L'allenatore dello Jiangsu fa sognare gli interisti: "Vi svelo i progetti di Mr Zhang"

Serie A

L'altra squadra del gruppo Suning è in Italia per un mini-ritiro in Toscana, poi si sposterà a Milano per entrare in contatto con il mondo Inter. Cosmin Olaroiu, allenatore dello Jiangsu, ha parlato alla Gazzetta dello Sport

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Jiangsu e Inter, due squadre una proprietà. Quella del Gruppo Suning, cui fa capo Zhang Jindong. E proprio la squadra cinese "sorella" di quella nerazzurra si trova in Italia, per un mini-ritiro estivo in Toscana. Poi entrerà in contatto con il mondo Inter a Milano. E la presenza dello Jiangsu è stata l'occasione per Cosmin Olaroiu di parlare alla Gazzetta dello Sport e "svelare" i progetti di Mr.Zhang: "Sono stato a cena con lui - ha detto Olaroiu - e abbiamo parlato anche dell'Inter. Zhang mi ha detto che l'Inter non può passare in un attimo da zero a cento, ma che ci vuole tempo e che gli investimenti vanno fatti gradualmente. Ha aggiunto - ha continuato l'allenatore rumeno - che è entrato nel calcio italiano con questa filosofia e che nel giro di due anni l'Inter sarà pronta per vincere: lui ragiona così". Olaroiu ha poi parlato anche delle competenze calcistiche di Zhang: "Non abbiamo mai affrotato aspetti tattici, ma mi ha proposto un ottimo giocatore per il mercato. Ha però accettato che lo bocciassi, perché per me non adatto al progetto tecnico. Quindi Zhang ha sì competenze, ma anche rispetto dei ruoli".

"L'Inter sarà protagonista in campionato e in Champions"

Un obiettivo dell'Inter è stato Ramires, centrocampista dello Jiangsu: "A quei tempi non ero l'allenatore, ma oggi non mi risulta che interessi all'Inter". Poi, le parole su Spalletti: "Mi piacerebbe parlarci, fa giocare all'Inter un calcio moderno. Sono convinto che l'anno prossimo i nerazzurri saranno protagonisti in campionato e in Champions". Infine, Olaroiu traccia un'importante differenza tra il calcio europeo e quello cinese: "Qui non è detto che i top manager funzionino, perché bisogna essere consapevoli che qui i giocatori non sono pronti tatticamente e tecnicamente. Serve un lavoro più psicologico, oltre che sulla qualità. I calciatori cinesi, anche i più bravi, devono combattere le loro insicurezze, ma sono atleti incredibili: dai dati cardiaci di un giovane calciatore della mia squadra, risulta che potrebbe correre per oltre 90 minuti senza mai fermarsi".