L’allenatore granata ha presentato la sfida con l’Atalanta in conferenza stampa: “. È da considerare una squadra di primissimo livello, noi dobbiamo andare a Bergamo preparati, pensando che dovremo affrontare una big”
Il pareggio col Milan ha accorciato ulteriormente le distanze. E a cinque giornate dalla fine, in caso di vittoria sul campo dell’Atalanta, il Torino si potrebbe clamorosamente rilanciare nel discorso Europa League. Una partita impegnativa, che Walter Mazzarri ha presentato così nella conferenza stampa della vigilia: “Nelle ultime uscite abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare alla pari con chiunque. Purtroppo domani avremo parecchie assenze tra squalificati e infortunati, questo permetterà a chi scende in campo di far vedere quanto vale. Come ho sempre detto la prossima sfida è sempre la più importante, e noi dovremo scendere in campo convinti dei nostri mezzi”. Quanto all’avversario, le qualità sono ben note: “È una squadra che ha fatto cose meravigliose già dall'anno scorso, dispiace che siano usciti dall'Europa per come hanno imposto il loro gioco. È da considerare una squadra di primissimo livello, noi dobbiamo andare a Bergamo preparati, pensando che dovremo affrontare una big. Sono bravi sia a ripartire che a proporre un calcio totale, quindi dovremo fare doppiamente attenzione. Gasperini è un grande allenatore che ha sempre fatto bene quando gli si è stata data la possibilità di lavorare”.
Dubbi di formazione
“Iago Falque lo proveremo oggi in allenamento per vedere se sarà recuperabile, ma è molto in dubbio. Per quanto riguarda Barreca e Obi non saranno disponibili per alcuni problemi muscolari da valutare” ha proseguito Mazzarri. Non poteva mancare una domanda su Belotti, che contro il Milan ha sbagliato un calcio di rigore: “Ci parlo sempre, a livello psicologico gli ho detto che ha tirato il rigore con personalità, nel senso che Donnarumma riesce a coprire tutta la porta; è solo stato sfortunato perchè la palla non è entrata per cinque centimetri. Se un grande attaccante non segna ogni partita vuole anche dire che la squadra non riesce ad aiutarlo a fare gol, non è mai colpa solo di un giocatore”.