Election Day, Porrà: "Al ballottaggio vincono Donnarumma, Icardi e Gattuso"

Serie A

Giorgio Porrà

Giorio Porrà esprime le sue "preferenze sportive" sul derby di Milano di domenica sera. Inter e Milan al ballottaggio: vincono Donnarumma che ha la meglio su Handanovic, Icardi batte Cutrone. In panchina elegge l'entusiasmante Gattuso

SERIE A, LE PROBABILI FORMAZIONI

Nella domenica di voto in ballottaggio ci sono Milan e Inter che nel posticipo della 27^ giornata si giocheranno parecchio. Nelle speciali elezioni di Giorgio Porrà, ecco chi sono i vincitori.

Ballottaggio Handanovic-Donnarumma. Dico Gigio.

Ad Handanovic bisogna solo fare i complimenti perché se l’Inter è ancora ben messa in classifica, in piena corsa Champions è perché lui ha sempre fatto il suo, senza alcuna incertezza. Ma vado su Donnarumma patrimonio dell’Italia, non solo del Milan. E’ il futuro della nostra Nazionale e si è rimesso ad assecondare il suo viaggio da predestinato. Ora anche lui si è rimesso a fare cose importanti, insieme a tutta la squadra di Gattuso. E’ un ragazzino di 19 anni che ha già consegnato al Milan (100 presenze) una Supercoppa italiana nel 2016 e una finale di Coppa Italia.
 

Ballottaggio Icardi-Cutrone. Chance all’argentino dell’Inter

Scelgo Icardi, fermo ormai da fine gennaio: potrebbe anche essere un derby storico per lui, magari l’ultimo visto i corteggiatori che ha da mezza Europa. Era partito fortissimo come la squadra, poi tra acciacchi e cross che non arrivavano, anche lui ha lasciato un po’ a desiderare. Propendo per Icardi, ma si deve dare una mossa, come tutta l’Inter. Il duello con Cutrone è stimolante. L’attaccante del Milan è fermo a 6 gol (contro i 18 di Icardi) ma ne ha fatti 4 nelle ultime 4 partite: è in una specie di stato di grazia. Tra i tanti meriti di Gattuso c’è anche quello di aver saputo gestirlo al massimo, in toto. Stimolante il paragone con Inzaghi, ma troppo panini deve mangiare Cutrone prima di fabbricare le formidabili statistiche di Inzaghi…
 

Ballottaggio in panchina, ha la meglio Gattuso

Spalletti è stato bravissimo all’inizio della stagione ad occultare tutti quei limiti strutturali che sono venuti fuori strada facendo, i suoi allarmi tecnici a gennaio sono stati bellamente ignorati. Spalletti ci sta provando, con quello che ha, usando anche il coraggio come arma contundente, con delle trovate a sorpresa. Se devo scegliere in questo momento dico Gattuso perché è entusiasmante come ha ribaltato il Milan e la sua carriera da allenatore, bravo a mischiare tecnologia, istinto, mestiere. Ha trovato un assetto giusto, che esalta le sovrapposizioni dei terzini e le incursioni dei centrocampisti, ha rilucidato la corsa di Kessié, i piedini educatissimi di Calhanoglu, ha blindato il Milan dietro: è un Milan che ormai ha uno stile riconoscibile. Bravo quindi Gattuso, generoso e un gran signore anche a ricordare Montella, ma ora è il suo Milan.