Chievo-Inter, Spalletti: "Dobbiamo lottare sempre come dei leoni, a prescindere dalla preda"
Serie AL'Inter resta in scia di Roma e Lazio nella lotta per l'accesso in Champions League: a Verona decidono i gol di Icardi e Perisic. Le parole di Spalletti: "Abbiamo gestito bene la palla, ma nel finale siamo stati approssimativi: non basta la qualità, serve il carattere"
Una vittoria per restare nella scia di Roma e Lazio, con brivido finale. L'Inter passa a Verona contro il Chievo grazie alle reti di Icardi e Perisic, nonostante nel finale si complichi un po' la vita e rischi anche di buttare via due punti: il gol di Stepinski al 90' regala un recupero ad alta tensione, ma al Chievo non riesce l'aggancio. Luciano Spalletti, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, ha commentato così la partita: "Siamo entrati in campo non riuscendo a dominare subito un Chievo risalito in condizione e in forma. Noi siamo stati un po' titubanti nel prendere delle decisioni, ma quando siamo saliti come gioco e abbiamo gestito la palla, la partita l'abbiamo fatta bene, anche se in chiusura dell'azione a volte non abbiamo scelto benissimo. Meglio nel secondo tempo, con l'opportunità anche di chiuderla prima. Nel finale invece non tanto bene, perché non siamo saltati addosso all'avversario, e abbiamo concesso loro di buttare la palla dentro l'area. Non siamo stati capaci di gestirla e uscire, potevamo evitarci questi sette-otto minuti, ma tutto sommato è una vittoria importante in un campo difficile".
"Rafinha oggi il migliore"
Spalletti poi si concentra sulla prestazione dei singoli: "Icardi va ad analizzare i suoi comportamenti e trova dove migliorare per il bene della squadra: come ha detto, quello che conta non sono i suoi gol, ma i punti della squadra. Lui è l'anello di congiunzione tra l'essere schiacciati e alleggerire la pressione per ripartire. Brozovic? Ha fatto la differenza la continuità che ha avuto nella copertura del campo - prosegue Spalletti - ha fatto tantissimi metri quasi sempre con lucidità e qualità ed è stato aiutato dai rientri di Perisic. Rafinha oggi meglio di tutti, grande partita la sua. Teneva palla e faceva salire la squadra portando in giro due tre avversari". In assenza di Gagliardini, è forse Vecino quello più indicato ad affiancare il croato: "Sì, è la coppia che si completerebbe meglio, però Borja oggi ha giocato una buona partita. Vecino ha ancora un po' di infiammazione. Ma negli ultimi due allenamenti si era messo a disposizione della squadra anche se era normale che oggi, con questo clima, non fosse al meglio". L'allenatore nerazzurro in fine analizza alcuni pregi e difetti dei suoi, anche in relazione alla lotta con Lazio e Roma per la Champions: "Abbiamo dei momenti dove diventiamo approssimativi. Andiamo un po' in difficoltà sui confronti fisici, perché sotto l'aspetto caratteriale ci dobbiamo sforzare di essere quelli lì e non ci viene naturale. La qualità tecnica è ok, ma ci vuole anche carattere e il saper reggere botta. Sarà decisiva con la Lazio? No, ogni partita lo sarà: c’è un detto che dice che il leone ci mette la stessa forza a prescindere dalla grandezza della preda, quindi dovremo mettere lo stesso agonismo e la stessa volontà contro tutti".
Icardi: "Vittoria pesantissima? Conta solo andare in Champions"
Non soltanto l'allenatore nerazzurro, al termine del match contro il Chievo è intervenuto ai microfoni di Sky Sport anche Mauro Icardi, che siglando il momentaneo vantaggio dell'Inter ha raggiunto quota 26 reti in campionato. "Quella di oggi è una vittoria pesantissima in chiave Champions? Tutte le partite sono pesantissime. Alla fine bisogna vincere e nel campionato italiano non è mai facile farlo - ha detto Icardi -, soprattutto quando si affrontano squadre che si chiudono bene come il Chievo. Nel complesso la partita è stata buona, peccato però per i quindici minuti finali in cui abbiamo rischiato, regalando una speranza al Chievo. La rabbia di Spalletti? E' normale, non si può rischiare in una partita nella quale abbiamo creato tante occasioni per chiudere ed amministrare il risultato. Invece abbiamo lasciato la partita aperta, per questo è normale che l'allenatore fosse arrabbiato". Nel prossimo turno la sfida contro la Juventus: "Sappiamo perfettamente che tipo di responsabilità abbiamo - ha concluso l'attaccante nerazzurro -, affrontiamo contro una grande squadra ma abbiamo già dimostrato di poter giocare contro tutti. Abbiamo la squadra per giocarcela alla pari, quindi cercheremo la vittoria perchè alla fine quello che conta è andare in Champions League. Questo obiettivo passa anche dalla partita con la Juve".