Napoli, De Laurentiis: "Altro che Orsato, la squadra è stanca. Sarri? Spero resti, ma se va via siamo pronti"

Serie A

Il presidente del Napoli parla di arbitri, Sarri e mercato: "Non mi sento derubato, la squadra è arrivata stanca alla fine del campionato. Avremmo dovuto ruotare meglio gli uomini, è stato un errore anche uscire dall'Europa. Sarri? Spero resti, ma se dovesse andare via non rinuncio agli 8 milioni della clausola. Conte? È un colonnello. Mercato? Abbiamo preso un attaccante da 20 gol. Bisogna riformare il sistema. La Juve crea sudditanza e con Calciopoli si è andati leggeri, non si è risolto nulla"

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Aurelio De Laurentiis torna a parlare. Dopo un lungo silenzio e l'assenza in occasione dopo le ultime partite del Napoli, ecco una lunga intervisa, nel suo stile, con concetti chiari ma sempre pungenti. Toccando tantissimi argomenti: dalla corsa scudetto a Maurizio Sarri, passando per gli arbitri e il mercato. "Non credo che il campionato sia stato falsato – ha dichiarato – Credo che invece la squadra abbia dovuto anticipare il ritiro per il preliminare di Champions e abbiamo finito prima il carburante. A meno che non adoperi tutti i calciatori della rosa, in certi momenti di stagione si poteva prendere fiato per preparare al meglio il finale. Ma se giochi sempre con gli stessi... Per esempio, se non avessimo perso Ghoulam non avremmo mai visto Mario Rui che invece è stato molto bravo. Ma il campionato non è stato falsato, sabato sono successe tante cose perché si può anche dire che le scelte di Spalletti hanno deciso la partita. Negli ultimi cinque minuti ha fatto uscire Icardi e chi è entrato non aveva la stessa tensione di chi è uscito. Non mi sento derubato sabato, ma ci sono state altre partite in cui il VAR è stato usato male e quegli episodi ci avrebbero permesso di aumentare il distacco".

"Squadra stanca, bisognava ruotare gli uomini. Un errore lasciare le coppe"

Poi De Laurentiis torna su Sarri e sul mancato utilizzo dell'intera rosa: "Non è colpa sua, ma è il calcio che italiano che consuma perché incontri sempre le stesse squadre. Mentre l'Europa è più allettante, solo noi ce ne siamo allontanati con quella partita col Lipsia dove erano state date indicazioni sbagliate. Al ritorno poi abbiamo dimostrato il nostro valore e stavamo anche per rimontare. In questi ultimi anni col lavoro che abbiamo fatto siamo arrivati a decine di milioni di tifosi nel mondo e 120 milioni di simpatizzanti , un fenomeno in crescita da due stagioni. Non posso rimproverarmi nulla, non ho paura di andare avanti. Tolti i tre anni per arrivare in A, sono 11 anni che il Napoli è in Europa, nemmeno la Juve ha fatto tanto. Continueremo a crescere. Magari se non avessimo avuto gli infortuni di Ghoulam e Milik avremmo vinto. Mi si rimprovera di non aver comprato nessuno, ma il tifoso non vive la quotidianità. Abbiamo dovuto cedere Giaccherini e Maksimovic perché non giocavano, potevamo prendere Inglese ma Sarri l'avrebbe utilizzato? Per vincere lo scudetto bisogna far girare la rosa e non avere incidenti. Anche Verdi non è voluto venire, nonostante un'offerta incredibile, perchè aveva paura di non giocare. In alcuni momenti i calciatori sono stati spremuti, bisognava utilizzare tutti e 25 i giocatori della rosa e avremmo potuto anche migliorare il nostro vantaggio".

"Sarri? Dipende da lui, ma non rinuncio alla clausola"

Parole che riaccendono il dibattito sul futuro di Maurizio Sarri: "Non dipende da me, ma da lui – prosegue De Laurentiis – Spero non vada via, sento che non accadrà. Ma se qualcuno dovesse pagare gli 8 milioni della clausola, ce ne faremo una ragione. E se lui vorrà andare via perché ha perso l'entusiasmo, farò altri ragionamenti ma senza rinunciare alla clausola. Del contratto ne ho già parlato con lui varie volte, ma mi ha chiesto di aspettare la fine del campionato. Lo rispetto, per assecondare la sua scaramanzia non sono andato neanche allo stadio perchè più volte che ho visto la partita a Los Angeles il Napoli aveva vinto. Sarri con me non avrà problemi, ma mi attendo presto un chiarimento su cosa vuole fare. Se non avrà voglia di applicarsi con me sul futuro azzurro ce ne faremo una ragione, per questo motivo abbiamo perso anche Higuain che avrei tenuto. Sarri sa di essere a casa sua".

"Sarri via? Abbiamo osservato già tanti allenatori, Conte un colonnello"

E se Sarri dovesse andare via? "Ce ne sono tanti disponibili e il Napoli un forte attrattore – spiega – Si tratta di non sbagliare le scelte e abbiamo già osservato tanti allenatori in giro per l'Europa, in Portogallo, Spagna, Inghilterra, Francia e Russia. In Italia c'è Giampaolo che fa un calcio simile a quello di Sarri, mentre Inzaghi è un innovatore e Semplici sta facendo bene con una neopromossa. Poi c'è Conte che è un mio amico, è un colonnello. Ma non ha gradito quando gli ho detto no a un'offerta di 58 milioni per Koulibaly. A Spalletti ho pensato 3 anni fa mentre Benitez ha bisogno di stare vicino alle figlie e lo rispetto. Quando era con noi ero affascinato dai suoi discorsi, prima delle partite lo stavo ad ascoltare negli spogliatoi e ho sbagliato a non filmarlo mai. Ma è andato via perché non riusciva a stare lontano dalla famiglia".

"Rivoluzione sul mercato? No. Già preso attaccante da 20 gol"

Sul mercato, De Laurentiis aggiunge: "Non credo ci sarà la rivoluzione, abbiamo già giocatori importanti con delle clausole. Già con Giuntoli ci stiamo muovendo per trovare calciatori forti, posso dire che abbiamo preso un giocatore che ha segnato già 20 gol nel suo campionato ma non posso dire il nome. Non staremo a guardare, quando mi muovo lo faccio in modo pesante. Se fossi stato a Castel Volturno, Younes non sarebbe mai andato via. Portiere? Mi piace molto Rui Patricio e abbiamo parlato anche con gli agenti di Leno. Non credo verrà Perin. Stiamo programmando la prossima stagione, al di là di chi sarà l’allenatore. Mercato senza parlare con Sarri? Sì, perchè tanto lui chiede i campioni per farli giocare. Quando è venuto ha trovato gente come Insigne, Mertens e Callejon, calciatori già pronti".

"Juve crea sudditanza, con Calciopoli si è andati leggeri"

De Laurentiis poi parla di tutto il sistema arbitrale: "Sono stati fatti degli errori, ma non mi va di andare contro il VAR perchè ne sono un sostenitore. Ma va sfruttato in maniera migliore, perchè il giudice deve essere inappellabile. E perchè ciò accada, non ci deve essere un arbitro ma un tecnico, uomini al di sopra di ogni sospetto. Il VAR deve costituire un controllo matematico, l'ultima inappellabile decisione e stop. Poi darei due possibilità di utilizzo agli allenatori per ogni tempo, in modo da togliere ogni dubbio. Nicchi ha difeso la casta, ha parlato da politico. Gli arbitri andrebbero selezionati e al terzo errore dovrebbero stare fuori. Sudditanza per la Juventus? C'è sempre stata, parliamo della squadra della famiglia più potente d'Italia. Con Calciopoli non si è risolto nulla, anzi si è andati leggeri per non schierarsi contro Agnelli e la Fiat. Bisogna essere credibili, avere una struttura che inviti un bambino a giocare a calcio invece di stare davanti ai videogiochi. L'Eca deve visionare, pagare l'UEFA e far dipendere da sé la FIFA. Infantino studia il Mondiale e noi club dobbiamo prestare i nostri 6 mila atleti alle Nazionali. Se dobbiamo fare il circo per far guadagnare FIFA e UEFA non ci sto, perchè devono essere loro a decidere quanto guadagniamo dalla Champions e come funziona il sorteggio? E guarda caso poi prendiamo sempre Real Madrid e Barcellona noi italiane...”. E ancora: “Il problema però è internazionale, come si fa a non vedere i rigori di Roma e Bayern? Viene naturale spostare i pensieri su altri campi. E Collina è contro di noi, è un nostro nemico".