Chievo Juve 2-3: gol e highlights della prima gara di serie A. Decide Bernardeschi nel recupero
Il campionato riparte dal successo col brivido della Juventus in casa del Chievo. Campioni d'Italia in vantaggio subito grazie a Khedira, il pareggio di Stepinski al 38'. Nella ripresa sorpasso Chievo con il rigore dell'ex Giaccherini e pari su autorete di Bani propiziata da Bonucci. Annullato col Var un gol a Mandzukic all'87' per una carica di Ronaldo sul portiere. Poi nel recupero il 3-2 di Bernardeschi. Esordio senza gol ma positivo per CR7
Chievo-Juve 2-3
2' Khedira (J), 38' Stepinski (C), 56' rig. Giaccherini (C), 75' aut. Bani (J), 93' Bernardeschi (J)
Chievo (4-3-3): Sorrentino (90' Seculin); Tomovic, Rossettini, Bani, Cacciatore; Rigoni, Radovanovic, Hetemaj (78' Obi); De Paoli, Stepinski (66' Djordjevic), Giaccherini. All. D'Anna
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (84' Emre Can), Pjanic; Cuadrado (57' Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa (63' Mandzukic); Cristiano Ronaldo. All. Allegri
Ammonito: Radovanovic
93' - Bernardeschi segna il 3-2 subito dopo l'annullamento del gol di Mandzukic: tiro cross di Alex Sandro dalla sinistra e deviazione vincente di Bernardeschi nel cuore dell'area
Sorrentino non ce la fa ed è costretto ad uscire: al suo posto Seculin tra i pali
Chievo-Juve ancora sul 2-2; la palla colpita da Mandzukic di testa aveva superato la linea di porta, ma il precedente contatto tra Sorrentino e Ronaldo, con il portiere rimasto tramortito a terra, è stato giudicato irregolare.
Adesso però l'arbitro chiede di poter rivedere il contatto Ronaldo-Sorrentino
Azione concitata, con Sorrentino che finisce a terra dopo un contatto con CR7 e dà l'impressione di perdere anche i sensi per qualche secondo; Mandzukic a porta vuota insacca di testa
Rete assegnata con qualche attimo di ritardo, fondamentale la goal-line tecnology che indica che la palla di Mandzukic ha superato la linea di porta
Nella Juventus entra Emre Can per Khedira
Prima punizione "italiana" per CR: classica posa prima della rincorsa e botta in porta calciando dalla sinistra. La palla si abbassa all'ultimo ma Sorrentino ancora una volta respinge
Stavolta è Cacciatore, in scivolata, a salvare su tiro di CR a botta sicura. Il difensore del Chievo poi esulta come se avesse segnato
Ancora Ronaldo! Altra conclusione e nuova parata di Sorrentino
Esce Douglas Costa, entra Mandzukic, che su angolo colpisce subito di testa senza inquadrare la porta. Si trattava del corner numero 6 per la Juve, ancora 0 quelli battuti dal Chievo
Ed ecco subito la differenza tra Bernardeschi e Cuadrado, con il neo entrato che si accentra partendo dalla destra e calcia in porta con il sinistro. Sorrentino controlla senza problemi
Ha rischiato di essere “fatale” a Cristiano Ronaldo, la sua attesissima prima in Serie A contro il Chievo Verona. Subito avanti con Khedira (CR non aveva ancora toccato il suo primo pallone!), la Juve si è fatta rimontare tra lo stupore generale dai gol di Stepinski e Giaccherini (su rigore) ma alla fine è stata capace di risollevarsi grazie all’autogol di Bani e alla rete di Bernardeschi nel recupero. Finisce con un 3-2 più sudato del previsto e Bernardeschi a “salvare” la prima di CR7.
Come detto, mentre sono tutti concentrati e aspettano il primo tocco di palla di CR7, la Juve va in vantaggio con Khedira, che dopo appena 2’ e 41’’ gira in porta un pallone appoggiatogli da Chiellini sugli sviluppi di una punizione di Pjanic. Terzo esordio stagionale (su 4) con gol per il tedesco e rete che gasa il popolo juventino sugli spalti, che nelle prime battute si divide su Bonucci, fischiato da parte dei tifosi quando toccava palla. La prima mezzora è completamente di marca bianconera (se così si può dire visto che l’esordio di CR7 non avviene con la classica maglia a strisce, ma con la terza divisa, nera) e porta ai primi numeri di CR7: un accenno di doppio passo, una doppia “suolata” con cui si libera di un paio di avversari da fermo, e finalmente anche il primo tiro in Serie A, al minuto 18, con cui sfiora il gol andando a pochi centimetri dal palo con una conclusione rasoterra da fuori area. Persino con una rovesciata solo “pensata” per un attimo, su cross proveniente dalla destra, CR riesce a infiammare il pubblico. Tutto facile, per la Juve (che arriva anche a sfiorare il 90% di possesso palla): il Chievo, intimorito, si rintana e fa da spettatore, finché, improvvisamente, non si risveglia con un lampo improvviso di Stepinski, che di testa fa 1-1 al 38’ con il primo tiro in porta dei veneti. Nell’occasione, sul cross da sinistra di Giaccherini (lasciato troppo libero da Cuadrado) è evidente la distrazione della difesa bianconera, ma la girata dell’attaccante del Chievo è comunque da applausi. E così Stepinski, al sesto gol in A, dopo aver punito Inter, Milan e Napoli, si porta a casa anche lo scalpo della Signora.
Nella ripresa, Giaccherini su rigore le sconvolge ancor più i piani con il 2-1 che fa temere il peggio ai tifosi bianconeri (era dal settembre 1998, 4-3 al Perugia in quel caso, che la Juve non prendeva due gol alla prima di campionato). Ma la squadra di Allegri va all'arrembaggio, colleziona corner e su uno di questi trova in Bani l'alleato per il 2-2; poco dopo Mandzukic di testa, con la "benedizione" della goal-line tecnology che conferma che la palla ha varcato la linea, farebbe anche 3-2, ma l'arbitro decide di rivedere l'azione viziata da un contatto Ronaldo-Sorrentino poco prima del tocco del croato a porta vuota, e annulla. Sorrentino, rimasto tramortito, è costretto anche ad abbandonare il campo, e così è il subentrato Seculin a restare di sasso sul lampo di Bernardeschi (subentrato a Cuadrado) in pieno recupero: deviazione sul traversone di Alex Sandro dalla sinistra e 3-2 Juve, capovolgendo il risultato un'altra volta e tornando a far respirare la Signora.
Il bilancio di CR7 in tutto ciò? Un'ottima gara senza dubbio, tanta voglia di mettersi in mostra e di trovare il primo gol "italiano". Ci ha provato con 8 tiri in tutto, di cui 4 molto insidiosi in porta, trovando però un Sorrentino sempre all'altezza, che gli ha negato la prima gioia personale. Per sua fortuna lo ha aiutato Bernardeschi a farlo tornare a casa con il sorriso, e a pensarci bene forse è proprio qui che sta la forza di questa Juventus, con un Allegri che può permettersi di pescare un campione ogni volta che si gira a guardare chi c'è con lui in panchina. Aspettando il primo gol del marziano, può andar bene anche così, per la Juventus.