi all’attacco dei titolarissimi Callejon-Mertens-Insigne. Per il belga sarà una sfida speciale, così come non mancheranno le emozioni per l’attaccante del Cagliari, Leonardo Pavoletti. Per capire perché bisogna fare un passo indietro alla scorsa stagione. Precisamente all’estate del 2016: il 26 luglio c’è il clamoroso trasferimento di Gonzalo Higuain dal Napoli alla Juve per 90 milioni di euro. De Laurentiis e Sarri, che hanno in rosa solamente Manolo Gabbiadini come centravanti, corrono ai ripari e il 2 agosto si assicurano Arkadiusz Milik, attaccante dell’Ajax. Il polacco fa il suo esordio contro il Pescara e riesce a mettere a segno 4 reti in Serie A e 3 in Champions, prima della sosta per gli impegni delle nazionali. E proprio durante Polonia-Danimarca del 9 ottobre Milik si rompe il legamento crociato del ginocchio sinistro.
Sarri deve puntare al centro dell’attacco su Gabbiadini, ma i risultati non sono confortanti: titolare nel ko al San Paolo contro la Roma, l’ex Samdporia viene espulso la settimana successiva a Crotone con conseguente squalifica per due turni. Al San Paolo è atteso l’Empoli e proprio contro la sua ex squadra Sarri si deve inventare una soluzione alternativa: sceglie di schierare al centro dell’attacco Mertens, che lo ripaga con il gol che sblocca il match dopo sei minuti del secondo tempo. Nelle successive quattro partite il numero 14 del Napoli gioca 294 minuti senza però trovare la via della rete. Poi arriva la squalifica per somma di ammonizioni e Sarri ripropone Gabbiadini dal primo minuto: non segna ma il Napoli vince 3-0 contro l’Inter. E’ l’inizio di una settimana decisiva per Sarri, che si gioca la qualificazione agli ottavi di Champions contro il Benfica, prima del “Lunch Match” di domenica a Cagliari. A Lisbona Mertens parte dalla panchina, subentra a Gabbiadini al 57’ e dopo tre minuti serve a Callejon l’assist per il vantaggio del Napoli. Ma non si ferma qui e al 79’ firma il raddoppio: finisce 1-2 e Sarri si qualifica per gli ottavi, turno nel quale gli azzurri verranno eliminati dal Real Madrid. I segnali della crescita del belga in quel ruolo ci sono tutti, ma la definitiva esplosione avviene l’11 dicembre a Cagliari all’ora di pranzo con una strepitosa tripletta che fa volare il Napoli: il belga si porta a casa il pallone e gli azzurri trionfano 0-5. Fu quella probabilmente la settimana più bella della sua carriera: 7 gol in 7 giorni dopo il poker contro il Torino al San Paolo, preludio di una scalata al titolo di capocannoniere, conclusa a fine stagione a una sola rete da Dzeko.
Passa il Natale e comincia il mercato di gennaio: Sarri fa il punto della situazione, con un Gabbiadini insodisfatto che a fine sessione si trasferirà al Southampton e con Milik ancora lontano dal ritorno in campo (rientrerà il 19 febbraio contro il Chievo), chiede a De Laurentiis un rinforzo per poter affrontare con maggiore tranquillità gli impegni di campionato, Champions e Coppa Italia. Il 3 gennaio arriva dal Genoa per 18 milioni di euro Leonardo Pavoletti, che fa il suo esordio sette giorni dopo in Coppa Italia contro lo Spezia. Ma l’esperienza del centravanti livornese, complice anche la definitiva esplosione di Mertens, non sarà positiva: 289 minuti con due presenze da titolare, ma nessuna rete all’attivo. Nonostante questo Pavoletti si integra alla perfezione nel gruppo e lascia un ottimo ricordo in compagni e tifosi per il suo atteggiamento positivo. Ma ovviamente al centravanti ex Genoa non basta: ha bisogno di una nuova avventura che lo sappia rimettere al centro del progetto.
L’occasione gliela concede il Cagliari del presidente Giulini, che lo porta in Sardegna per affidargli le chiavi dell’attacco. 1662 minuti e sei reti con Rastelli prima e poi Lopez in panchina. Ora può tornare a sfidare il Napoli e Mertens, dopo gli opachi 66 minuti disputati lo scorso primo ottobre al San Paolo nel ko 3-0 del suo Cagliari. I tifosi sardi, che sentono molto la sfida contro il Napoli, sperano che il numero 30 possa regalare un lunedì da sogno al pubblico della Sardegna Arena. Ma Leonardo è rimasto legato ai colori azzurri e nella corsa scudetto con la Juve non ha dubbi su chi fare il tifo, come raccontato a Sky Sport la scorsa settimana dopo la sconfitta contro il Chievo, match nel quale è tornato al gol dopo un mese e mezzo: “Spero che il Napoli vinca lo scudetto, anche se ovviamente noi faremo di tutto per vincere”. Appuntamento dunque alla Sardegna, con l'ex falso nove e ora vero bomber Mertens contro il centravanti "tifoso" sulla via della rinascita Pavoletti. Il tavolo per la cena degli incroci del lunedì è apparecchiato. Chissà che non ci una sedia anche per Milik, che potrebbe tornare tra i convocati dopo la sfortunata seconda rottura dei legamenti crociati dello scorso settembre. Gli ingredienti per un inizio di settimana con spettacolo e gol ci sono tutti. Cagliari sogna l'impresa, Pavoletti cerca il gol (con esultanza?), mentre il Napoli ha un unico obiettivo: conservare il primo posto e resistere all’assalto scudetto della Juve dell’ex (anche se attualmente infortunato) Gonzalo Higuain. Dal quale tutta questa storia di intrecci offensivi cominciò.