Inter, Spalletti: "Non ci è girata bene. Rafinha in panchina? Era stanco già mercoledì"

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (getty)

L'allenatore nerazzurro dopo il duro KO con il Torino: "Ci sono giorni in cui la palla non entra neanche se la pigi, è andata così: siamo stati meno bravi del solito". Su Rafinha, partito dalla panchina: "In settimana era in difficoltà di fiato. Borja Valero? Non è calato"

TORINO-INTER 1-0: IL RACCONTO

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Una grande occasione persa: l’Inter esce dall’Olimpico di Torino con le ossa rotte. Finisce 1-0 per i granata l’anticipo di mezzogiorno di Serie A, grazie alla rete segnata nel primo tempo dall’ex Adem Ljajic. Nerazzurri incapaci, nonostante le numerose occasioni create durante tutta la partita, di battere il miracoloso Sirigu, aiutato anche dai pali in due occasioni. Amareggiato Luciano Spalletti, che così ha parlato nel post: “Ci sono momenti in cui non va come vorresti neanche se la pigi - ha ammesso - Abbiamo avuto meno bravura, meno pulizia per far circolare la palla, poi abbiamo preso qualche ripartenza che ci ha fatto buttare delle energie importanti, mentre dovevamo comandare di più la partita, soffocando meglio le nostre perdite di palla. Abbiamo giocato delle partite, ci sono gli avversari: quando le cose non girano le cose, non fai risultati”. Come nella situazione del vantaggio del Toro: “Perisic ha fatto una ricorsa e ha rubato palla, il suo tocco dietro non gli ha dato merito per la corsa e l'impegno. È andata in questa maniera”.

"Rafinha era stanco. Borja non è calato"

Spalletti ha poi fatto chiarezza sulla scelta di lasciare Rafinha in panchina: “Viene da due anni in cui non gioca - ha spiegato l’allenatore nerazzurro - In questa settimana si sono giocate tre partite: già mercoledì era in difficoltà di fiato. Quando la partita conta e quando si deve fare la differenza, si mette”. Sul saluto con Mazzarri: “Ha sempre timore anche quando vince, non c'è da aver timore: la partita è finita. Mi dà la manina con la puntina! (ride, ndr). Borja Valero? Secondo me non è calato, l'ho fatto giocare perché stava bene, ha fatto tanti metri: quando uno va a pressare, perde lucidità: ma è il giocatore che è sempre stato e può dare sempre il contributo. Ha equilibrio nel modo di fare”, ha concluso Spalletti.