Milan-Hellas Verona, Gattuso: "Guai a pensare alla finale con la Juve. Mercato? Cerco leader"

Serie A
Gattuso, Milan (Ph Twitter AcMilan.com)

L'allenatore rossonero: "Contro l'Hellas serve la testa giusta, vietato pensare alla Juventus. Var? Cancella gli equivoci e funziona. Bonaventura via? Sta discutendo il rinnovo, dal mercato voglio gente esperta, leader che sappiano giocare a calcio. Kalinic? Non si può trattare la sconfitta e la vittoria allo stesso modo"

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I tre punti conquistati contro il Bologna nell'ultimo turno di campionato, adesso la sfida contro l'Hellas Verona: un'altra tappa per provare ad avvicinare l'Europa, obiettivo rossonero in questo finale di stagione. Una gara, quella che si disputerà a San Siro sabato con fischio d'inizio alle ore 18, che l'allenatore del Milan Gattuso presenta così in conferenza stampa: "Una settimana fa queste mura ancora tremavano, ora non dobbiamo ripetere l'errore fatto contro il Benevento. Ci giochiamo l'Europa League, non possiamo sbagliare. Priorità a domani e poi avremo quatto giorni per preparare la gara con Juventus: avremo tempo per pensare alla sfida di Coppa Italia. La storia ci dice che con le piccole fatichiamo, ecco perchè contro il Verona ci vuole testa e massimo sforzo. Bisognerà giocare bene domani, questa settimana ho visto la squadra brillante e più libera dopo la vittoria con il Bologna. Come vivo questa settimana? La sento molto e la vivo col mio solito stato d'animo. Ora sono concentrato su come finire la stagione, senza ascoltare le chiacchiere: sento che si parla tanto di mercato, ma da parte di tutti noi c'è solo l'obiettivo di chiudere in bellezza la stagione facendo qualcosa di importante e poi vedremo", le parole dell'allenatore rossonero.  

"Verona? Giusto atteggiamento e spirito di rivalsa"

Gattuso analizza il momento della squadra: "Contro il Bologna non abbiamo fatto una grandissima partita, non mi è piaciuto per nulla aver sprecato tanti gol, ero contento per le occasioni create e lo abbiamo fatto sempre con la squadra compatta, con verticalizzazione rapide. In questo momento però la cosa più importante è dare tutti il massimo e giocare da squadra. Non dobbiamo pensare che non stiamo bene fisicamente, è così per tutti a due settimane dalla fine del campionato, l'importante sono mentalità e voglia. Contro il Sassuolo abbiamo fatto una grandissima partita, non dobbiamo commettere l'errore fatto invece nella gara contro il Benevento, dobbiamo ragionare col collettivo e non come giocatori individuali: poi ci deve essere nella squadra lo spirito di rivalsa, io ricordo bene come sono stato nei giorni successivi la figuraccia fatta al Bentegodi", ha ammesso l'allenatore del Milan.

"Il Var funziona, l'Uefa sembra voglia farsi male da sola"

L'allenatore del Milan esprime il proprio pensiero in merito all'introduzione del Var nelle competizioni europee: "Io posso parlare da uomo di sport e dire che il Var cancella gli equivoci e funziona. Non capisco come l'UEFA possa farsi male da sola, c'è in ballo denaro e molto in gioco. È una cosa che funziona, perchè non averlo nelle coppe europee? Vorrei dire tante cose ma non sta a me giudicare, faccio l'allenatore del Milan e devo pensare ad altro. Però ripeto, con il VAR le situazioni si giudicano in un secondo, anche perchè non capisco cosa fanno gli arbitri di linea ad esempio, visto che la loro è una zona buia. Io mi chiedo, perchè pagare gente in più quando basterebbe uno schermo?".

"Bonaventura via? Discute il rinnovo. Mercato? Cerco leader"

"Bonaventura? Cosa dovrei dire? Lui ha un contratto, quando si giocano 50 partite è normale avere alti e bassi ma lui non ha mai detto di voler andare via. Nemmeno la società mi ha mai detto che lo voglia vendere, anzi penso stiano parlando del rinnovo. Io l'ho sempre fatto giocare perchè so cosa può darmi, c'è enorme fiducia in lui", ha ammesso Gattuso. "Romagnoli? Ha fatto tutto con i compagni, può essere della gara ma vediamo domani. Il mercato? Ho sempre detto che per migliorare questa squadra servano tre o quattro giocatori. Siamo giovani, per alzare l'asticella serve spirito e mentalità, gente abituata a un certo tipo di gare. Può essere vero che stiamo cercando gente di esperienza ma non basta, cerco leader e gente che sappia giocare a calcio", le parole dell'allenatore del Milan.

"A volte in campo ognuno fa quello che vuole e non va bene"

"Molte volte pensavo di aver trasmesso la menatlità giusta alla squadra e invece abbiamo perso, con il  Benevento non mi è riuscito bene. Poi devo analizzare il perchè di certe gare e mi faccio un esame di coscienza, perchè quando si perde la responsabilità è più la mia che loro. In questo momento mi sono interrogato spesso se si possa fare di più, farli lavorare meglio. Se devo paragonare Calhanoglu con Borini sono giocatori totalmente diversi a livello tecnico-tattico, anche se fanno lo stesso ruolo. In non ho mai parlato di impegno che manca, ma di interpretazione sbagiata. Noi dobbiamo giocare le partite come le prepariamo, invece a volte quando siamo in campo qualcuno fa le cose come vuole e non va bene. A Bologna avete visto qualche movimento diverso, ma è normale perchè anche gli altri ti studiano e quindi prepari cose diverse. Cutrone ad esempio ha fatto cose diverse a Bologna, ma ha sbagliato qualche cosa che non andava sbagliata, ma è un ragazzo e dobbiamo ancora lavorare", ha aggiunto Gattuso.

"Biglia? Ad avercene di gente come lui"

Gattuso ha poi analizzato la situazione di alcuni singoli: "Gustavo Gomez doveva andar via ma non ci sono state più le condizioni. Parlo spesso con lui e si allena sempre bene, davanti ha giocatori che mi danno più affidamento ma tra di noi c'è un grandissimo rapporto. parliamo anche di calcio sudamericano. Le condizioni di Biglia? Ad avercene gente come Lucas. Nel calcio c'è gente brava e meno brava, poi ci sono gli atleti, i professionisti e i campioni che sanno come vivere questo mondo. Lui è un pazzo scatenato, vuole lavorare sempre e stare sempre con noi. Questo è lo spirito che voglio, per me è fondamentale e così devono essere, un segnale per tutti. Mi strappa un sorriso perchè è ancora un po' 'storto' ma vuole esserci comunque. Parlando seriamente, è ancora lontano dallo stare bene. E ne approfitto per dire una cosa: ne ho sentite troppe su di lui. È forte, ha grande mentalità, non a caso è un punto fermo dell'Argentina", le parole dell'allenatore del Milan.

"Kalinic? Non si può trattare la sconfitta a la vittoria allo stesso modo"

"Con Kalinic vado d'accordo, ci parlo spesso, ma ci sono momenti in cui non ci può dimenticare che indossiamo una maglia storica e che ci sono dei doveri. Non si può trattare sconfitta e vittoria allo stesso modo, quando si perde deve bruciare, vincere e perdere non è la stessa cosa. Adesso si allena con grande professionalità, si ferma a fare qualcosa in più e mi fa piacere, poi è un dato di fatto che ci mancano i gol, ma dobbiamo fare qualcosa di più per metterlo in condizione di segnare", ha detto di Gattuso. Che ha affrontato anche l'argomento Mastour: "Ultimamente ci ho parlato spesso, l'ho anche minacciato per essere più famoso per i video che per il calcio. Infatti ora video non ne fa più. Negli ultimi mesi ha migliorato alcune cose in allenamento e avevamo deciso anche di farlo giocare in Primavera. Ha 20 anni e secondo me deve far tesoro dei suoi errori. Ha dei colpi ma deve giocare con continuità, si vede che ha perso le distanze del campo di gioco. Un po' di miglioramenti li ho notati però".