Milan-Inter, il doppio ex Crespo: "Cutrone può diventare un fenomeno. Icardi è un leader"
Serie AL'argentino, doppio ex dell'incontro, presenta il derby alla Gazzetta dello Sport: "Sarà una gara nervosa e tattica, non vedo un favorito. Cutrone? Ha tutto per diventare un fenomeno. Icardi è un leader, senza di lui i nerazzurri sono un'altra squadra"
Il derby di Milano lui lo ha giocato con entrambe le maglie: professione (ex) attaccante, mestiere che in carriera ha interpretato alla grande. Nel giorno della sfida tra Milan e Inter, Hernan Crespo presenta la gara di San Siro in un'intervista alla Gazzetta dello Sport e lo fa puntando l'attenzione sugli attaccanti delle due squadre. "Se mi aspettavo l'esplosione di Cutrone? Non sono mica un mago, ha appena cominciato a giocare in Serie A. Però ne avevo sentito parlare bene, nelle giovanili del Milan era molto stimato. E poi è stato bravo, una volta che lo hanno chiamato sul palcoscenico più importante, a farsi trovare pronto", parole importanti quelle di Crespo. Con l'argentino che dimostra di apprezzare molto alcune qualità dell'attaccante rossonero: "Di Cutrone mi piace molto il modo in cui attacca gli spazi. Sa leggere con anticipo l'azione, detta il passaggio a destra o a sinistra. E mette tutti i suoi muscoli a disposizione della squadra. Non è poco, e Gattuso è decisamente contento", prosegue Crespo. "E' bravissimo a proteggere il pallone, fa salire i compagni ed è il primo a fare pressing. Questo significa che ha spirito di sacrificio e una furbizia da veterano, una dote che non dipende dall'età ma che si ha nel sangue. Troppi elogi? Non ho detto che Cutrone è già un fenomeno, ma ha tutto per diventarlo. E poi c'è Gattuso che sa come non farlo volare troppo in alto", ha aggiunto l’argentino.
"Icardi è un leader, con lui è un'altra Inter"
Per un attaccante emergente, Cutrone appunto, un altro che nella sua carriera ha già dimostrato tantissimo, gol dopo gol: Icardi. "Mauro è già maturo ma ha ampi margini di miglioramento. Lo seguo da quando ancora giocava nella Sampdoria. Ha fatto grandi passi in avanti da allora, però non ha ancora finito il percorso di crescita. È un grande, per il bene della mia Argentina mi auguro diventi un grandissimo. Quest'anno, e un po' anche l'anno scorso, ha cominciato a partecipare alla manovra della squadra, e questo è un aspetto fondamentale. Prima era letale in area di rigore, e basta. Adesso dialoga con i compagni, detta i passaggi, rientra. Capisce in anticipo dove andrà il pallone. E poi è un leader – prosegue Crespo – i compagni lo rispettano, lo hanno individuato come un punto di riferimento, come un pilastro fondamentale. Senza Icardi l'Inter perde l'uomo che conclude tutte le azioni. Logico che con lui in campo le cose possano migliorare". Crespo che non si sbilancia in pronostici: "Non vedo un favorito. Dico che sarà un derby da giocare più con la testa che con le gambe. Un gara nervosa e molto tattica", ha concluso l'argentino.