Morte Astori, il dolore dei Della Valle Diego: "Un dramma". Andrea: "Lunedì avrebbe rinnovato"

Serie A

Il presidente onorario e il patron della Fiorentina ricordano con profonda commozione il capitano della Viola: "Un uomo di prim'ordine, ora possiamo solo rispettarlo", ricorda Diego. "Sono affranto, una vera tragedia per noi. Perdiamo un grande uomo e un grande capitano", le parole di Andrea. Ciao Capitano, speciale Davide Astori: l'ultimo saluto in diretta oggi dalle 9.30 su Sky Sport 24 e in streaming su Skysport.it

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E' un Andrea della Valle comprensibilmente affranto quello che si presenta davanti ai microfoni nel centro sportivo viola in uno dei pomeriggi più tristi della sua vita. Il suo capitano, Davide Astori, non c'è più, strappato nella notte all'affetto di una figlia di due anni, di una compagna amorevole, di una squadra che lui guidava con esperienza, di una città che l'aveva adottato e di un mondo, quello del calcio, che ha accolto con sgomento la tragica notizia della sua scomparsa. "Credetemi - esordisce il presidente onorario della Fiorentina - è così difficile essere qui, una tragedia immensa per noi. Non so neanche come esprimere tutto questo dolore. Pensare alla compagna, la figlia, ai genitori, a noi, ai ragazzi. Siamo tutti sconvolti. Non ho tante altre cose da dire. Ora vedremo come affrontare una prova così dura di vita per tutti noi. Soprattutto per la sua famiglia. Non ci sono tante altre cose da dire, purtroppo".

Gli occhi sono lucidi, le lacrime vengono trattenute a stento, soprattutto quando Della Valle ricorda un particolare che rende la sua scomparsa ancora più triste: "Un ragazzo che per quattro anni è stato con noi e che pensate doveva rinnovare lunedì. Avrebbe dovuto farlo già prima, ma per un problema di neve abbiamo dovuto rinviare e ci eravamo dati appuntamento per lunedì. Era la sua gioia più grande, quella di poter finire la sua carriera qui a Firenze. Perché l’avrebbe finita qui."

"E’ sempre stato un punto di riferimento per tutta la squadra - prosegue Della Valle - e proprio prima della partita contro il Bologna, siccome non vedevo la squadra da molto tempo, mi sono fatto una chiacchierata con lui per farmi raccontare un po' di cose. Abbiamo parlato una mezzoretta e lui ha provato a spiegarmi le caratteristiche dei nuovi giocatori e anche del progetto della squadra. Parlava come un allenatore, come un direttore sportivo e si vedeva che era pienamente consapevole di quello che diceva".

Non resta che il dolore, dunque, alla fine di ore così dure da affrontare. E la speranza che, sebbene la fatica, prima o poi si riuscirà a ripartire: "E’ veramente difficilissimo e faticoso per tutti noi, ma dobbiamo andare avanti. Bisognerà avere un po’ di pazienza ma spero che i ragazzi trovino la forza di reagire per lui, pensando anche ai suoi familiari. Sono orgoglioso di averlo avuto nella mia squadra in tutti questi anni, non posso nascondere che con lui avevo un rapporto molto particolare. Ci mancherà per sempre. A tutti noi, a tutta Firenze. Era un vero capitano. Aveva veramente qualcosa di speciale, come riconosciuto da tutti in queste ore così difficili. Ora l’unica cosa che chiedo a tutti quanti è di starci vicino. Soprattutto alla famiglia."

Parla anche Diego

Una giornata emotivamente intensa e struggente anche per Diego Della Valle, il fratello maggiore di Andrea e patron del club viola. Dopo aver appreso la notizia il volo verso Udine, dove è voluto recarsi per visitare il corpo di Davide all'obitorio e nel tardo pomeriggio il ritorno a Firenze. E' proprio lì che le nostre telecamere lo hanno intercettato per chiedergli un veloce commento: "Una tragedia, un ragazzo stupendo, diventato meritatamente un simbolo di Firenze. Possiamo solo rispettare questo momento di dolore. Un ragazzo di prim'ordine, veramente, con una famiglia splendida alle spalle che non poteva che tirare su un ragazzo come lui. Il rinnovo? Era superfluo, sarebbe stato un grande comunque"