Domani i bianconeri hanno il primo matchpoint: se battono il Bologna e il Napoli non vince col Torino sarà il settimo scudetto consecutivo. L’allenatore ha presentato la partita nella conferenza stampa della vigilia
A pochi passi dallo scudetto. La Juventus è pronta a blindare il settimo successo consecutivo nel campionato italiano, e per farlo deve battere domani sera il Bologna nel secondo anticipo del sabato, alle 20:45 all’Allianz Stadium. Massimiliano Allegri ha presentato così la sfida in conferenza stampa.
Come si convive con queste polemiche?
"Si convive e basta, la Juventus fino a questo momento ha fatto 88 punti, qualcuno in più dell'anno scorso. E il campionato è ancora aperto grazie al Napoli. Questi punti sono frutto del lavoro e della voglia di raggiungere gli obiettivi. Siamo a 20 giorni dalla fine della stagione e domani abbiamo una partita che dobbiamo vincere per preparare meglio la Coppa Italia di mercoledì. Il Bologna gioca bene e ha qualità, verrà qui per fare l'impresa, quindi dobbiamo avere grande determinazione e rispetto, facendo tesoro di ciò che abbiamo passato, vedi Crotone. I ragazzi l'hanno capito, ora c'è anche l'entusiasmo che non deve cadere nella presunzione o nella superficialità".
Dybala sarà titolare?
"Giocano lui e Higuain dall'inizio, sono quelli che in queste partite devono fare i gol scudetto".
Quanto l'ha infastidita la strumentalizzazione del suo colloquio con Tagliavento?
"Relativamente, in Italia piace fare un po' di commedia, e direi che in questa settimana è stata lunga. Il campionato non è stato chiuso e finché non abbiamo certezze matematiche non possiamo mollare una virgola. I numeri che stiamo facendo sono importanti, perché con questi punti l'anno scorso avremmo vinto il campionato".
Dopo quanto visto in Europa, il VAR è un’urgenza?
“No, ma è uno strumento che aiuta molto se usato con criterio e in Italia dopo un fisiologico periodo di adattamento siamo migliorati molto. Poi voglio fare i complimenti alla Roma per la partita che ha fatto. Alla fine il calcio italiano negli ultimi quattro anni ha avuto diverse squadre che sono andate avanti in Europa e penso che ci sia più negatività del dovuto in questo senso”.
Psicologi del calcio hanno detto che il 70% dipende dalla testa.
“È vero, ti fa fare tutto. La punizione a Milano è stato uno schiaffo che non ci aspettavamo, ora però dobbiamo dare un segno di solidità. L’Inter poi credo abbia fatto la miglior gara sul piano dell’intensità dall’inizio della stagione”.
Le voci sul suo futuro all'Arsenal sono fondate?
"Sono legato alla Juventus e sto bene qui, non c'è altro da dire. L'unica cosa che conta è il settimo scudetto e poi la Coppa Italia, che sarebbe un'altra bella soddisfazione".
Come sta Mandzukic? C’è qualcun altro che deve rifiatare?
“Rifiatare no, perché abbiamo giocato sabato. Mandzukic non ce la fa, così come De Sciglio, Chiellini e Sturaro, poi abbiamo Pjanic squalificato. Ma gli altri ci sono tutti”.
Qual è la situazione in difesa?
“Abbiamo Barzagli, Rugani, Howedes e Benatia, di questi ne giocheranno due o tre, vedremo domani”.
Bernardeschi potrà partire titolare?
“No, non ha ancora i 90 minuti nelle gambe ma sta crescendo molto nell’ultimo periodo dal punto di vista caratteriale e questo è importante”.
La Juventus ha le mani sullo scudetto adesso?
“Non siamo solidi, abbiamo preso sei gol in quattro partite, quindi mi aspetto una partita seria”.
Cosa c’è da registrare che non va?
“Subiamo troppi tiri, dobbiamo essere tutti disponibili a fare la fase difensiva. A Madrid il rigore nasce da una disattenzione su un fallo laterale e anche col Napoli ci siamo distratti troppo”.
In Germania dicono che Dybala possa essere il dopo Lewandowski.
“Non sono io ad autorizzare la cessione, ma ne dobbiamo sempre parlare con la società. Paulo può diventare un giocare di livello mondiale e poi parlare ora di calciomercato non ha senso”.
Chi giocherà domani al posto di Pjanic?
“Uno tra Marchisio e Bentancur. Poi ci sarà anche Buffon e lo schiererò anche per la Coppa Italia”.