Milan, futuro senza Fassone e Mirabelli: andranno via gradualmente

Serie A

Con l'insediamento del nuovo gruppo societario, previsti cambi nella dirigenza: il futuro del Milan sarà senza Fassone e Mirabelli, che andranno via gradualmente. I due saranno affiancati dai prossimi dirigenti in un periodo d'interregno, poi saranno sostituiti definitivamente. Previsti gli arrivi di Tuil e di Leonardo

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Sono giorni di cambiamenti importanti in casa Milan, dopo il passaggio della società da Yonghong Li al fondo internazionale d'investimento Elliott. Inizia quindi una nuova fase per i rossoneri, dopo la parentesi cinese ci sarà ora la gestione americana. Con l'ingresso di una nuova proprietà, ci saranno anche dei cambiamenti nell'assetto dirigenziale. E, in questo momento, è fortemente in dubbio il futuro in rossonero di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. L'addio dell'attuale amministratore delegato e del direttore sportivo dovrebbe essere scontato, da capire adesso quali saranno le tempistiche. Probabile che il passaggio dagli attuali dirigenti ai nuovi avvenga gradualmente, con un periodo d'interregno a dividere le due fasi, e che possa passare anche un mese prima che i due vengano sostituiti.

I nuovi nomi per la dirigenza del Milan

Marco Fassone ha già incontrato i vertici di Elliott a Londra, all'attuale amministratore delegato è stata già prospettata l'idea di cambiare gradualmente quella che è stata la dirigenza della gestione cinese. Insomma, l'avventura di Fassone e Mirabelli al Milan è ai titoli di coda ma i due accompagneranno i nuovi dirigenti scelti dal gruppo di Paul Singer prima di lasciare definitivamente l'incarico. L'amministratore delegato, infatti, dovrebbe essere affiancato da Franck Tuil, il manager di Elliott che sin dall'inizio ha seguito il dossier riguardante il Milan. Per il ruolo di direttore sportivo, invece, il prescelto dovrebbe essere Leonardo, con Mirabelli che potrebbe quindi lasciare al termine di questa sessione di calciomercato estiva. Difficile, invece, l'arrivo di Ivan Gazidis, direttore esecutivo dell'Arsenal che percepisce uno stipendio troppo alto. L'idea del fondo Elliott è quello di aggiungere all'organigramma societario anche un direttore generale. Tra i nomi valutati c'è quello di Rinaldo Sagramola, ex dirigente di Brescia, Palermo e Sampdoria. Un cambio di management che ci sarà ma che, come detto, avverrà gradualmente.

Il CdA e la nuova società

Cambia la proprietà, cambieranno ovviamente anche i volti che comporranno il Consiglio d'Amministrazione del Milan e della società. Paolo Scaroni sarà il prossimo presidente, quest'ultimo ha avuto già un contatto anche con Silvio Berlusconi che è stato il numero uno della società rossonera prima dell'arrivo dei cinesi. Ci sarà anche Riccardo Silva, socio di minoranza che avrà invece il 2% della società. Sarà inserito nel Consiglio d'Amministrazione del Milan anche Giorgio Furlani, che sarà l'uomo di riferimento di Elliott. Questi i nomi del nuovo CdA rossonero, che sarà approvato ufficialmente sabato nel corso dell'assemblea che è in programma. Il nuovo gruppo societario non avrà un progetto annuale, bensì triennale. C'è quindi voglia di lavora e investire, per risollevare il Milan sia dal punto di vista economico che sportivo.

Le strategie di mercato

E mentre è in atto una vera e propria rivoluzione societaria, i tifosi del Milan attendono anche qualche rinforzo dal mercato. Inevitabilmente, al momento, c'è una fase di stallo, dopo gli arrivi di Reina e Strinic a parametro zero e di Halilovic dall'Amburgo. Fassone e Mirabelli, nonostante la loro avventura in rossonero sia destinata a finire presto, vogliono comunque presentare la doppia opzione Gonzalo Higuain o Alvaro Morata per l'attacco. Questo significherebbe, però, privarsi di Nikola Kalinic e André Silva dopo appena un anno. Sul primo c'è sempre l'Atletico Madrid, per il secondo posto bisognerà parlare invece con l'agente Jorge Mendes. Al momento, però, non c'è alcuna operazione in stato avanzato, visto che anche il fratello-agente di Higuain è ancora a Buenos Aires e non è quindi in Italia per trattare con il Milan.