Milan-Fiorentina, Gattuso: "Il sesto posto cambia la vita, se vinco faccio 30 chilometri a piedi"

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L'allenatore rossonero alla vigilia della sfida con la Fiorentina: "Il nostro campionato inizia adesso, arrivare al sesto posto ti cambia la vita e la prossima stagione: se vinciamo faccio 30 chilometri a piedi. La differenza con le altre squadre ci sta, non dimentichiamo da dove siamo partiti e i punti persi. Futuro? Arriveranno massimo 3 o 4 rinforzi. E la chat campioni del mondo con Nesta, Inzaghi e Buffon..."

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Ultima giornata di campionato, il Milan ospita la Fiorentina per difendere il sesto posto dall'attacco dell'Atalanta. Rossoneri già sicuri della qualificazione in Europa League, ma chiamati a confermarsi nell'attuale posizione per evitare un'altra estate condizionata dai preliminari. Una differenza importante, sottolineata anche da Gennaro Gattuso: “Domani inizia il nostro campionato, dobbiamo ripartire da questa partita e non è una frase fatta – ha dichiarato in conferenza stampa l'allenatore rossonero – Non sarà facile, ma dalla gara con la Fiorentina riparte il nostro campionato. Può cambiare molto fare preparazione o meno, il sesto o il settimo posto ti cambia la vita per gli allenamenti, le vacanze e le tournée. Per questo sono molto preoccupato, anche perchè la Fiorentina non ha nulla da perdere e la tensione l'abbiamo tutta noi. Se vinciamo faccio 30 chilometri a piedi. Ho visto la squadra concentrata, ma sono convinto che faremo molta fatica. La Fiorentina ha qualità, quando attacca la profondità fa paura. La classifica? C'è differenza con le altre squadre, non dimentichiamoci da dove siamo venuti. E anche io ho perso tanti punti per strada, basti pensare ai 5 col Benevento. Ma ci siamo meritati questa classifica. Non dimentichiamoci che abbiamo giocato 57 partite, forse avrei fatto riposare di più qualche giocatore ma non avevamo una rosa lunga per farlo. Futuro? Non arriveranno più di 3 o 4 rinforzi, serve gente d'esperienza perchè manca malizia".

"Suso assenza pesante, Donnarumma patrimonio della società"

Contro la Fiorentina senza Suso: "Ha una piccola lesione, ma non ci sarà. Sappiamo che per noi è importantissimo, ma chi va in campo dovrà battagliare perchè abbiamo bisogno di una vittoria. Donnarumma? Non tira maglie ai tifosi, non è che è stata rifiutata. Ci sta che commetta qualche errore, va capito e lasciato tranquillo. E' un patrimonio della società, poi decideranno lui e il club cosa fare. Montolivo? E' stato capitano e ho un rapporto schietto con lui, tante volte si vedeva che non era felice ma non posso rimproverargli nulla. Da giocatore esperto non doveva fare quel fallo, ma è capitato anche a me". Si chiude un altro campionato vinto dalla Juve: "Ha programmazione e compra calciatori, inarrivabile per struttura e progetto. Non è forte solo in campo. Supercoppa? Sarà bello e affascinante affrontarli di nuovo, ma pensiamo alla Fiorentina. Sono orgoglioso di allenare il Milan, San Siro e Milanello sono casa mia. Mi sento un tifoso, ma la mia delusione è stata non aver regalato ai tifosi una gioia nella finale di Coppa Italia". Poi un pensiero su de Vrij: "E' un professionista, farà una grande prestazione e il giorno dopo saluterà tutti. Non vedo motivi per fare polemiche, solo in Italia facciamo così".

"La chat campioni del mondo tra Nesta, Inzaghi e Buffon..."

Poi qualche aneddoto sui campioni del mondo del 2006, anche in attesa della sfida Inzaghi-Nesta in Serie B per Venezia-Perugia: "Abbiamo una chat di campioni del mondo non si ferma mai, cazzeggio puro. Abbiamo già iniziato a prenderci in giro. Materazzi capo banda. Nesta è più magro adesso di quando giocava. Pippo anche? Lui non mangia mai, lasciamo stare. In questa chat c’è anche Buffon. In questi giorni gli abbiamo fatto i complimenti per tutto quello che ha vinto. Gli abbiamo scritto che non molla mai. Con Gigi c’è un grandissimo rapporto. È quello che scrive meno, non è molto tecnologico. Ma va bene. Un po’ come me".