Calciomercato, indovina chi? Il nuovo gioco degli allenatori

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Panchine di Serie A ed estero, la Nazionale al centro di tutto: anche in Italia si muove il mercato degli allenatori. Allegri, Ancelotti, Inzaghi, Sarri, Giampaolo e Conte: tutti al loro posto anche l'anno prossimo o le panchine di Juventus, Napoli e non solo cambieranno proprietario e protagonista?

PANCHINA NAZIONALE: CONTO ALLA ROVESCIA PER MANCINI, MA...

Dimenticate Monopoli o Risiko. Il gioco di società più complesso che si ricordi ha come protagonisti non case o carroarmati, ma gli allenatori di Serie A e non solo. Perché se il calcio è il gioco più bello del mondo, il calciomercato delle panchine 2018 rischia davvero di avvicinarsi e di molto. Nomi altisonanti, per squadre e attori in campo: dalla Juventus al Napoli, da Allegri a Sarri. Non è la lotta Scudetto, è l' Indovina Chi delle panchine. Ma chi fa la prima mossa? Attorno al tavolo del gioco in questione siedono molte squadre d'Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Russia e si vedono anche sedie vuote che a sensazione troveranno altri ospiti. Tutti cercano tutti, le reazioni sono concatenate.

Juventus

La Juve valuta, con Massimiliano Allegri, se portare avanti insieme la ricostruzione necessaria oppure no. Premessa dovuta: l'ex Milan a Torino sta benissimo, punta al quarto "Doble" consecutivo e si vedrà afine stagione con la società per pianificare il futuro insieme. Le possibilità di un addio, comunque, ci sono, nel caso in cui dovessero esserci differenze di valutazione degli obiettivi per gli anni a venire. In caso di separazione, le ipotesi nei mesi scorsi hanno portato a valutare Simone Inzaghi, allenatore che però gode di grande stima a Formello.
Per la Lazio, infatti, è un punto fermo del progetto, viste le due grandissime stagioni sulla panchina biancoceleste. La società di Lotito considera Inzaghi il legittimo proprietario della panchina per la stagione 2018-2019, ma se dovesse arrivare una chiamata da una big porterebbe la Lazio a valutare profili come quello di Marco Giampaolo.
Un altro nome che è circolato in ambienti juventini è quello Carlo Ancelotti, profilo che sa di suggestione negli ambienti bianconeri. Come vice, l'ipotesi Pirlo, ma si tratta di una eventualità legata al passato, perché la sensazione è che se la Juventus e Massimiliano Allegri dovessero decidere di separarsi, il club bianconero virerebbe su un profilo diverso da quello dell'ex Bayern.

 

Napoli

Da Max a Maurizio, si resta in Toscana. Dalla Juventus al Napoli, poi, il discorso non cambia, perché anche in casa azzurra sono in corso delle valutazioni che riguardano la panchina. Sarri a Napoli ha fatto non bene, di più, ma Aurelio De Laurentiis e l'ex Empoli non è detto che rimangano insieme anche il prossimo anno. Il contratto da 1.4 milioni di euro più 0.5 di bonus verrà a prescindere adeguato: la proposta presidenziale di rinnovo è da 3 milioni di euro più uno di bonus legato alla partecipazione in Champions League. E’ sicuramente un’ottima proposta ma Sarri ancora non ha risposto e nel frattempo c’è lo spazio per eventuali pretendenti. Quella più intrigante sarebbe il Chelsea che sarebbe anche disposta a pagare la clausola rescissoria da 8 milioni di euro (entro fine maggio). Senza dimenticare le varie telefonate fatte dal Monaco e Borussia Dortmund, non affascinanti come i Blues.
A Londra almeno fino a fine stagione, con un ricco ingaggio da 11 milioni di euro l'anno, c’è Antonio Conte. Sarebbe suggestivo ed economicamente clamoroso che Blues e azzurri si scambiassero gli allenatori, visto che l'ex Juve e Nazionale potrebbe essere un’idea di De Laurentiis. Conte era già stato nei pensieri di De Laurentiis già all'epoca dell'accordo con Rafa Benitez. Ora i contorni economici (e l’ascesa internazionale di Conte) riconducono l’operazione più a sogno che a concretezza.
Naturalmente non è l’unico nome accostato al Napoli: il più gettonato è Marco Giampaolo, già indicato come successore di Sarri ad Empoli, proprio quando Maurizio firmò per il Napoli. A Napoli insomma vengono valutate variabili di ogni tipo, dallo stipendio al progetto tecnico da condividere in modo quasi simbiotico con l'allenatore, per arrivare infine a decidere come continuare il progetto.

 

Nazionale ed estero

Ma chi si muove? Mancini sarà probabilmente il primo. Ultima di campionato in Russia, il 13, poi i saluti e la vera trattativa con la Nazionale su progetto e stipendio: l'offerta è di 1,7 mln più 1 di bonus a qualificazione per l'Europeo raggiunta, magari da ritoccare verso l'alto. In caso di mancato accordo (anche per i problemi contrattuali legati allo Zenit), il piano alternativo sarebbe Claudio Ranieri. Sicuri di restare al proprio posto sono invece in pochi: nemmeno Zidane lo è: molto, forse tutto dipenderà dalla Champions. Le panchine al momento senza un proprietario sono l'Arsenal, che pensa seriamente a Luis Enrique e il Psg, vicinissimo a Thomas Tuchel. Entrambi i club scrutano gli avversari e sondano: lo hanno fatto anche con Allegri, specialmente i londinesi. Quella Londra dove potrebbe andare anche Maurizio Sarri. Così si torna all'inizio della storia: chi fa la prima mossa? Juventus, Napoli, o una sorpresa dall'estero? Magari da quella Inghilterra che, come fatto dal Chelsea con Conte nel 2016, punta all'Italia per ripartire. Panchine girevoli, mercato che inizia. E non è solo un gioco da tavolo.