Inter, con Rafinha e Brozovic nuova qualità per Spalletti. L'analisi con gli Sky Sport Tech

Serie A

Luciano Spalletti sembra aver trovato definitivamente un equilibrio per la sua squadra. Con Brozovic in mezzo al campo e Rafinha tra le linee, l'Inter è più veloce e più incisiva. Cancelo è in crescita, Perisic e Candreva in ripresa

LA CRESCITA DI CANCELO IN 5 AZIONI

Un risultato, quello di Marassi, che ha un significato più profondo di quello che dicono i tre punti conquistati. L'Inter ha vinto e convinto contro la Samp, un avversario difficilissimo da affrontare, per le qualità individuali dei suoi giocatori ma, soprattutto, per la capacità tattica di una squadra allenata con grande attenzione da Marco Giampaolo. Dunque, il successo nerazzurro porta con sé una valenza molto più ampia, un discorso che si sposta sulla tattica e sugli equilibri (finalmente?) trovati da Saplletti dopo un lungo perido di smarrimento, con idee farraginose, nessuna identità tattica e, forse, anche uomini sbagliati al posto sbagliato. Certamente la condizione migliorata di Perisic, il cinismo di Icardi, un Candreva migliore e l'esplosione di Cancelo hanno agevolato il compito a Spalletti, anche se la buona riuscita della squadra deve essere attribuita a scelte diverse in mezzo al campo. Brozovic, Gagliardini e Rafinha sono attori protagonisti in questa specie di nuova trasformazione.

Rafinha, l'uomo che galleggia tra le linee

In quanti sapevano esattamente che ruolo ricoprisse prima che fosse acquistato dai nerazzurri? In pochi. Si era detto fosse un esterno offensivo, che potesse giocare da mezz'ala, ma Spalletti gli ha cucito addosso un ruolo ben precisio, quello di trequartista. Non il classico treqartista palleggiatore, stile Borja Valero, ma una mezza punta che sa giocare tra le linee e sul primo controllo è capace di attaccare la linea difensiva avversaria. In occasione del terzo gol di Icardi, quarto dell'Inter, l'azione viene manovrata da dietro con Cancelo che offre "un passaggio mirato a Rafinha, giocatore tra le linee - come sottolinea Stefano De Grandis - Rafinha può aprire la palla a sinistra per Perisic ma preferisce Candreva". L'azione porta ugualmente al gol ma in questo caso la scelta migliore rimaneva Perisic, tuttavia, si vede bene come Rafinha abbia i tempi di gioco per giocare alle spalle della linea dei centrocampisti avversari ma soprattutto, una volta ricevuta palla, la corsa per puntare la retroguardia della Samp, caratteristica che all'Inter era mancata non essendo né Borja Valero, né tantomeno Joao Mario (fino a quando è rimasto in nerazzurro), un giocatore con quelle caratteristiche. 

La libertà di Brozovic disordina gli avversari

L'altro elemento chiave da considerare nella trasformazione dell'Inter è l'inserimento nel centrocampo nerazzurro di Brozovic come uno dei due play davanti alla difesa. Un centrocampista centrale atipico, non di posizione, ma di movimento. Brozo ha la libertà di aprirsi in "zona palla" creando un diversivo che costringe l'avversario a soffrire una inferiorità numerica. In occasione del gol di Icardi (segnato con uno splendido colpo di tacco), Brozovic si apre per dare manforte a Cancelo, in un secondo momento è ancora aperto per dare sostegno a Candreva. Ciò permette a Cancelo di accentrarsi e ad andare a raccogliere il pallone per il "cambio di lato" che mette in moto Perisic sulla corsia opposta da quella da cui è partita l'azione che si conclude con il cross in mezzo del croato e con la realizzazione di Maurito Icardi.

Più qualità nella manovra e l'attacco alla porta di Perisic

Un centrocampo così composto regala una elevata qualità alla manovra (non che con Borja non ci fosse qualità), una qualità a cui viene abbinato un maggiore dinamismo da parte degli interpreti. Sul gol di Perisic, come sottolinea ancora De Grandis: "La palla gira molto velocemente", e questa volta è Gagliardini a giocare un po' più aperto per sviluppare l'azione sulla trequarti. Il resto è fatto molto dalla qualità dei singoli, soprattutto il cross pennellato sulla testa di Perisic. In questo caso fa la differenza la forza ritrovata del croato. Attacca la porta, non aspetta largo sul secondo palo, e grazie al suo fisico e alla sua capacità di coordinazione riesce a battere Viviano con un preciso colpo di testa.

Dunque, Spalletti sembra aver trovato l'alchimia giusta laddove, molto spesso, le sue squadre hanno costruito i successi. Con un Icardi capace di trasformare in gol ogni pallone che transiti nei pressi dell'area di rigore, risulta fondamentale, per Spalletti, garantirgli i rifornimenti necessari per mettere in apprensione le difese avversarie. Un Cancelo in estrema crescita, non solo tecnica, ma soprattutto tattica, la capacità di muoversi tra le linee di Rafinha connessa alla sua capacità di corsa, il dinamismo di Brozovic in mezzo al campo e l'ordine di Gagliardini rendono la squadra decisamente più equilibrata rispetto al recente passato.