Milan-Napoli, Gattuso: "La squadra è viva e sta bene. Sarri un maestro"
Serie AL'allenatore rossonero presenta la sfida con il Napoli: "E' una squadra che ti fa venire il mal di testa. Sarri è un maestro, ho solo da imparare da lui". Sul momento del Milan: "Siamo vivi e stiamo bene. Sono orgoglioso di Donnarumma, può diventare il migliore al mondo"
MILAN-NAPOLI, LE PROBABILI FORMAZIONI
Tre punti per continuare a sperare in un piazzamento Champions e per difendere il sesto posto dagli assalti delle inseguitrici: dopo la sconfitta contro la Juventus e i due pareggi consecutivi contro Inter e Sassuolo, il Milan cerca il riscatto contro il Napoli. Esame sicuramente difficile per i rossoneri, che domenica pomeriggio alle ore 15 a San Siro sfideranno la squadra allenata da Sarri impegnata nel duello scudetto contro la Juventus. Un match che l'allenatore del Milan Gattuso presenta così in conferenza stampa: "Per domani non basta solo lo spirito. Ci vuole coraggio, determinazione, organizzazione. Non dobbiamo solo pensare ad avere la faccia incavolata, non basta, serve capire come affrontarli. Sarà necessaria una grandissima prestazione".
"La squadra è viva, sta bene"
Gattuso ha aggiunto: "Alla ripresa degli allenamenti dopo il pareggio con il Sassuolo ho subito parlato con tutti perchè vedevo troppe facce abbattute. Con il Sassuolo abbiamo dato continuità di gioco ma serve migliorare davanti, la squadra però sta bene e non è vero che siamo stanchi. Costruiamo gioco, ci proviamo sempre e non subiamo troppo gli avversari. Tranne l'ultimo quarto d'ora con la Juventus, siamo vivi. Però è normale che raccogliendo due punti in tre partite si veda qualche segno di scoramento, ma non bisogna arrendersi", le parole dell'allenatore rossonero.
"Il Napoli fa venire il mal di testa"
Gattuso parla poi del Napoli, avversario dei rossoneri domenica pomeriggio a San Siro: "Quando si affrontano allenatore big come Sarri, Allegri e Di Francesco, posso solo guardare, imparare e mettere da parte. Sappiamo come gioca il Napoli, è una squadra che venire mal di testa agli avversari, dovremo essere bravi in tutto se vogliamo fare risultato. Ammiro molto il loro palleggio con finalità, sanno dove vogliono arrivare e come farlo. La linee difensiva è uno spettacolo e scappano sempre alla perfezione, se sbagli ci sbatti sempre contro", ha aggiunto l'allenatore del Milan.
"Buffon? Non lo giudico, resta un grande campione. Serve l'utilizzo del Var"
Gattuso che ha poi commentato così la settimana europea che ha visto le squadre italiane protagoniste: "L'ho vissuta con grandissimo orgoglio per il nostro calcio, erano anni che non si vedevano prestazioni così importanti. Sono contento per i miei ex compagni, non giudico Buffon. Da giocatore ho fatto un mucchio di cose anche io quando mi si chiudeva la vena: una testata a Jordan, sugli spalti ad insultare Leonardo, io non posso proprio parlare. Buffon rimane un grande compagno e un grande campione. Quando scendevo in campo da giocatore ero disposto anche a battagliare contro mio padre per contribuire alla vittoria della mia squadra. Giocava il mio gemello Rino e tuttora mi è rimasta questa cosa. Ma spesso provo imbarazzo per certe cose che ho fatto, soprattutto quando le vede mio figlio su internet e nei filmati. Credo sia arrivato il momento di utilizzare il Var, non capisco perchè non si trovi il modo di poterlo sfruttare ovunque. In Europa ci sono degl interessi incredibili e non capisco come non possa esserci", le parole dell'allenatore del Milan.
"Donnarumma può diventare il migliore al mondo"
Gattuso ha parlato poi così di Donnarumma e del momento della squadra: "Sono orgoglioso di Gigio, adesso comincia il bello per lui. Negli ultimi anni ha fatto 100 partite ed è incredibile, ora ha l'obbligo di diventare il più forte al mondo lavorando con serenità. C'è affetto e protezione totale per lui, si fa voler bene e un errore ogni tanto ci sta. Deve alzare l'asticella, ha tutto per diventare il più forte al mondo. Il momento della squadra? Dopo le ultime prestazioni ho visto un po' di tristezza ma dobbiamo continuare, non possiamo lasciare nulla al caso. Sarebbe peggio vedere i miei ragazzi con le infradito e i pantaloncini corti, vederli invece incavolati è un bel segnale". Gattuso che contro il Napoli non potrà contare sulla coppia difensiva titolare, vista la contemporanea assenza di Bonucci e Romagnoli che verranno sostituiti da Musacchio e Zapata: "Ho molta fiducia in loro. Cristian farà il Mondiale tra due mesi, Mateo è un professionista vero e sono tranquillo. Hanno sempre lavorato al massimo, magari avranno delle difficoltà ma sono cose che potrebbero subire tutti. Kalinic in settimana ha avuto un piccolo problema ma è tutto ok, si è sempre allenato. Sta bene, così come André Silva e Cutrone. Anche Suso ha avuto un qualcosina ma è tutto rientrato", ha affermato Gattuso.
"Sarri è un maestro, da lui ho solo da imparare"
"La preparazione atletica a Dimaro uno dei punti di forza del Napoli? Può essere, sì. Noi la prossima estate ci alleneremo a Milanello per 10-12 giorni, poi andremo in America. Il primo blocco di preparazione è importantissimo, mi piace la gestione della preparazione atletica del Napoli.Poco turnover nelle mie scelte? Non è una questione di non avere rincalzi, ma più che altro mi piace consolidare ciò che di buono facciamo. Quando qualcosa va bene, non va cambiato anzi... ci deve essere una certa continuità, non voglio perdere le certezze accumulate fino a questo momento", ha spiegato Gattuso. "Reina? Penso al Milan, a Gigio. Se poi arriverà da noi lo accoglieremo a braccia aperte. Sarri? Lui è un maestro. E' partito dal basso e ha portato qualcosa di nuovo al calcio, oggi è tra i migliori allenatori italiani. Ricordo tanti anni fa, io ero giocatore, lui allenatore, durante una partita contro l'Arezzo non ci fece capire nulla sui calci piazzati della sua squadra. Da lui c'è solo da imparare", ha ammesso Gattuso.