L'attaccante ceco parla dal ritiro della sua nazionale: "Sento la pressione, ma non voglio andare da nessuna parte. Voglio restare e dimostrare di essere da Roma. Non ho fatto preparazione, poi ho affrettato i tempi e i muscoli non hanno retto. Ma dimostrerò il mio valore, poi davanti ho Dzeko che è fortissimo"
E' stato l'acquisto più importante, dal punto di vista economico, del mercato estivo della Roma. Patrik Schick, però, fino a questo momento non ha trovato molto spazio nella squadra di Eusebio Di Francesco. Appena 13 presenze, la maggior parte di queste entrando dalla panchina, con 546 minuti totali in campo. Ma, soprattutto, 0 gol in campionato. Fino a questo momento una sola rete segnata in giallorosso, quella inutile in Coppa Italia contro il Torino. L'attaccante ceco, però, si è detto tranquillo e ha parlato così dal ritiro della sua nazionale: "Per ora le cose non sono andate come immaginavo, ma dimostrerò che sono da Roma – ha dichiarato l'attaccante ex Sampdoria – Anche perchè davanti ho Dzeko, che è uno dei centravanti più forti del mondo. Da lui imparerò tanto e non voglio andar via da Roma. Ho provato a non sentire la pressione, ma non è facile. A Roma certamente è maggiore rispetto ad altre parti. Però ora tutto dipende da me, da come mi allenerò. Farò di tutto per conquistarmi una maglia da titolare".
"Mi manca un po' di sicurezza, ma dimostrerò il mio valore"
L'inizio di stagione di Patrik Schick è stato anche condizionato da tantissimi fattori. In primis da un'estate difficile, con il trasferimento alla Juventus che sembrava cosa fatta prima del dietrofront seguito alla visite mediche. Poi l'arrivo alla Roma e una serie di infortuni che lo hanno frenato. "Non è stata una situazione semplice – prosegue – Non voglio mentire, mi manca un po' di sicurezza in me stesso. Ma voglio dimostrare di essere da Roma. Non voglio andare da nessuna parte, mancano ancora tante partite e voglio dimostrare il mio valore. Gli infortuni? Non voglio cercare scuse, ma ho avuto tanti problemi. Prima con il cuore, non ho fatto la preparazione e ho avuto problemi muscolari dovuti alla troppa fretta. Avrei dovuto fare le cose più lentamente. Ma il mio entusiasmo era tanto, però i muscoli non reggevano. Una cosa è certa, dimostrerò di essere da Roma". Poi c'è la questione tattica, con Schick talvolta utilizzato da esterno, altre volte da vice Dzeko e altre dietro il bosniaco in un 4-2-3-1. "Edin non sente la concorrenza, in questo momento della carriera se lo può permettere. E' fortissimo, imparo tanto da lui e parla addirittura il ceco. Cercherò di prendere tanto da Dzeko, è un attaccante di fama mondiale".