Decidono le reti di Benassi e di Simeone. Palo di Dzeko nel primo tempo, traverse nella ripresa per Schick e Fazio. Pioli punta all'Europa League con la sesta vittoria consecutiva. Si complica invece la corsa Champions dei giallorossi
ROMA-FIORENTINA 0-2
7' Benassi, 40' Simeone
TABELLINO
Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Manolas (58' Kolarov), Fazio, Juan Jesus; Nainggolan, Gonalons, Strootman (68' Florenzi); Defrel (46' Schick), Dzeko, El Shaarawy. All: Di Francesco
Fiorentina (4-3-2-1): Sportiello; Laurini, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Dabo, Veretout; Saponara (69' Milenkovic), Eysseric (58' Gil Dias); Simeone (89' Falcinelli). All: Pioli
Ammoniti: 14' Vitor Hugo, 43' Laurini (F), 58' Dzeko, 75' El Shaarawy, 85' Kolarov, 90'+1 Bruno Peres (R)
Non era andata bene al Camp Nou alla Roma, e non va certo meglio contro la Fiorentina. Un palo di Dzeko, una traversa per Schick e una per Fazio. Un paio di miracoli di Sportiello sul bosniaco e Nainggolan - in campo di nuovo dal primo minuto - a divorarsi praticamente un rigore in movimento. Ne esce uno 0-2 bugiardo, e pieno di frustrazione per una squadra che continua a raccogliere pochissimo per quanto costruito. Per Pioli e i suoi sesta vittoria consecutiva, e l’Europa League è ora una realtà concreta da raggiungere a fine stagione. Decidono un gol di Benassi dopo 7’ e il raddoppio di Simeone poco prima dell’intervallo. Giallorossi ora nel mirino di Inter e Lazio, con solo uno e tre punti di vantaggio sulle inseguitrici, e il prossimo weekend sarà il momento del derby. La corsa alla Champions è apertissima.
Radja c'è
La notizia più importante è arrivata anche nella distinta ufficiale giallorossa: Nainggolan c’è, e partirà titolare nel 4-3-3 di Di Francesco. Dopo il ko contro il Barcellona, e il ritorno all’Olimpico di martedì prossimo, la Roma deve pensare a blindare il posto Champions, con Inter (-1) e Lazio (-3) in agguato. A centrocampo, insieme al rientrante belga, ci sono Strootman e Gonalons. Cinque in totale i cambi rispetto all'undici di partenza del Camp Nou. Oltre a Nainggolan e Gonalons, anche Defrel e El Shaarawy, in attacco, a supporto di Dzeko (in gol anche in coppa). Novità anche Juan Jesus come terzino sinistro, in difesa con lui Bruno Peres, Manolas e Fazio.
Fiorentina senza Chiesa
Se la Roma scenderà in campo in difesa del posto Champions, la Fiorentina è alla rincorsa per il piazzamento Europa League, oltreché alla caccia della sesta vittoria consecutiva. Pioli è a pari punti con Atalanta e Samp, e sono tutte a -4 dal Milan. I viola scendono in campo con un 4-3-3 con Saponara e Eysseric a supportare Simeone punta centrale. Chiesa è squalificato. A centrocampo out per la terza partita consecutiva anche Badelj, a prenderne il posto c'è Dabo, con Benassi e Veretout (2 gol nelle ultime 3 partite di A per lui) in mediana. In difesa Laurini ha vinto il ballottaggio a destra su Milenković. Pezzella, e Vitor Hugo sono i centrali, mentre sull'altra fascia ci sarà Biraghi.
Benassi all’improvviso, Dzeko-palo
È durato appena sette minuti l’equilibrio all’Olimpico, con Benassi a trafiggere Alisson al primo vero squillo della partita. Decisiva una punizione dalla tre quarti di campo, guadagnata da Simeone per fallo (ingenuo) di Juan Jesus, e calciata verso il secondo palo con Saponara a raccogliere il pallone in area di rigore, seppure molto defilato. L’ex Empoli, scuola Milan, ci mette due tocchi per smarcare Benassi che calcia in rete di mancino. 0-1, ma la Roma non può certo permettersi di perdere punti decisivi nella corsa Champions, e la squadra di Di Francesco reagisce al meglio allo svantaggio. Al 9’ ci prova Strootman dalla grande distanza per il pari, ma Sportiello respinge bene. Passano pochi minuti e Manolas, su cross di Bruno Peres (partito molto bene), manca la porta di poco di testa. Dunque è il turno di Dzeko, che sfrutta una mezza papera di Sportiello (ostacolatosi in uscita alta con Pezzella) calciando a porta vuota ma da molto defilato: palo esterno e palla fuori. Viola avanti, ma la Roma c’è.
Massimo sforzo Roma, gioia Fiorentina
È successo qualcosa di molto simile a quanto accaduto recentemente al Camp Nou nel primo tempo di Roma-Fiorentina, anche se con le ovvie e dovute proporzioni. In pratica gioca la Roma - a fine tempo con oltre il 65% di possesso palla - ma a segnare sono gli altri. Giò Simeone nel dettaglio: l’uomo giusto al momento giusto. Perché l'argentino al 40’ sfrutta un pallone recuperato alto su Dzeko e parte in uno contro contro Fazio. Il cholito si sposta il pallone sul mancino subendo però il ritorno anche di Bruno Peres in diagonale, e la dinamica del contrasto è un istantanea del momento sfortunato dei giallorossi: Fazio porta Simeone sull’esterno, l'attaccante viola rimbalza letteralmente spalla contro spalla con Peres e sguscia tra i due difensori di Di Francesco. Solo davanti ad Alisson l'attaccante di Pioli non fallisce l’appoggio in rete (terza rete consecutiva per lui, decima in A), e il punteggio dice 0-2 per i viola. Prima del raddoppio altra chance pericolosa per Dzeko, che sfonda sulla fascia sinistra e arriva a calciare in area: ancora bene Sportiello su di lui. Dunque al 38’ insidioso cross basso e teso di Bruno Peres (migliore dei giallorossi) che nessuno però intercetta a centro area. All’intervallo risultato bugiardo, e Schick è già pronto a fare il suo ingresso in campo nella ripresa.
Forcing Roma
Dzeko uno, Dzeko due e Dzeko tre. Dunque anche Nainggolan. Servirebbe quasi il pallottoliere per contare le occasioni da gol della Roma, tutte rigorosamente fallite. E tutte solo nei primi dieci minuti di ripresa. Il risultato continua ad essere bugiardo, per l'estremo cinismo (con un pizzico di fortuna nel raddoppio) dei viola, e per la mole di gioco costruito dai giallorossi. Pronti e via nel secondo tempo - dopo il cambio Schick per Defrel (malissimo l’ex Sassuolo) - la prima chance è per il solito Dzeko, che raccoglie un cross dalla sinistra in anticipo a centro area: volée quasi perfetta con risposta eccezionale di Sportiello. Poi, al 48’, il bosniaco continua a vestire i panni del grande centravanti, non fosse per la realizzazione finale. Spalle alla porta, il 9 della Roma, protegge palla da campione e arriva al tiro da pochi metri dalla porta, ma questa volta è Pezzella in spaccata disperata a salvare la rete. La terza occasione è su suggerimento di El Shaarawy, con l’esterno destro che finisce alto sopra la traversa. Finita? Neanche per idea, perché anche Nainggolan si divora l’1-2 tutto solo davanti al portiere su inserimento centrale. Ritmo forsennato dei giallorossi, ma i viola tengono.
Tutto per tutto Difra: 4-2-4 con Florenzi
Di Francesco prova dunque a cambiare ancora per tentare di riaprire la partita. La sua mossa si chiama Florenzi, che entra per Strootman, e il modulo diventa un 4-2-4 super offensivo con due punte e proprio Florenzi (con El Shaarawy a sinistra) sugli esterni. La contromossa di Pioli è Milenkovic, che entra per Saponara a fare il terzo centrale, con sempre Laurini e Biraghi sulle fasce: 5-4-1 viola con Simeone unica punta pronto a ripartire. L’innesto giallorosso funziona, e proprio su un cross di Florenzi Schick colpisce la traversa di testa in anticipo a centro area. Sfortuna? Per giudicare basti guardare i trenta secondi successivi, quando anche Fazio colpisce nuovamente il legno sugli sviluppi di un corner. Sono però queste - di fatto - le ultime occasioni per i giallorossi, stremati e senza forze per provare nuovamente a riaprire il match. Finisce 0-2 all'Olimpico. L'Inter può scavalcare la squadra di Di Francesco, e la Lazio pareggiare in classifica a quota 60 proprio prima del derby del prossimo weekend. Fiorentina alla sesta vittoria consecutiva - prima volta nella storia dagli anni Sessanta - e in piena corsa per l'Europa League.